Scuola, esposto Angem a Anac su bando mense: “Rischio qualità”

Presentato un esposto all’Anac sul bando per la gestione di 14 centri di cottura per la refezione scolastica a Firenze, emesso dal Comune, che fissa un costo di “1,65 euro a pasto”. Lo annuncia Carlo Scarsciotti presidente dell’Associazione nazionale delle aziende della ristorazione collettiva (Angem). Secondo l’esposto i “bandi di gara come quello del Comune di Firenze mettono seriamente a rischio la qualità dei pasti dei bambini. Abbiamo fatto un esposto all’Anac ma chiediamo con urgenza al sindaco Nardella di rivedere i criteri dell’appalto”.

“Ci occupiamo di alimentazione da oltre 50 anni – aggiunge Scarsciotti in una nota – e quando si tratta della nutrizione dei bambini siamo i primi a ricercare prodotti di qualità e a preparare i pasti in strutture igienicamente sicure. Ma come si può ottenere tutto questo al costo di 1,65 euro a pasto, meno di un caffè e una brioche?”. L’associazione infatti spiega che l’offerta economica, così come si può leggere nei documenti di gara, prevede “un ribasso, a pena di esclusione, del prezzo base unitario di 3,29 euro al netto di Iva e il capitolato indica che il costo della mano d’opera sia pari a 1,64 euro a pasto”.
“Se ne deduce quindi che rimangano disponibili solo 1,65 euro a pasto per il costo delle materie prime e la preparazione dei pasti. Nella cifra considerata nel bando – spiega ancora – rientrano, tra l’altro, l’acquisto di quantità maggiori di derrate alimentari, di prodotti da filiera controllata, la previsione di utilizzo di prodotti per pulizia conformi ai criteri ambientali minimi, l’utilizzo di tipologia e contenitori per i pasti suddivisi per utenza e per singolo refettorio, oltre che l’inserimento di oneri e attività estranee al servizio di ristorazione come manutenzione del verde, rifacimento di intonaci esterni, recinzioni e cancellate, e il cui impatto economico incrementale dovrebbe sempre rientrare nei 1,65 euro”.

Firenze, crollo Meucci: venerdì assemblea con Nardella

Il sindaco di Firenze: “Lavori 2 anni fa. La ditta che ristrutturò sarà segnalata all’Anticorruzione’.

“Sono furibondo e sdegnato per quanto accaduto all’istituto Meucci e e ho disposto immediati accertamenti a carico della ditta che solo due anni fa ha eseguito i lavori del controsoffitto negli spogliatoi della palestra della scuola: sarà segnalata anche all’Autorità nazionale anticorruzione Anac”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a proposito del crollo di una parte del controsoffitto degli spogliatoi nella palestra della scuola fiorentina.

“La certificazione di corretto montaggio rilasciata dalla ditta – ha continuato Nardella – risulta, alla luce dei fatti, inattendibile. Sono sindaco e padre di tre figli e mi sento leso da questo incidente: sulla sicurezza dei nostri figli non si scherza. Queste cose sono inammissibili”.

In una nota la Città metropolitana di Firenze ha poi precisato che sono da ritenere “fuorvianti e non rispondenti al vero dichiarazioni di alcuni esponenti politici in ordine alla presenza di amianto al Meucci. Il censimento condotto ha rilevato assenza di amianto e coibentazione in lana di roccia”. Due i sopralluoghi alla scuola effettuati dalla Metrocittà che ha poi disposto una verifica. Intanto Nardella e i tecnici della Metrocittà incontreranno lunedì prossimo, nel pomeriggio, gli studenti, i genitori e i docenti del Meucci in un’assemblea all’interno dell’istituto.

“Le autorità competenti – ha concluso Nardella – individueranno le responsabilità. Più in generale va ripensato il sistema degli appalti”.

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