La Fiorentina in finale di Coppa Italia, sfida all’Inter

Firenze, nove anni dopo, la Fiorentina torna in finale di Coppa Italia grazie al successo sulla Cremonese nella doppia sfida di semifinale e si prepara ad affrontare l’Inter, il 24 maggio all’Olimpico. I viola pareggiano 0-0 al Franchi di Firenze e, grazie al 2-0 della gara di andata, conquistano la loro undicesima finale della coppa tricolore. La partita, sotto gli occhi tra gli altri del presidente Commisso, non è stata ricca di occasioni ma la posta in palio era alta.

Nel primo tempo la Cremonese si è chiusa abbastanza nella sua metà campo e quando ha avuto la possibilità ha cercato di creare problemi in velocità soprattutto sulla corsia di sinistra ma senza mai riuscire a tirare verso la porta difesa da Terracciano. La Fiorentina, invece, ha provato a trovare varchi liberi per arrivare a essere pericolosa, riuscendoci sporadicamente.

Al 28’pt la prima vera occasione gol per la Fiorentina: lancia di Castrovilli da destra a sinistra a cambiare il campo, stop di petto per Gonzalez che si porta avanti il pallone all’interno dell’area ospite dove serve al centro l’accorrente Cabral che cerca di superare Sarr con un colpo di tacco ma la palla viene prima deviata in angolo da un intervento in scivolata di Lochoshhvili.

È la Fiorentina a fare la partita ma i ritmi sono bassi e la manovra manca della giusta imprevedibilità e concretezza. Sul finire del primo tempo (45′) ci prova Castrovilli con un colpo di testa dal centro dell’area, su cross di Gonzalez dalla sinistra, la palla però termina alta sopra la traversa.

A inizio secondo tempo Ballardini lascia negli spogliatoi Ghiglione e inserisce Valeri ma il tema della gara non cambia: Fiorentina che si mette nella metà campo della Cremonese, che a sua volta cerca d’impensierire i vola con le accelerazioni di Afena-Gyan. Ballardini cambia anche il suo attacco, inserendo al centro Dessers per Okereke. Italiano al 19’st risponde inserendo Sottil per Ikone e poi Ranieri per l’infortunato Igor, che in un intervento difensivo ha riportato un problema alla schiena.

Al 21’st Castrovilli recupera fuori area una corta respinta della difesa della Cremonese ma il suo tiro centrale viene murato dalla selva di gambe all’interno della difesa grigiorossa.

Al 28’st è la Cremonese che va vicina al gol: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Pickel di testa cerca di anticipare l’intervento di Terracciano ma il portiere viola, anche se con qualche difficoltà riesce a deviare la palla sul fondo. Due minuti e arriva la risposta della Fiorentina: Cabral recupera il pallone sulla trequarti, serve Gonzalez sulla linea dell’area di rigore dove l’argentino cerca l’angolo più lontano della porta difesa da Sarr ma la palla esce di poco.

Nei minuti finali la Fiorentina aumenta il forcing alla ricerca del gol: al 39’st ci prova Cabral con una girata di testa vicino all’area piccola ma la sfera esce di poco a lato. Marinelli concede cinque minuti di recupero, poi inizia la festa dei 30mila per il traguardo raggiunto da Cabral e compagni.

Nuove maglie per la Fiorentina 2022/23

Firenze, Fiorentina e BasicNet presentano le Nuove Maglie Fiorentina 2022/23, sono le Kappa® Kombat™ Pro 2023, versione Home e Away e kit portiere, con un design ispirato al rebranding del Club che esalta le nuove linee e la tecnologia PRO KOMBAT™.

In un comunicato ACFiorentina descrive così le nuove maglie: “Nel kit Home, dal petto, ovvero dal nuovo logo del Club, si irradiano quadrati concentrici a toni di viola alternato così da evocare i battiti del cuore e la passione di chi indossa e sostiene la maglia viola”.

“Nel kit Away, a dominanza di colore bianco, campeggia la grande V de I Viola, elemento di novità assoluta introdotto nel nuovo crest del Club in omaggio al colore e alla comunità, che per definizione identifica e  caratterizza la Fiorentina nel mondo”.

“I due kit portiere, nei colori giallo e rosso con dettagli viola, riportano sul fronte della maglia, all’altezza della vita, il nuovo giglio composto dalle parole del manifesto del Club. In tutte le maglie si trova sul colletto, lato esterno, la scritta Play to be different, un invito a distinguersi pieno di energia e impegno che esalta il concetto di unicità proprio di chi è orgoglioso di essere diverso dagli altri”.

