Un’alleanza nazionale per affrontare l’emergenza educativa nell’era dell’IA. E in Toscana è attivo un Coordinamento dei Patti di comunità.
In un momento in cui l’uso di smartphone e social media tra i giovani cresce a ritmi senza precedenti e l’Intelligenza Artificiale generativa pone sfide imprevedibili, arriva una risposta nazionale con la nascita della Fondazione Patti Digitali ETS finalizzata a creare percorsi sostenibili di benessere digitale e a porsi come alternativa consapevole e condivisa per l’utilizzo dei dispositivi tecnologici. In Toscana sempre più comunità stanno attivando il percorso di confronto e condivisione dei Patti Digitali (tra cui i quartieri di Gavinana e Peretola qui rappresentati) e dalla primavera si è costituito anche un Coordinamento che vede la partecipazione dei gruppi dell’area metropolitana di Firenze e dintorni: si riunisce mensilmente ed ha attivato 3 tavoli di lavoro: le sfide del digitale a scuola, le migliorie applicabili agli ambienti extrascolastici del tempo libero (sport, centri di aggregazione etc) e il confronto con le istituzioni del territorio (enti locali, ospedale pediatrico Meyer, Regione Toscana, Arci Firenze etc).
ospiti:
Marco Gui, presidente della neonata Fondazione Patti Digitali, professore associato presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano-Bicocca, dove si occupa di Sociologia dei media e direttore di “Benessere Digitale”, un centro di ricerca che studia la relazione tra media digitali e qualità della vita (www.benesseredigitale.eu).Fabrizio Matrone, genitore del Patto digitale IC Botticelli – Gavinana (Firenze)


