“Ritorni. Da Modigliani a Morandi” al Museo del 900 di Firenze

Dal 23 marzo sarà possibile ammirare l’unico Autoritratto dipinto da Amedeo Modigliani, una tra le opere più valutate al mondo che ritorna in Italia dopo tanti anni. Insieme a lui, diciannove opere di grandi maestri del novecento italiano appartenute al celebre collezionista Alberto Della Ragione, per celebrare i primi dieci anni di vita del museo.

 

Il Museo Novecento celebra i dieci anni dalla propria inaugurazione, avvenuta nel 2014, ospitando Ritorni. Da Modigliani a Morandi, una grande mostra dedicata alla storia di una delle sue raccolte più pregiate: la Collezione Alberto Della Ragione. L’esposizione, ideata da Sergio Risaliti, a cura di Eva Francioli, Chiara Toti e dello stesso direttore del Museo Novecento, sarà visitabile dal 23 marzo al 15 settembre 2024 nelle sale delle ex-Leopoldine al secondo piano del museo.

“Nel 2018 al mio arrivo alla direzione di questo museo avevo sognato di riunire al nucleo principale della collezione Alberto Della Ragione una serie di opere dalle quali l’ingegnere nel tempo si era separato, e che poi sono state acquisite, per vie diverse, in alcuni dei principali musei d’Italia e del mondo dove, ancora oggi, si trovano conservate. L’obiettivo è stato raggiunto grazie alla preziosa collaborazione e cura di Chiara Toti ed Eva Francioli, che hanno tessuto i rapporti con i tanti prestatori, tutti coinvolti e convinti a sostenere un progetto di importante valorizzazione dell’attività di collezionista di Alberto della Ragione, uno dei maggiori del nostro novecento (…) Sono opere che meritano pagine intere di manuali di storia dell’arte, luminose apparizioni nutrite di sperimentazione e audacia creativa. Diamante purissimo tra tutte queste perle è l’unico autoritratto dipinto da Modigliani, che non si vedeva in Italia dal 1946 e eccezionalmente prestato dal Museo di Arte Moderna e Contemporanea di San Paolo in Brasile. Lascia poi senza parole la bellezza ermetica de La Camera Incantata di Carlo Carrà, in prestito dall’Accademia di Brera, che personalmente ritengo una delle opere più importanti del novecento italiano, alla pari della grande Crocifissione di Renato Guttuso, in prestito dalla Gnam, Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, e Natura morta con ventaglio di Soffici, che trasuda di quella libertà espressiva e formale tipica delle avanguardie del primo novecento.” dice  Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento.

“È davvero unico il nucleo di capolavori che il Museo Novecento riunisce nella mostra Ritorni. Da Modigliani a Morandi: veri e propri capisaldi dell’arte italiana della prima metà del XX secolo, tutti appartenuti un tempo ad Alberto Della Ragione, fondamentali per mettere a fuoco quel sistema di valori estetici ed etici da lui promosso con forza e generosità. – ha detto Chiara Toti, curatrice della mostra –   Collezionista raffinato, fu tra i primi a dedicarsi negli anni Trenta del XX secolo all’acquisto di opere di arte moderna, contribuendo al rinnovamento del gusto degli italiani ancora fermo alla pittura dell’Ottocento. In pieno conflitto mondiale, all’inizio degli anni Quaranta, si rivolse invece alle nuove leve della creatività e da confidente e munifico finanziatore di Guttuso, Birolli, Santomaso, Vedova ebbe il merito di sostenere il dibattito artistico che diverrà cruciale nel dopoguerra. Nel 1970 la donazione al Comune di Firenze suggellerà la vocazione engagé del suo collezionismo, offrendo la raccolta alla pubblica fruizione. Il Museo Novecento non poteva dunque festeggiare in modo migliore i suoi primi dieci anni se non ridando voce stentorea alla sua raccolta più rappresentativa, esposta dal 2014 in una selezione di eccellenza. Un traguardo inimmaginabile, reso tale dalla determinata volontà del direttore Sergio Risaliti, di Eva Francioli, da tutto lo staff del Museo Novecento, nonché dalla generosa disponibilità dei prestatori.

La mostra, che si articolerà negli ambienti attigui a quelli che abitualmente ospitano le opere della Collezione Permanente, consentirà di gettare nuova luce sulle ricercate scelte di Alberto Della Ragione (Piano di Sorrento, 1892 – Santa Margherita Ligure, 1973) e di ricostruire le complesse vicende che hanno condotto alla formazione di una delle più importanti collezioni private del Novecento, presentando, tra gli altri, capolavori non visibili sul territorio italiano dal secolo scorso.

