
Rosa Volpe è la nuova procuratrice di Firenze. Ha 65 anni, è originaria di Giffoni Sei Casali, in provincia di Salerno, ed è magistrata dal 1986. Riservata, considerata rigorosa e tenace, Volpe è nota per il suo approccio concreto e per l’attenzione alle vittime. È la prima donna a guidare la procura fiorentina.
Audio e articolo di GIORGIO BERNARDINI
FIRENZE Da giovane pm, a Salerno, riuscì a far condannare all’ergastolo Danilo Restivo, l’assassino di Elisa Claps, uccisa e nascosta per anni nella chiesa della santissima Trinità di Potenza. Rosa Volpe è la nuova procuratrice di Firenze: è la prima volta che una donna dirige questo ufficio nel capoluogo toscano. La decisione è arrivata dal Consiglio Superiore della Magistratura, che l’ha preferita – con 18 voti contro 13 – all’altro candidato, il procuratore di Civitavecchia Alberto Liguori.
Volpe è attualmente procuratrice generale a Salerno, ed è considerata una delle magistrate più autorevoli e rispettate d’Italia. La sua carriera si è sviluppata tra inchieste sulla criminalità organizzata, corruzione e femminicidi, e l’ha portata a occuparsi di alcuni dei casi più complessi degli ultimi vent’anni.
Alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha coordinato indagini cruciali contro i clan della camorra, seguendo da vicino anche la collaborazione del boss Raffaele Imperiale, figura chiave del narcotraffico internazionale. Nel suo percorso ha affrontato vicende di riciclaggio, politica e sanità, e ha contribuito al recupero dei due Van Gogh rubati ad Amsterdam nel 2002, ritrovati grazie a un’inchiesta coordinata con la procura di Napoli. Fu inoltre lei, come detto, a ottenere la condanna definitiva del killer di Elisa Claps, Danilo Restivo.
Descritta dai colleghi come una magistrata riservata, metodica e determinata, dovrà occuparsi di un ufficio strategico, impegnato su indagini delicate: dai presunti mandanti delle stragi di mafia alle inchieste sulla criminalità orientale nel distretto pratese.