🎧 Piombino, Comitati NO-Rigas: su via libera attendere nuovo governo

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I comitati contrari all’impianto hanno scritto una lettera aperta.  “Nel deprecabile caso in cui venisse firmata invece una autorizzazione, invitiamo il Comune di Piombino e i Comuni limitrofi a difendere fino in fondo i cittadini e il territorio mediante lo strumento del ricorso amministrativo”.

Una lettera aperta per chiedere che “la conferenza dei servizi” per il rigassificatore di Piombino (Livorno), prevista per il  21 ottobre si aggiorni, in modo da consentire un esame serio e approfondito della documentazione e degli atti, affinché la decisione sia assunta dal nuovo Governo”. l’hanno scritta  i comitati contrari all’impianto. Secondo i quali “nel deprecabile caso in cui venisse firmata invece una autorizzazione, invitiamo il Comune di Piombino e i Comuni limitrofi a difendere fino in fondo i cittadini e il territorio mediante lo strumento del ricorso amministrativo”.

Secondo i comitati il  presidente della Regione Toscana, e commissario per l’opera, Eugenio Giani ” non è assolutamente tenuto a concludere entro il 27 ottobre, in quanto i 120 giorni sono un termine sollecitatorio e non perentorio”. “I pareri dei vari Enti, insieme alle risposte della Snam, ai quesiti posti e alla istruttoria dell’ufficio commissariale – spiegano -, avrebbero dovuto o dovrebbero costituire elementi tra loro intrecciati per comprendere la fattibilità o meno del progetto, in uno scambio di competenze e di responsabilità. Il metodo di conferenza sincrona avrebbe dovuto garantire proprio questo per addivenire ad una visione d’insieme delle problematiche del progetto”.

Per i comitati “la fretta non giustifica una eventuale istruttoria semplificata o carente” che “potrebbe costituire un vizio di legittimità da unire ad altri vizi normativi, legati alla mancanza di garanzia di diritti costituzionali inerenti la sicurezza, la salute e l’ambiente. La mancanza di sicurezza non è a scadenza o a termine”. “Ci rivolgiamo al commissario – aggiungono – affinché sospenda o dilazioni i tempi, in primo luogo se Snam non dovesse indicare il sito del successivo trasferimento, ma anche e soprattutto per consentire approfondimenti alla luce dei pareri degli Enti ancora mancanti”.

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