Il Camper dell’Arte: Leonardo, un genio in piazza

Dall’8 al 19 luglio nelle periferie e nelle piazze del territorio fiorentino girerà un vero e proprio camper dell’arte: dieci lezioni di piazza, itineranti, nei quartieri di Firenze e fuori città. Dopo il successo delle passate edizioni torna a circolare tra le piazze di Firenze e della sua periferia un camper pronto a portare cultura grazie a un progetto di storia dell’arte in movimento promosso dal Comune di Firenze e dall’Ufficio UNESCO, curato dall’Associazione MUS.E. Il protagonista indiscusso delle serata sarà Leonardo da Vinci, il genio multiforme di cui ricorre quest’anno il cinquecentenario dalla morte, avvenuta in Francia nel 1519.

Il Camper dell’arte propone delle vere e proprie serate di avvicinamento ai temi dell’arte, per consentire a tutti di appassionarsi e innamorarsi della cultura. Per cinque sere il camper sosterà infatti in cinque diverse piazze della città, e per altrettante serate farà invece tappa fuori Firenze: all’arrivo del mezzo, messo a disposizione da Laika Caravans e “alimentato” grazie ad Aquila Energie, saranno allestite sedie e attrezzature per dare vita a lezioni d’autore aperte a tutta la cittadinanza. Un progetto pensato per raggiungere i luoghi della città solitamente più lontani dai musei e dai grandi eventi culturali, estendendo così l’azione della cultura a tutti i residenti e promuovendo la valorizzazione dei tanti Centri Storici Minori che compongono Firenze e che rappresentano il tessuto urbano più vissuto dai cittadini: ecco perché gli incontri troveranno luogo nelle piazze e nei giardini usualmente frequentati dai residenti, individuate grazie alla collaborazione dei Quartieri, e nei Comuni di Barberino Valdelsa, Scarperia, San Casciano in Val di Pesa, Lastra a Signa e Castelfiorentino, con la collaborazione del Museo Benozzo Gozzoli.

Il progetto ideato originariamente da Sergio Risaliti nel 2015 in occasione della Settimana Michelangiolesca, è oggi riproposto sotto una formula arricchita: gli incontri, che si svolgeranno nelle serate da lunedì 8 a venerdì 12 luglio (in città) e dal 15 al 19 luglio (fuori città), saranno infatti l’occasione per avvicinarsi alla vita e alle opere di Leonardo da Vinci, una delle figure più celebri dell’arte.

Leonardo da Vinci, genio universale, fu uomo di curiosità fervida e mai sazia: artista, pittore, scultore, ma anche architetto, scienziato, poeta, ingegnere, notomista, botanico, cartografo… Giustamente celebrato per il suo impareggiabile contributo in campo artistico, Leonardo fu anche uomo del suo tempo e profondamente sensibile alle tematiche pubbliche e civili, suggerendoci spunti di riflessione anche sulla cultura, sulla società e sulla città di oggi. Gli incontri approfondiranno aspetti diversi e multiformi della sua vita personale e della sua carriera artistica, dalla sua nascita a Vinci alla sua attività nelle diverse città e corti italiane, dai suoi esordi ai grandi capolavori, offrendo al pubblico l’occasione di conoscere Leonardo nella sua piena verità storica, di apprezzarne la maestria tecnica e di coglierne i tratti fondanti, quali lo spirito di osservazione, il desiderio di conoscenza, la necessità di sperimentazione.

L’iniziativa ha quindi l’obiettivo – grazie a incontri dal taglio divulgativo e appassionante – di parlare a tutti, cercando di superare gli steccati accademici grazie a interventi di relatori qualificati che hanno sposato e sostenuto l’iniziativa. A condurre le serate saranno Cristina Acidini, Roberta Barsanti, Paolo Berruti, Elena Capretti, Esther Diana, Carlo Francini, Sergio Risaliti, Sara Taglialagamba, Alessandro Vezzosi e Valentina Zucchi.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Firenze, l’ideazione di Sergio Risaliti, la curatela di Carlo Francini per l’Ufficio UNESCO e di Valentina Zucchi per MUS.E.

Si ringrazia la Città Metropolitana di Firenze e i Quartieri per la preziosa collaborazione.
Il progetto è realizzato grazie alla sponsorizzazione di Aquila Energie, con il supporto tecnico di Laika Caravans e grazie al contributo di Fondazione CR Firenze.

camper leonardo

Schmidt: “Ciocca capelli di Leonardo? Nessuno ci crede”

“Questa cosa sulla ciocca di capelli è veramente una cosa sciocca: nessun specialista ci crede e tra l’altro è estremamente improbabile che una ciocca di Leonardo potesse essere ritrovata in una collezione privata americana”. Lo ha detto il direttore degli Uffizi Eike Schmidt alla presentazione dell’annullo filatelico di Poste Italiane di quattro nuovi francobolli nell’anniversario dei 500 anni della morte di Leonardo.

“La tradizione di collezionare ciocche di capelli di famosi personaggi oppure dei propri cari risale al Romanticismo, all’800.Sarebbe stato fuori epoca per il Rinascimento,” ha aggiunto Schmidt.

