Terremoto 3.7, nuova scossa ad Impruneta

Firenze, un terremoto di magnitudo ML 3.7 è avvenuto nella zona a 3 km sud ovest di Impruneta, alle 23:12, con coordinate geografiche (lat, lon) 43.6580, 11.2380 ad una profondità di 8 km.

L’epicentro del terremoto è sempre Impruneta dove già lo scorso 3 maggio si era registrata una scossa 3.7 dopo la quale è seguito uno sciame sismico. Sempre stasera, alle 23:15, c’è stata un’altra scossa di magnitudo 2.3 nella stessa area.

“Tanta paura, la gente è scesa in strada, ma al momento non abbiamo segnalazioni di danni a persone o a cose. So che c’è una richiesta di intervento ai vigili del fuoco ma non so al momento per cosa. Ci sono due pattuglie della Protezione civile in giro per svolgere accertamenti e controlli”. Lo ha spiegato Alessio Calamandrei, sindaco di Impruneta, comune nuovamente epicentro questa sera della scossa di terremoto 3.7 registrata alle 23:12, sempre, spiega il primo cittadino, nella zona vicina al Ferrone, la stessa dove il 3 maggio c’è stato l’esordio di questa serie di movimenti tellurici nel Chianti fiorentino con una sisma da 3.7, seguito poi da uno di 3.5.

“Da riscontri con protezione civile e vigili del fuoco, al momento, non sono arrivate segnalazioni di danni a persone o cose”. Così ha scritto sui social Dario Nardella, sindaco di Firenze e della Città metropolitana, dopo la scossa di terremoto 3.7 di ieri sera registrata a Impruneta. “Al momento non si registrano danni, ma continuiamo con le verifiche” scrive il presidente della Toscana Eugenio Giani sui social.

“Al momento non sono stati segnalati alla Sala integrata di protezione civile della Città Metropolitana di Firenze danni a persone o cose” si fa sapere dalla Protezione civile della Metrocittà di Firenze.

Mascherine a domicilio, bravo al Comune di Impruneta

Impruneta, subito prima delle feste di Pasqua i cittadini del Comune di Impruneta hanno trovato alla loro porta una busta di plastica ecologica, con tanto di nome e cognome del capofamiglia, con dentro un assortimento gratuito di mascherine sanitarie.

“Mascherine: 2 mascherine monouso a persona – 1 mascherina a persona in stoffa impermeabile sterilizzabile multiuso, non traspirante e non dispositivo medico chirurgico (mascherina protezione vie aeree)”, dice un biglietto che il Comune dell’Impruneta ha avuto la cura di accludere all’interno della busta.

Le mascherine ‘non chirurgiche’ sono singolarmente contenute in delle graziose scatoline di cartoncino, recanti la scritta “Luxury Mask” sponsorizzate www.myvintageaccademy.com e sono state donate dalla ditta ‘Giorgio linea’ delle Cascine del Riccio, nella figura di Barbara Ricchi. Una x ogni residente del comune quindi 15.000 pezzi.

Da un breve scambio di messaggi con il sindaco dell’Impruneta, Alessio Calamandrei, apprendiamo che la consegna delle mascherine era già stata programmata da qualche giorno, ma che è stata accelerata dall’entrata in vigore dall’ordinanza della Regione Toscana e poi del Governo.

Il lavoro di confezionamento delle buste è stato fatto da volontari in due posti, al Palazzetto Comunale di Impruneta, dove ha smistato le mascherine la Protezione Civile della Misericordia di Imprunetaa ed i volontari della Casa del Popolo di Impruneta, ed alla palestrina della Pubblica Assistenza di Tavarnuzze, dove ha lavorato la Protezione civile della Pubblica Assistenza.

La consegna poi, è avvenuta tramite operai del Comune, Protezione Civile della Misericordia e della Pubblica Assistenza, volontari della Casa del Popolo di Impruneta, volontari dei circoli del Ferrone, Falciani e Bagnolo.

Grazie al Comune dell’Impruneta ed a tutti coloro hanno partecipato a questo buon servizio per la comunità!

Il sindaco di Impruneta lancia la Tramvia del Chianti

Ieri sera alla festa dell’Unità nella frazione di Bagnolo, nel Comune di Impruneta, il sindaco Alessio Calamandrei, alla presenza del sindaco di Firenze Dario Nardella ha lanciato la proposta della tramvia del Chianti. Un vero e proprio progetto di fattbilità per dare agli abitanti del territorio un collegamento rapido con il capoluogo toscano.