Grazie ad un progetto dalla lunga e delicata gestazione, il Museo Novecento si propone infatti di riunire, accanto alle opere generosamente donate da Alberto Della Ragione alla Città di Firenze, alcuni dei capolavori transitati dalla sua collezione prima dell’importante atto di donazione del 1970, pochi anni dopo l’alluvione di Firenze nel 1966. La mostra prevede l’arrivo di opere firmate da alcuni tra i più grandi maestri italiani del novecento, attualmente conservate in prestigiose collezioni pubbliche e private, italiane e estere. Assieme a importanti composizioni metafisiche di Giorgio Morandi e Carlo Carrà e a celebri opere di artisti umanamente e economicamente sostenuti da Della Ragione, come Renato Guttuso e Renato Birolli. Grande protagonista della mostra sarà indubbiamente il celebre Autoritratto di Amedeo Modigliani, l’unico esistente al mondo, vera e propria icona dietro la quale si nasconde una delle figure più importanti e amate del novecento.

 

Modigliani torna a Livorno

Livorno renderà omaggio ad Amedeo Modigliani con una mostra al Museo della Città.

Amedeo Modigliani morì a Parigi il 22  gennaio 2010. In occasione del centenario della morte   Livorno lo ricorderà con una mostra che si annuncia ricca ed interessante.
Infatti “Modigliani e l’avventura di Montparnasse, Capolavori dalle collezioni Netter e Alexandre” che aprirà il 7 novembre, raccoglierà i dipinti e disegni appartenuti ai suoi due collezionisti più importanti. Jonas Netter, appunto, e Paul Alexandre. Entrambe seppero vedere, capire e – cosa fondamentale –  sostenere il talento di Modigliani, un tipaccio non semplice ma di grandissimo talento.

La mostra comprenderà opere famose come  Fillette en Bleu del 1918; e il ritratto di Chaïm Soutine, del 1916, pittore e suo caro amico.

E poi Elvire au col blanc (Elvire à la collerette), dipinto tra il ’18 e il ’19, uno dei quattro che Modigliani dipinse della famosa e bellissima modella.

Inoltre, oltre a queste celeberrime, tra le gemme in mostra ci sarà anche Jeune fille rousse (Jeanne Hébuterne). Si tratta del ritratto del 1919 della bella e sfortunata artista Jeanne Hébuterne, sua compagna e madre della sua bambina. Infatti Jeanne, come è risaputo, non potè resistere alla notizia della morte di Amedeo. E due giorni dopo si buttò dalla finestra, nonostante fosse incinta della seconda figlia.

Accompagneranno i 14 dipinti e i 12 disegni di Modigliani in mostra un centinaio di altri lavori, provenienti dalla grande collezione di Jonas Netter. Tra questi ci saranno varie opere di Chaïm Soutine, di Maurice Utrillo e di sua madre, cioè la bravissima pittrice Suzanne Valadon (qui sotto, le sue Bagnanti). Insieme a lavori di Andrè Derain e di altri pittori dell’ École de Paris.

“Modigliani e l’avventura di Montparnasse, Capolavori dalle collezioni Netter e Alexandre” riporterà alla grande a Livorno Amedeo Modigliani e il suo entourage di artisti e poeti.

 

La mostra “Modigliani e l’avventura di Montparnasse. Capolavori dalle collezioni Netter e Alexandre” sarà al Museo della Città di Livorno dal 7 novembre 2019 al 16 febbraio 2020. Organizzata dal Comune di Livorno insieme all’Istituto Restellini di Parigi, con la partecipazione della Fondazione Livorno, la mostra è curata da Marc Restellini con il coordinamento di Sergio Risaliti.

 

Margherita Abbozzo

Per tutte le info: Museo della Città, Tel  0586-824551

E mail museodellacitta@comune.livorno.it

 

 

Domani Museo Novecento gratuito per Giornate europee del patrimonio

Anche il Museo Novecento partecipa alle iniziative per le Giornate Europee del patrimonio, aprendo gratuitamente al pubblico le porte del complesso delle ex Leopoldine domani, durante il consueto orario domenicale (dalle 11 alle 20).

