Partecipazione pubblica per funzioni e viabilità intorno all’hub dell’alta velocità: da palasport e casa della salute a housing sociale e hub bus, Giani e Funaro aprono il tavolo con Quartiere 5 e professionisti.
La stazione Foster di Firenze, pronta nel 2028 con tutti i treni alta velocità spostati da Santa Maria Novella a viale Corsica, cambierà il volto del quartiere a cavallo tra i Quartiere 1 e 5. Il Comune di Firenze ha deciso di avviare un percorso di partecipazione con residenti, Quartiere e ordini professionali per definire funzioni pubbliche e private nell’area cantierizzata degli ex Macelli e dintorni, di proprietà comunale tranne il lotto ex Centrale del Latte che è di proprietà di Rfi. Il presidente della Toscana Eugenio Giani spinge per un tavolo immediato tra Regione e Palazzo Vecchio, proponendo un palasport sull’ex Olimpia, una casa di comunità sanitaria accanto alla scuola Rosai, la sede del Quartiere 5 nella palazzina dell’Orologio, il museo della storia di Firenze negli ex Macelli, e poi housing sociale e sedi per imprese private. La sindaca Sara Funaro concorda sulla casa della salute, mancante nel piano per Novoli, e conferma che le scelte emergeranno da un confronto partecipativo. Filippo Ferraro, presidente dem del Quartiere 5, plaude allo stimolo di Giani e insiste su una pianificazione pubblica urgente, leggendo territorio e opportunità a medio-lungo termine: rifacimento della scuola in viale Corsica, la valorizzazione della vocazione sportiva dell’area, gli ex Macelli, la fermata Circondaria per treni regionali e viabilità ad hoc per l’hub bus turistici ed extraurbani. Fiorenzo Martini (Ordine Ingegneri Firenze) sottolinea l’importanza dell’investimento infrastrutturale italiano più rilevante, chiedendo coinvolgimento Rfi per valorizzare funzioni commerciali, accoglienza e servizi regionali incrementati. Nelle intenzioni delle istituzioni amministrative, la zona della stazione Foster sarà il nuovo baricentro della città tra centro e aeroporto.