Il percorso: partendo dall’allaccio della linea T1 in Piazza Paolo Uccello, la Tramvia del Chianti, passerebbe per i viali fino a Porta Romana, poi su fino al Poggio Imperiale, Via del Gelsomino, Due Strade, Galluzzo e l’arrivo a Tavarnuzze. Si tratta di un vero e proprio progetto che è stato presentato al primo cittadino di Firenze. E non si tratterebbe di una prima volta assoluta. Anzi, la tramvia del Chianti esisteva già.

Come affermato dallo stesso sindaco Calamandrei: “Prima dell’avvento del trasporto su gomma la Tramvia è stata infunzione dal 1890 fino al 1935. Si snodava su per le colline fino a San Casciano e dall’altra parte in direzione di Greve. Inoltre – aggiunge Calamandrei – andrebbe ad intercettare il traffico della Firenze Siena che sono 25mila veicoli giornalieri. Fino al Galluzzo è concepita in doppio binario, poi fino a Tavrnuzze a binario unico”.

Dunque anche il Chianti vuole la sua parte con collegamenti più rapidi con la città di Firenze; per un territorio è l’unico che non ha neanche un chilometro di strada ferrata. Sui tempi di realizzazione il sindaco Calamandrei ha chiarito che, “non mi aspetto di vederla realizzata entro la fine del mio secondo mandato (4 anni), ma sono convinto che se iniziamo a parlarne da adesso, inziamo a capire quali sono i problemi di realizzazione, passo dopo passo, riusciremo a vederla io e molti altri cittadini.”

Dario Nardella si è detto disponibile a confrontarsi e a vedere le possibilità di realizzazione del progetto.

“Sarebbe importante in questa fase discutere della fattibilità di un collegamento tramviario in direzione Chianti. Dare ai fiorentini un’alternativa all’auto è una priorità assoluta se vogliamo, nel giro di cinque anni, abbattere sostanzialmente l’impatto ambientale della nostra comunità”. A dirlo sono i Verdi Firenze. I quali aggiungono, “allo stesso tempo è importante valutare attentamente quali sarebbero i costi ambientali ed economici dell’opera.”

Gimmy Tranquillo ha intervistato il sindaco di Impruneta Alessio Calamandrei

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/07/190710_01_TRAMVIA-DEL-CHIANTI.mp3?_=1

 

Publiacqua, inaugurato nuovo depuratore Impruneta

?Impruneta, in provincia di Firenze, è stato inaugurato ufficialmente questa mattina il nuovo Impianto di Depurazione di Publiacqua in via di Cappello.

La costruzione del nuovo depuratore ha richiesto a Publiacqua un investimento, comprese le opere di collettamento, di 8 milioni di euro circa per un’opera di ultima generazione che sorge in un’area di 0,41 ettari.

Il depuratore ha una potenzialità pari a 8.000 abitanti equivalenti e ad esso sono collettati per essere depurati i reflui del capoluogo Impruneta e successivamente quelli delle località Ferrone e Strada in Chianti.

I lavori erano iniziati nel 2015, e nella realizzazione dell’opera si è avuta la massima attenzione per l’inserimento ambientale dell’impianto, minimizzando l’impatto visivo dello stesso.

Oltre a ciò l’opera è stata costruita in modo da richiedere ridotte spese energetiche, grazie al fatto di essere posto su un’area in pendenza che degrada naturalmente verso l’alveo del fosso delle Acque Cadute, e con emissioni acustiche e di odori limitati al massimo, grazie ad esempio all’adozione di cabine insonorizzanti per le soffianti delle vasca di ossidazione ed all’adozione di processi depurativi che non prevedono rilascio di sostanze volatili.

Il ciclo biologico dell’impianto prevede che i liquami subiscano fasi preliminari di trattamento (grigliatura grossolana e fine, dissabbiatore, sedimentazione primaria per quota parte portate ingresso); successivamente confluiscono in un comparto biologico (vasche di defosfatazione, vasche di denitrificazione, vasche di ossidazione/nitrificazione, vasche di sedimentazione secondaria), per essere poi affinati con filtrazione e disinfezione di emergenza infine restituiti al corso d’acqua.