Il pubblico potrà visitare non solo la collezione permanente Alberto della Ragione ma anche le mostre temporanee attualmente in corso: da “Nel Novecento. Da Modigliani a Schiele da De Chirico a Licini” (fino al 17 ottobre), curata da Saretto Cincinelli e Stefano Marson che vede protagonista un gruppo di 42 disegni di artisti italiani e stranieri del XX secolo, di proprietà della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma a Solo; “Gino Severini” (fino al 10 ottobre) a cura di Lino Mannocci e Sergio Risaliti, monografica che si concentra sulla produzione dell’artista toscano risalente agli anni Venti e Trenta; e ancora “Paradigma. Il Tavolo dell’architetto” a cura di Laura Andreini, dedicato al mondo dell’architettura, che (fino al 10 ottobre) vede protagonista l’architetto Adolfo Natalini e la miriade di disegni e schizzi che lo hanno accompagnato nel corso della sua lunga e prolifica carriera.

Lo spazio Room è invece dedicato alla prima mostra personale in un museo italiano dell’artista cilena Sandra Vásquez de la Horra (fino al 17 ottobre), intitolata “Aguas profundas” e curata da Rubina Romanelli. E ancora la “mostra orizzontale” del progetto “The Wall” (format espositivo site-specific che propone la sintesi e l’elaborazione visiva tipica dell’infografica sviluppato lungo una parete di 12 metri), che per il secondo appuntamento consecutivo si intitola “Sustainable Thinking Evolution” ed è curata da Mario Cucinella Architects e SOS – School of Sustainability.

Nel pomeriggio il Museo propone anche una visita-atelier, su prenotazione, dedicata alla mostra temporanea “Nel Novecento. Da Modigliani a Schiele, da De Chirico a Licini”.

Dopo un breve percorso in mostra, il pubblico sarà invitato a prendere una matita in mano e a lavorare, in forma assolutamente libera e personale, davanti a uno dei disegni esposti: un’occasione per sperimentare un modo nuovo di guardare l’opera d’arte e recuperare una dimensione manuale dimenticata da gran parte di noi.

Per informazioni, visitare il sito del MUS.E Firenze.

Modigliani: una rete americana dietro le mostre con opere false

Un blitz dell’Fbi e le carte dell’inchiesta sulle opere false di Amedeo Modigliani esposte a Genova nel 2017, hanno permesso  di smascherare il ”sistema” che da almeno 20 anni coprirebbe le emulazioni del pittore livornese, morto nel 1920.

Secondo la Procura del capoluogo ligure e i carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Roma, un gruppo attivo fra New York, Lugano e l’Italia ha piazzato copie di Modì nelle esibizioni di mezzo mondo, per farne lievitare il valore e poi rivenderle a collezionisti poco ferrati.

L’ex presidente dell’Archivio Modigliani, che avrebbe dovuto confermare la reale appartenenza d’un quadro all’artista, ha ammesso al terzo interrogatorio che il medesimo archivio è di fatto una scatola vuota, senza certificazioni originali. Ed è pressoché impossibile stabilire l’autenticità di centinaia di dipinti in circolazione.

Uno dei più accreditati organizzatori in Italia e in Europa, Mondo Mostre Skira, è accusato d’aver truccato a sua volta delle carte, ricattato da un mercante e da un curatore in combutta. I quali minacciavano di far saltare l’esposizione genovese se non fosse stata garantita l’immunità dai sequestri su numerose tavole di provenienza sospetta, che erano riusciti a propinare quale nucleo cardine dell’evento: “Spargevano profumo di verità su falsi clamorosi”, la sintesi dell’Arma.

Sull’esposizione a Palazzo Ducale c’è una indagine per truffa, falso e contraffazione di opere su sei persone: Massimo Zelman, presidente di Mondo Mostre Skira, che imbastì l’appuntamento al Palazzo Ducale di Genova su delega della Fondazione Ducale; Joseph Guttman, mediatore originario dell”Ungheria con base a New York; Rudy Chiappini, italiano trapiantato in Svizzera, curatore; Nicolò Sponzilli, direttore mostre Skira; Rosa Fasan, dipendente Skira; Pietro Pedrazzini, scultore svizzero, proprietario d” un “Ritratto di Chaim Soutine” che agli occhi degli investigatori piazzò come autentico pur sapendolo finto. Gli accertamenti scattarono nella primavera 2017, a mostra in corso, dopo la denuncia del critico Carlo Pepi, e fra i testimoni-chiave viene individuato l’esperto francese Marc Restellini. “Bisogna puntare su colui che ha fornito la maggioranza delle opere dubbie, Joseph Guttman – disse. Le perizie hanno stabilito che 21 opere erano false.

