Referendum – “Noi invitiamo tutte e tutti ad andare a votare e vorremmo sapere se lo farà anche la presidente del consiglio Meloni che continua a ignorare e a tacere su questi referendum”. La presidente del Consiglio “si è rifugiata dietro la posizione del suo partito che è quella dell’astensione”. A dirlo la segretaria nazionale del Partito democratico Elly Schlein, oggi a Firenze per una iniziativa referendaria.
“Giorgia Meloni – insiste – ci deve dire che cosa fa l’8 e il 9 giugno, se e come andrà a votare”. I partiti del centrodestra “hanno paura della partecipazione, del riscontro democratico delle cittadine e i cittadini che trasversalmente vogliono dire basta alla precarietà e dire sì a una migliore legge sulla cittadinanza”, insiste ancora Schlein, che, con riferimento al presidente del Senato Ignazio La Russa, attacca: “E’ molto grave che la seconda carica dello Stato dichiari che farà campagna per il non voto”.
“L’8 e il 9 giugno l’Italia può sorprenderci con una grande partecipazione al voto, cinque sì”. Così la segretaria del Partito democratico.
Cinque sì ha spiegato, “per dire basta alla precarietà, per dire che non si possono licenziare illegittimamente i lavoratori”, “per dire sì alla della sicurezza sul lavoro in un Paese dove purtroppo ancora ci sono tre morti al giorno.
Per dire anche che bisogna ridurre drasticamente i contratti precari e quindi chi vuole fare un contratto a tempo deve indicare una motivazione. Si dice tanto che sono quesiti tecnici, ma li ho spiegati in 10 secondi”.
L’altro tema riguarda la cittadinanza, “il diritto di chi nasce o cresce in Italia a vedersela riconosciuta a chi risiede qui da cinque anni – ha sottolineato -. A troppe persone è stata negata. E a chi vuole chiudere le scuole agli stranieri, dico che nelle classi non ci sono stranieri, ma bambine e bambini. E hanno tutti gli stessi diritti”.