L’aggressione all’ex sindaco dell’Impruneta Alessio Calamandrei accende il dibattito sulla sicurezza. Giani presenta il piano sicurezza e lancia la polizia regionale, idea bocciata dal candidato del centro destra Tomasi. Mentre all’Isolotto i cittadini tornano in piazza.
L’aggressione subita in centro a Firenze dall’ex sindaco Dem dell’Impruneta Alessio Calamandrei fa irrompere il tema sicurezza nelle battute finali della breve campagna elettorale per le regionali. Il Presidente uscente e candidato del centro sinistra Eugenio Giani lancia il suo piano per la sicurezza in sette punti. Per dare alla Regione delle competenze dirette in materia. Fino ad arrivare – dice sempre Giani – alla creazione della Scuola di polizia regionale. Dunque un luogo di formazione non più interregionale ma presente in Toscana che dia poi vita ad una nuova forma di Polizia che risponda alle istanze regionali. Ipotesi bocciata con parole dure da Alessandro Tomasi, Fratelli d’Italia, candidato alla Presidenza della regione per la coalizione di centro destra, totalmente contrario all’idea di avere una polizia locale diversa da quella Municipale. La questione agita gli animi proprio perché questa volta, a sollevare la questione sicurezza, non è stato un esponente locale della destra, bensì un esponente del centro sinistra, l’ex Sindaco dell’Impruneta, appunto, che pone così la questione al centro della polemica politica che travalica i territoli ed arriva fino a Roma. Il centro sinistra prova infatti a rimandare al mittente le accuse di scarsa attenzione nei confronti del tema parlando delle mancanze in materia di sicurezza del Governo centrale, che tanto ha promesso in termini di investimenti e poco ha fatto, soprattutto per gli enti locali. Nel frattempo, a ribadire quanto questo tema sia sentito dai cittadini, questo pomeriggio alle 18:00 l’appuntamento è in piazza dell’Isolotto a Firenze con una manifestazione organizzata dal Comitato civico dei cittadini del Quartiere 4 proprio sui temi della sicurezza.