I fanghi, primari e secondario, invece, sono trattati con digestione aerobica ed ispessimento per essere poi disidratati ai fini del conferimento a discarica o riutilizzati come ammendanti.

 

Erano presenti, tra gli altri,  Alessio Calamandrei, Sindaco di Impruneta, Francesco Casini, Sindaco di Bagno a Ripoli, Giacomo Trentanovi, Sindaco di Barberino Val D’Elsa, Paolo Sottani, Sindaco di Greve in Chianti, Massimiliano Pescini, Sindaco di San Casciano Val di Pesa, David Baroncelli, Sindaco di Tavarnelle Val di Pesa, Filippo Vannoni e Simone Barni, rispettivamente Presidente e  VicePresidente di Publiacqua, Giovanni Marati, Amministratore Delegato di Publiacqua.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Alessio Calamandrei, Sindaco di Impruneta e Filippo Vannoni Presidente di Publiacqua:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/04/180420_DEPURATORE-IMPRUNETA_CALAMANDREI-VANNONI.mp3?_=2

Terna, Tavarnuzze: via a demolizione di tralicci e basi

Sono partiti stamani i lavori per la demolizione di tralicci e basi di Terna nei pressi della stazione elettrica di Tavarnuzze, nel comune di Impruneta (Firenze).

E’ quanto riferisce la stessa amministrazione comunale di Impruneta, spiegando che le operazioni dureranno circa due settimane: i tecnici di Terna demoliranno 5 tralicci completi e 3 basi di vecchi sostegni, per un totale di circa 30 tonnellate di acciaio, che saranno affidate a ditte specializzate per il loro recupero.

“È partito oggi un intervento molto atteso dalla comunità di Tavarnuzze e dall’intera Impruneta – spiega il sindaco Alessio Calamandrei -. Una volta che lo smantellamento dei manufatti, ormai inutilizzati, sarà concluso, avremo una sicurezza più garantita, un ambiente più tutelato e un paesaggio più bello. Ringrazio Terna e il consigliere del Movimento 5 Stelle Francesco Bianchi per aver sollevato a suo tempo la questione in consiglio comunale e per aver seguito con tenacia e competenza tutte le fasi del procedimento, che hanno consentito di giungere oggi all’avvio dell’intervento finalmente risolutivo”.

Lavoro: liquidazione Sannini Impruneta Srl, firmato accordo

Obiettivo dell’accordo, creare le condizioni per il recupero da parte dei lavoratori dei crediti maturati nei confronti dell’azienda e il sostegno alla rioccupazione.

E’ stato firmato questa mattina in Regione l’accordo quadro per la liquidazione della storica
fabbrica di cotto Sannini srl, che chiude dopo oltre un secolo nel Comune di Impruneta. L’accordo è stato firmato per la Regione dal consigliere del presidente per il lavoro Gianfranco Simoncini, insieme al liquidatore della società e da organizzazioni sindacali e Rsu, con l’accordo del sindaco Alessio Calamandrei che firmerà nei prossimi giorni.

Obiettivo dell’accordo, creare le condizioni per il recupero da parte dei lavoratori dei crediti maturati nei confronti dell’azienda (stipendi arretrati, liquidazioni) e il sostegno alla rioccupazione. In particolare ci si propone di valorizzare il patrimonio immobiliare dell’azienda e lo storico marchio, sia per favorire la soddisfazione dei creditori, a cominciare dai lavoratori stessi, sia per sostenerli nella ricerca di un nuovo impiego.

Regione e Comune si sono impegnate a tenere informate le organizzazioni sindacali su eventuali cambiamenti di uso dell’area, sempre tenendo conto della finalità di gestire nel
miglior modo la liquidazione, nell’interesse dei lavoratori e per favorirne la rioccupazione.

Importante, ha sottolineato Simoncini, è la parte che prevede che nuove attività economiche che si attiveranno nell’area e creeranno occupazione, dovranno prioritariamente rioccupare i lavoratori della Sannini. Un tavolo di monitoraggio del quale faranno parte Comune, liquidatore e sindacati, seguirà l’iter dell’accordo.

Sulla base dell’accordo firmato stamani, oggi pomeriggio è prevista la firma dell’accordo procedimentale per la chiusura delle procedure di mobilità. Domani l’accordo sarà presentato ai lavoratori riuniti in assemblea.

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