“Sono oltre 30 anni che mi batto contro i falsi Modigliani che escono in continuazione fin dagli anni Ottanta. Purtroppo anche le Istituzioni che avrebbero dovuto aiutarmi, si schierarono contro finendo anche per processarmi e lasciando impunemente che i falsari imperversassero”. Lo afferma Carlo Pepi profondo conoscitore dell’opera di Modigliani. “Per non far parte di un’associazione che ritenevo a delinquere, decisi di lasciare gli Archivi Modigliani e la Casa Natale che avevo fondato e diretto ed il 10 settembre 1990 formalizzai le dimissioni davanti al notaio. Ora finalmente ci si accorge di quello che sono andato sempre predicando e che ancora in parte c’e’ da scoprire!”.

Livorno aderisce alla Giornata del Contemporaneo

Sabato 13 ottobre va in scena a Livorno la Giornata del Contemporaneo, imperdibili occasioni per vedere e capire la ricchezza dell’arte di oggi con momenti di guida, approfondimento e documentazioni

Sabato 13 ottobre sarà per Livorno una giornata importante per la promozione dell’arte contemporanea. La città aderisce infatti alla 14°edizione del Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiana) per portare l’arte del nostro tempo al grande pubblico.

Saranno quattro le realtà locali che apriranno le porte gratuitamente per far conoscere da vicino la ricchezza dell’arte di oggi e per capirne il significato.

 

Il Nuovo Museo della Città con la sezione Luogo Pio Arte Contemporanea, nel polo culturale Bottini dell’Olio (quartiere la Venezia), proporrà l’iniziativa “Face to Face” : alcune opere significative della collezione verranno “raccontate da vicino” grazie a momenti di guida e narrazioni dedicate. Le opere individuate per un “faccia a faccia ” di approfondimento sono degli artisti : Leonetto Cappiello, Amedeo Modigliani, Mario Nigro, Gianfranco Baruchello, Titina Maselli, Mino Trafeli. Per partecipare non occorre la prenotazione : è sufficiente presentarsi in biglietteria, ritirare l’ingresso omaggio, un operatore accompagnerà i visitatori all’inizio del percorso.

Per la Giornata del Contemporaneo dalle ore 19 alle 21 apertura straordinaria e gratuita con visite continue “face to face” nel museo

Info: 0586 824551 museodellacittà@comune.livorno.it

 

Il Museo Civico Giovanni Fattori di Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva) consentirà l’ingresso gratuito al piano terra dove è allestita la personale di Alberto Sinigaglia “Microwave City” a cura di Alessandro Carrer. Qui i visitatori troveranno materiale e documentazione sull’artista vincitore del Combat Prize 2017 premio speciale “Fattori Contemporaneo”. In mostra venti opere tra fotografia, installazione ed editoria; opere che nel loro insieme ci conducono in un viaggio tra riflessione sulla scienza, sull’immagine e sull’immaginario collettivo.( La mostra è promossa dal Comune di Livorno in collaborazione con l’associazione culturale Blob Art e Fondazione Livorno).

Sabato 13 ottobre, l’orario della mostra è dalle ore 10 – 13; 16- 19. per info 0586/824607 infomuseofattori@comune.livorno.it

 

La Fondazione d’Arte Trossi Uberti ( via Ravizza-Ardenza) con L’Arte di educare con l’Arte propone due giornate (a cominciare da venerdì 12 ottobre) dedicate alle arti come terapie per la disabilità e strumento potente di integrazione. Il progetto, curato dalla direttrice della Fondazione Veronica Carpita e da Pier Giorgio Curti psicoanalista e responsabile JONAS Livorno, è sostenuto dal Rotary Club Livorno e ha potuto contare sulla collaborazione dell’associazione OAMI di Livorno. La giornata di sabato 13 ottobre (ore 10-13 e 15-18) sarà tutta dedicata agli incontri con operatori provenienti da ambiti diversi per dar vita a uno scambio proficuo di prospettive ed esperienze.

http://www.fondazionetrossiuberti.org/news/larte-educare-larte-seconda-edizione-incontri-workshop-arti-disabilita-integrazione/

 

Carico Massimo (ex Magazzini Generali del porto, via della Cinta Esterna) apre le porte sabato 13 ottobre dalle ore 17 alle ore 19 alla mostra in corso “Fall Flood and Higher Ground” (Alluvione d’autunno e terreno sopraelevato) degli artisti Elka Krajewska e Gregor Neuerer. Alcuni componenti di Carico Massimo saranno a disposizione del pubblico per un percorso guidato alla mostra che, in collaborazione con il Comune di Livorno, rientra in Cantiere Toscana la rete territoriale per l’arte contemporanea, supportata dalla Regione Toscana e Giovanisì, all’interno del bando “Toscanaincontemporanea 2018”.

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