🎧 Crollo del solaio ad un matrimonio: tre i feriti più critici

Crolla del solaio a Pistoia  – Sono tre i casi considerati più “critici”, ma nessuno è in pericolo di vita, tra le persone rimaste ferite alla festa di matrimonio all’ex convento di Giaccherino a Pistoia dove sabato sera è crollato un solaio: si tratta di tre ricoverati in rianimazione con prognosi riservata, uno all’ospedale fiorentino di Careggi, uno a Prato e il terzo a Lucca. Complessivamente, secondo quanto appreso, sono una quindicina i feriti ancora ricoverati, alcuni dei quali verranno dimessi in giornata.

AUDIO: il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi

Serve “sicuramente una maggiore vigilanza, perché è indubbio che questa delle occasioni dei grandi eventi si sta diffondendo sempre di più, che si tratti di matrimoni o che si tratti di altro genere di eventi, e conseguentemente occorre essere sempre molto vigili, da parte dei servizi che sono competenti su questo, perché vi sia una costante attenzione sui luoghi dove si svolgono eventi”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, intervistato da Rai News 24, in merito al crollo del solaio dell’ex convento di Giaccherino a Pistoia, che ha causato il ferimento di oltre 30 persone, alcune delle quali in modo grave.

“Trentacinque sono state le persone portate via in ambulanza – ha aggiunto Giani recatosi sul posto – noi abbiamo fatto scattare il piano della maxi emergenza, per cui abbiamo distribuito, perché non si ingolfassero i pronti soccorso, tutti loro, tra Prato e Firenze, ma anche Torregalli, Pistoia naturalmente e anche Pescia ed Empoli”. Non solo “sono state segnalate più di 60 persone – ha aggiunto Giani – che sono arrivate ai pronto soccorso, quindi qualcuno ci è andato con la propria macchina”.

I carabinieri hanno già acquisito la documentazione riguardante le autorizzazioni e la parte strutturale dello stabile. Altre perizie, sempre riguardanti l’edificio, che è stato posto sotto sequestro, verranno effettuate nei prossimi giorni. In particolare è prevista un’analisi tecnica e strutturale e della documentazione acquisita, riguardante l’ex convento. In questo senso le indagini saranno collegiali, quindi ai carabinieri si uniranno, per la parte di competenza, i vigili del fuoco, ma verranno nominati anche dei periti.

Att e Ristoratori Toscana offrono pranzo di Natale a malati oncologici soli

Il pranzo di Natale a domicilio per i malati oncologici soli. E’ questa l’iniziativa svolta oggi 25 dicembre 2020, dall’Associazione Tumori Toscana (Att) e Ristoratori Toscana per far vivere un Natale meno difficile a tutti quei pazienti curati a domicilio. Pazienti che, a causa delle restrizioni anticovid, si trovano a vivere una condizione di solitudine o di difficoltà economica.

I medici e gli infermieri dell’Att, che ogni giorno curano a domicilio i malati oncologici, hanno organizzato un giro di visite speciale per recapitare il pranzo di Natale a casa dei malati che si trovano in una situazione di particolare disagio. “È stato emozionante – ha detto Giuseppe Spinelli, presidente Att – portare, insieme al pranzo, un sorriso e un abbraccio a queste famiglie che stanno soffrendo. In un giorno come il Natale, specialmente in questo momento storico, è importante non dimenticarsi di chi sta combattendo una doppia battaglia, contro il tumore e contro il virus”.

Pasquale Naccari, presidente dei Ristoratori Toscana, ha sottolineato: “Stiamo attraversando un momento molto difficile, ma chi ha problemi di salute è ancora più fragile. Nel giorno di Natale abbiamo voluto essere vicini a tutti quei malati soli, che in questo anno particolare non sono vicini ai propri cari e alla propria famiglia”. Per Giani, “mai come quest’anno, scegliere di stare accanto ai malati di tumore può davvero fare la differenza per loro e i loro familiari”.

“Ancora una volta i fiorentini hanno messo in mostra il loro grande cuore solidale – ha detto Dario Nardella – e hanno teso la mano alle persone più fragili”. “Questo anno ha messo a dura prova anche la nostra città – ha detto Biffoni -. Ha fatto emergere nuove fragilità ma allo stesso tempo Prato ha dimostrato un senso di comunità fortissima”.

L’iniziativa, spiega una nota, ha avuto luogo nelle città di Firenze, Prato e Pistoia. Presenti, tra gli altri, il presidente della Toscana Eugenio Giani, insieme agli assessori regionali Simone Bezzini, Serena Spinelli, e Leonardo Marras, oltre ai sindaci di Firenze Dario Nardella, di Prato Matteo Biffoni, e di Pistoia Alessandro Tomasi, accompagnati da vari assessori.

Lorenzo Braccini

Perra a Publiacqua? Pistoia dice no

Il rinnovo dei vertici, si legge in una nota rilasciata dal municipio, “avrebbe dovuto essere presa successivamente alle elezioni amministrative” in programma a maggio.

L’accordo tra Firenze e Prato che lancia l’assessore al Bilancio di Palazzo Vecchio, Lorenzo Perra, verso la presidenza di Publiacqua, non e’ piaciuto al Comune di Pistoia, che dentro la partecipata ha il 3,95% del pacchetto di quote pubbliche (contro il 46,5% espresso in totale dalle due citta’).Nel corso del comitato di patto dei soci pubblici, l’assessore ai Lavori pubblici Alessio Bartolomei, delegato dal sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, ha espresso una serie di perplessita’ contestando sia la modalita’ usata sia i tempi della nomina. Il rinnovo dei vertici, si legge in una nota rilasciata dal municipio, “avrebbe dovuto essere presasuccessivamente alle elezioni amministrative” in programma a maggio.

Sui metodi, si spiega nel comunicato, “sul nome di Perra non vi e’ stato da parte dei proponenti alcun coinvolgimento del Comune di Pistoia, che ha ribadito quanto la mancanza di confronto sia una premessa incompatibile con il complesso percorso da affrontare nei prossimi anni sul fronte della gestione del servizio”. I mal di pancia di Pistoia, spiega
Bartolomei, “non sono passati. Niente da dire su Perra come persona, a cui riconosciamo certamente un’indiscussa esperienza ma secondo il Comune di Pistoia sull’indicazione di Firenze e di Prato persistono due elementi di estrema debolezza”.  Il primo, sottolinea, “e’ il ruolo di presidente della conferenza territoriale dell’autorita’ idrica toscana 3, ricoperto da Perra. Per noi i piani di controllore, Ait, e controllato, Publiacqua, devono rimanere ben distinti”. Il secondo “e’ il ruolo che Perra ha nel Comune di Firenze come assessore, e che in base alla legge Severino non gli consentira’ di avere deleghe operative”.
Le piu’ grandi criticita’, conclude, “restano comunque quella del metodo usato e dell’indicazione del presidente prima delle elezioni comunali che ci saranno a breve anche a Prato e Firenze”.

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