Sab 20 Apr 2024

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Sesto F.no: sgomberato canile del Termine

L’intervento si è svolto tra le proteste di alcuni sostenitori della struttura: alcuni si sono sdraiati davanti alle recinzioni. L’amministrazione accusa: “la struttura, gestita dall’Associazione Amici del Cane e del Gatto, operava da quasi 15 anni senza alcuna autorizzazione sanitaria e nel tempo si è sviluppato in maniera totalmente illegale”

Nel 2006 il Comune aveva ordinato la demolizione delle baracche abusive del canile; contro tale disposizione, l’Associazione ha fatto ricorso al Tar e al Consiglio di Stato, che si sono pronunciati contro i ricorrenti. La sentenza del Consiglio di Stato, emessa lo scorso 19 marzo, ha chiuso la vicenda dal punto di vista giudiziario ed edilizio determinando l’acquisizione dell’area da parte del Comune, che è adesso obbligato al ripristino.

In considerazione della delicatezza della situazione, il Comune di Sesto Fiorentino, anche in seguito ad incontri avvenuti con i rappresentanti dell’Associazione, lo scorso 15 maggio ha invitato i gestori a provvedere a liberare le strutture abusive con un piano di dismissione da avviare entro 60 giorni. A fronte del rifiuto da parte dell’associazione ad ottemperare a quanto richiesto dalla legge, il Comune ha disposto oggi l’intervento di sgombero.
Il  Comune di Sesto in una nota  fa notare che il randagismo nel territorio comunale è ridotto a 2-3 unità l’anno affidati a una struttura convenzionata e che molti cani ospitati in via del Termine non sono randagi provenienti dal territorio, dove il fenomeno del randagismo è limitato, ma da altre zone.

L’operazione, condotta dal Comune in collaborazione con Asl e le forze dell’ordine, ha comportato il trasferimento al rifugio Enpa di Pistoia, al momento, di alcune decine di cani. Come spiega l’amministrazione di Sesto in una nota, la struttura, gestita dall’Associazione Amici del Cane e del Gatto, operava da quasi 15 anni senza alcuna autorizzazione sanitaria e nel tempo si è sviluppato in maniera totalmente illegale arrivando ad ospitare, ad oggi, circa 300 cani in presenza di gravi carenze igienico-sanitarie.

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