“Solo per i santi martiri, nemmeno i beati – continua il direttore degli Uffizi – si tenevano parti del corpo ma sicuramente non per grandi scienziati e grandi artisti. Di Beethoven abbiamo ciocche che potrebbero essere di centinaia di migliaia di musicisti, di persone coi capelli grigi, proprio perché c’era questa ‘cioccomania’ nell”800″. E conclude: “Non lasciamoci troppo prendere dall’entusiasmo per Leonardo: questa cosa non vale nemmeno la pena di essere analizzata nel dettaglio.”

Nel frattempo, la ciocca di capelli, che potrebbe essere appartenuta a Leonardo, è stata mostrata a Vinci (Firenze) dallo studioso Alessandro Vezzosi in concomitanza con l’apertura di due musei nella cittadina e con l’anniversario dei 500 anni dalla morte. La ‘reliquia’ mai vista in pubblico finora, ha spiegato Vezzosi, fu acquistata nel 1925 dal collezionista americano Harold K. Shigley. I capelli, una ventina di fili probabilmente biondi, furono ritrovati ad Amboise.

“Nel 1863 – ha spiegato Vezzosi – lo scrittore e ispettore dei musei Arsene Houssaye ebbe l’incarico di scoprire la tomba di Leonardo da Vinci e, una volta acquisito il feretro, trattenne per sé due reliquie: un anello e questa ciocca di capelli”. Nel 2016 un altro collezionista americano, che nel 1985 era venuto in possesso dei capelli, contattò il Museo Ideale di Vinci e adesso sono esposti nella mostra ‘Leonardo Vive’. L’obiettivo, è stato spiegato in una conferenza stampa, sarà di confrontare il Dna dei capelli con quello di discendenti di Leonardo da Vinci.

Tra i particolari emersi nella conferenza stampa organizzata a Vinci, risulta che Arsène Houssaye, l’ispettore dei musei che nel 1863 fu incaricato da una commissione imperiale di ricercare la tomba di Leonardo da Vinci tra le rovine del castello di Amboise, riuscì a ritrovarla tramite i alcuni frammenti lapidei di un’iscrizione riconducibile al nome di ‘Leonardus Vinci’. Secondo Alessandro Vezzosi, direttore del Museo Ideale di Vinci, i frammenti “furono ricomposti nella tomba della Cappella di Saint Hubert del Castello Reale di Amboise”.

“I documenti in nostro possesso – aggiunge sempre Vezzosi – attestano che Houssaye trattenne per sé due reliquie. Infatti, nel 1925, l’americano Harold K. Shigley acquistò a Parigi dal suo pronipote una ciocca di capelli di Leonardo e un anello di bronzo trovato nella tomba”. Anche l’anello, come la ciocca di capelli, è esposto nell’ambito della mostra ‘Leonardo Vive’. “Grazie al confronto con i risultati degli esami scientifici del Dna dei discendenti viventi del fratello di Leonardo, Domenico, e di alcune sepolture di famiglia – spiega la co-curatrice della mostra, Agnese Sabato – si potranno fare fondamentali verifiche come, per esempio, sequenziare il Dna di Leonardo e fare chiarezza sui resti contenuti nella tomba di Amboise.

Queste le parole del direttore degli Uffizi Eike Schmidt:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/05/190502-SCHMIDT-LEONARDO.mp3?_=1

Leonardo da Vinci: recuperata ciocca capelli, via ricerca Dna

“Abbiamo recuperato oltreoceano una ciocca di capelli che è stata storicamente denominata “Les Cheveux de Leonardo da Vinci”, insieme a un altro cimelio; questa straordinaria reliquia permetterà di procedere nella ricerca del suo Dna”.

E’ quanto annunciato da Alessandro Vezzosi, studio del Genio di Vinci e direttore del Museo ideale Leonardo da Vinci, e la storica Agnese Sabato, presidente della Leonardo da Vinci Heritage. Tutto, insieme ad altre novità, verrà illustrato, si spiega, nel corso di una conferenza stampa in programma il 2 maggio a Vinci (Firenze), che è anche il giorno del quinto centenario della morte di Leonardo.

“Il reperto storico della ciocca di capelli – spiega Vezzosi -, che fino a questo momento era rimasto nel segreto di una collezione americana, verrà esposto in anteprima mondiale, insieme a documenti che ne dimostrano l’antica provenienza francese” alla mostra a Vinci “Leonardo vive”, al via sempre dal 2 maggio.

Per Agnese Sabato “è l’elemento che mancava per dare ulteriore concretezza scientifica alle nostre ricerche storiche. Grazie alle analisi genetiche su questo reperto, che saranno incrociate con gli esami sul Dna dei discendenti viventi e delle sepolture che abbiamo individuato negli ultimi anni, è ora possibile fare verifiche per la ricerca del Dna del genio, anche in rapporto alla tomba di Leonardo ad Amboise”. La stessa Sabato e Vezzosi, si ricorda, nel 2016 avevano tra l’altro resa nota l’esistenza di discendenti viventi di Leonardo, o meglio di suo padre ser Piero e del fratello Domenico.

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