
I temi maggiormente sentiti dagli elettori sono innazitutto la sanità (60%), poi la sicurezza (40%) mentre le politiche sulla casa si fermerebbero al 13%. Mentre la ’messa in sicurezza’ del territorio è una priorità per il 33% dei Toscani.
Nulla di nuovo sotto il sole potremmo dire. O forse sì. Dal sondaggio, commissionato da QN-La Nazione, dell’istituto Noto su un campione di mille cittadini toscani in vista del voto regionale emerge la netta supremazia elettorale del centrosinistra rispetto al centrodestra che, con Tomasi, confermerebbe il 40% circa dei consensi avuto da Ceccardi 5 anni fa. Allora era la Lega con il vento in poppa, oggi sono i meloniani di Fratelli d’italia, allora si scelse una candidata molto caratterizzata a destra, oggi un sindaco uscente dai toni moderati, ma il risultato è lo stesso.
Colpisce il misero 1,5% di Antonella Bundu, Toscana Rossa, che sarebbe lontanissima dal 6,28 raccolto da Fattori 10 anni fa, ma anche dal 2,9 dello stesso Fattori nel 2020.
E’ un sondaggio, va bene, ma certamente si tratta di un campanello d’allarme.
La vera novità è nella conferma. Perché Giani è in testa, come 5 anni fa, abbondantemente come 5 anni fa, ma con un margine di 18 punti, arrivando al 58%. Tanta roba verrebbe da dire.
Il risultato del governatore uscente è trainato dalla performance del Pd che porterebbe in dote da solo un 36% dei consensi cui si aggiunge un ottimo 8% di Alleanza Verdi Sinistra ed un altrettanto ottimo 8% della lista del presidente con venature molto renziane.
Nel centrodestra FdI si ferma al 19%, con la civica a di Tomasi ’E’Ora’, data al 5,5%, la Lega che va al 6,5% e Forza Italia addirittura al 9%, superiore all’8 del 2015 e il doppio del 4,5 di 5 anni fa.
Una nota sul campo largo: esperimento riuscitissimo parrebbe, in Toscana, con il centrosinistra che sfiorerebbe il 60%. E’ la Toscana, d’accordo, ma il dato confermerebbe la bontà del disegno della segretaria Elly Schlein
Infine i temi maggiormente sentiti dagli elettori: innazitutto la sanità (60%), poi la sicurezza (40%) mentre le politiche sulla casa si fermerebbero al 13%. Mentre la ’messa in sicurezza’ del territorio è una priorità per il 33% dei Toscani.