Sempre su tutte le maglie, sul lato interno del colletto, sono invece riportati 13 gigli: un tributo al dodicesimo uomo e a Davide Astori, l’indimenticato numero 13, amato dai suoi compagni e da tutta Firenze.

A livello tecnico, la Kappa® Kombat™ Pro 2023 è ulteriormente perfezionata nei suoi tessuti ultraleggeri e nelle cuciture in Nylon stretch per garantire massimo comfort ed elasticità. La Tecnologia Hydroway Protection assicura alta traspirabilità e un rilascio efficace del calore corporeo. Ogni dettaglio ed elemento di personalizzazione è studiato per annullare gli sfregamenti sulla pelle.

🎧 Restyling Franchi, Nardella: progetto unico nel suo genere, Fiorentina rimarrà stupita

Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, in occasione del convegno organizzato da Ordine e Fondazione Architetti Firenze dal titolo ‘Lo stadio di P.L. Nervi e il Campo di Marte’.

“Visto che la Fiorentina ci tiene all’immagine e al marketing rimarrà stupita da quello che riusciremo a realizzare: di stadi nuovi ce ne sono tanti ma uno stadio fatto così ce n’è uno solo”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, in occasione del convegno organizzato da Ordine e Fondazione Architetti Firenze dal titolo ‘Lo stadio di P.L. Nervi e il Campo di Marte’

Secondo Nardella. “la Fiorentina , giorno dopo giorno, si sta convincendo che il restyling dello stadio Artemio Franchi non è un ripiego, non è un adattamento. Non è un caso che quando si parla di stadi simbolo nel mondo si parli di stadi che hanno caratteristiche particolari, che hanno una storia e dobbiamo trasformare quella che era una difficolta’ ed una criticità, in una opportunità, e penso che la Fiorentina lo stia capendo – ha aggiunto -. Al di là di qualche perplessità non sono mai contrario politicamente a uno stadio in un’altra parte del Comune di Firenze o dell’area metropolitana, ma penso senza timore di essere smentito che tale idea ormai sia definitivamente accantonata perché ormai il treno è partito ed è partito seguendo anche un percorso molto preciso e molto lineare”.

“La conferenza dei servizi – ha sottolineato Nardella- dovrà essere snella perché i fondi per lo stadio sono legati al Pnrr e i tempi sono stringenti: mi appello al buon senso di tutte le autorità affinché ci sia l’impegno per fare presto, noi lo stiamo facendo, ma ci devono aiutare tutti. Non c’è in gioco solo il futuro dello stadio ma di un intero quartiere”.

“Il progetto sullo stadio e sul quartiere di Campo di Marte sta suscitando sempre più consensi e interesse. Sono grato all’Ordine degli Architetti, che vuole approfondire questo progetto che parte proprio da un concorso internazionale. C’eravamo presi un impegno, lo abbiamo mantenuto” ha poi aggiunto il sindaco di Firenze.

“Non è stato facile organizzarlo -ha aggiunto Nardella- , abbiamo preso una giuria di livello altissimo per garantire una selezione improntata sulla qualità. E’ stato scelto un progetto che si inserisce bene nel contesto urbano. Non sempre vale solo il canone estetico, bisogna anche guardare la funzionalità di luoghi che non sono monumenti da guardare, ma sono luoghi da vivere. Uno stadio dev’essere comodo, sicuro, ben protetto e anche innovativo. Si parla molto del caro energia in questo periodo, noi vogliamo realizzare uno stadio che non solo non consuma un solo Kw di energia, ma addirittura potrà produrre energia per una parte di quartiere grazie agli impianti rinnovabili che installeremo”.

“Ora siamo già avanti: lo studio Arup ha completato la progettazione di fattibilità tecnico-economica, non solo dello stadio ma anche dell’area di Campo di Marte. Lo stadio è la punta dell’iceberg di un progetto che riqualifica tutto il quartiere, riduce Viale Paoli da 4 a una sola corsia, prevede il completamento della connessione coi mezzi pubblici con l’arrivo della tramvia. Così si fanno i progetti, non realizzando cattedrali nel deserto. Questo modello è per noi la grande scommessa di questi anni: incide su un’area di 60-70mila abitanti, riguarda migliaia di tifosi e ci permette di portare tanti posti di lavoro” ha concluso Nardella.

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