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Sab 7 Giu 2025
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ToscanaSanitàSi potenzia in Toscana pronto intervento per emergenze sociali

Si potenzia in Toscana pronto intervento per emergenze sociali

Cresce e si potenzia in Toscana la rete del Seus, il pronto intervento del servizio sociale. Il servizio, che permette di fronteggiare h24 e 365 giorni all’anno le situazioni gravi e improvvise sotto il profilo sociale, si avvicina sempre di più a garantire una copertura regionale, spiega la Regione in una nota.

“Varato nel 2018 a titolo sperimentale, il servizio ha già dato ampia prova della sua utilità: sono oltre 2.000 gli interventi effettuati nel 2024 con i quali si sono potuti fronteggiare con immediatezza casi di maltrattamenti familiari, violenze di genere, situazioni di estrema povertà e disagio”.

Il servizio, si spiega ancora, “viene attivato non dal cittadino, ma da soggetti pubblici: gran parte delle richieste di intervento giungono da ospedali e pronti soccorso (804 nel 2024), il resto prevalentemente dai servizi sociali territoriali, dalle forze dell’ordine e dalla polizia municipale”. A seguito della segnalazione, la centrale operativa del Seus effettua la valutazione professionale e fornisce una assistenza immediata per la fase emergenziale attraverso l’attivazione delle professionalità necessarie costituite direttamente sui territori.

L’intervento si conclude con l’affidamento della persona al servizio sociale competente e agli altri servizi necessari, nel primo momento utile per garantire la continuità della presa in carico. Da quest’anno, si spiega ancora, il servizio si amplia: alle 18 Zone distretto in cui è già attivo, su un totale di 28, si aggiungeranno questo Versilia e Piana di Lucca dove è in fase di attivazione, mentre anche le zone Valle del Serchio, Apuane e Pisana sono prossime all’ingresso. Per sostenere Seus la Regione, ha deliberato la Giunta su proposta dell’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli, interverrà economicamente anche quest’anno destinando 718.000 euro.

“Si tratta di un servizio che abbiamo fatto crescere e che adesso è presente in gran parte della regione – spiega Spinelli -. L’obiettivo, la cui prospettiva è a questo punto imminente, è quello dell’attivazione su tutto il territorio regionale. Crediamo sia stata una scelta giusta che la Toscana ha perseguito per prima in Italia: il Seus permette di integrare la risposta sociale con quella sanitaria” e “permette una continuità fondamentale tra l’evento che ha determinato l’intervento e la presa in carico dei servizi sociali”.