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Sono passati nove mesi dal femminicidio di Eleonora Guidi (34 anni con un figlio di 2) con 24 coltellate inferte dal compagno Lorenzo Innocenti, 37enne di Rufina.
L’uomo, dopo un tentato suicidio, è stato ricoverato nel reparto di psichiatria. Il gip ha disposto per lui la misura di sicurezza in attesa di una seconda perizia che dovrebbe avvenire in queste settimane. Nella prima valutazione dei periti è stato definito per ora incapace di affrontare un processo. Di quel giorno non ricorda nulla. E’ libero di girare all’interno del perimetro dell’ospedale, e ricevere visite. Una gestione che ha turbato la comunità e lo stesso sindaco di Rufina, Daniele Venturi, si sarebbe attivato per capire la vicenda in procura. Intanto per Giovedì 13 novembre dalle 12 alle 15 davanti all’ospedale di Santa Maria Annunziata, è stato promosso da un gruppo di donne della Valdisieve (con adesione tuttora in corso) un presidio sul territorio a sostegno della famiglia di Eleonora, per chiedere giustizia e spiegazioni.
Elisabetta Guidi sorella della vittima intervistata da Chiara Brilli



