Nel 2024 in Italia sono stati coperti da nuove superfici artificiali quasi 84 chilometri quadrati, con un incremento del 16% rispetto all’anno precedente. Con oltre 78 chilometri quadrati di consumo di suolo netto, si tratta del valore più alto dell’ultimo decennio. Ogni ora si perde una porzione di suolo pari a circa 10mila metri quadrati, come se dal mosaico del territorio venisse staccato un tassello dopo l’altro. Sono i dati del Rapporto SNPA “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”, dell’Ispra.
In Toscana il fenomeno del consumo del suolo sta rallentando. Secondo il rapporto Ispra-Snpa, l’incremento di consumo è stato pari a 264 ha, più basso dell’anno passato e di altre regioni. Un dato che deve ancora tradursi in un cambiamento strutturale nelle politiche di pianificazione.
Intanto il 23 ottobre il Parlamento europeo ha approvato la Direttiva sul monitoraggio dei suoli. Uno strumento fondamentale che se implementato correttamente dagli Stati membri permetterà di identificare e di affrontare le innumerevoli minacce agli ecosistemi nazionali e comunitari.
Commentiamo con Paolo Pileri, docente di Pianificazione territoriale e ambientale al Politecnico di Milano, autore del libro ‘Dalla parte del suolo’.



