“Negli ospedali della provincia, in particolare al San Luca e negli ospedali S. Francesco e S. Croce della Valle del Serchio, la situazione è insostenibile” sottolinea il sindacato degli infermieri in una nota.
La carenza cronica di personale infermieristico e Oss ha gravi ripercussioni sull’assistenza ai pazienti e sulla dignità professionale degli operatori. Lo denuncia il Nursind in una nota. Che parla di una “situazione critica negli ospedali e nei servizi territoriali della provincia di Lucca, causata da una grave carenza di infermieri, operatori sociosanitari (Oss) e ostetriche”.
“Questa carenza -afferma il Nursind- compromette la qualità dell’assistenza e mette a rischio la salute sia dei cittadini che degli operatori sanitari. L’apertura di nuovi servizi e l’ampliamento di quelli esistenti, senza un adeguato aumento del personale, aggrava ulteriormente la situazione, costringendo alla mobilitazione degli operatori da un settore all’altro”. Così il Nursind.
“Negli ospedali della provincia, in particolare al San Luca e negli ospedali S. Francesco e S. Croce della Valle del Serchio, la situazione è insostenibile – sottolinea il sindacato degli infermieri in una nota -. La carenza cronica di infermieri e Oss ha gravi ripercussioni sull’assistenza ai pazienti e sulla dignità professionale degli operatori. A causa della mancanza di Oss, gli infermieri sono costantemente costretti a svolgere mansioni inferiori, subendo demansionamento. Nelle aree mediche e chirurgiche, la continua sostituzione degli Oss riduce il ruolo dell’infermiere all’esecuzione di compiti di base, annullando la sua funzione di professionista specializzato nella gestione dei bisogni complessi di salute e trascurando attività fondamentali per il paziente”.
Nursind “segnala che la direzione sanitaria starebbe valutando un’ulteriore riorganizzazione che prevede la rimozione degli Oss durante il turno notturno in una cellula chirurgica, lasciando un solo infermiere a carico di 14 pazienti. Problematiche simili si riscontrano anche nella dialisi della Valle e nel servizio Cal di Barga”. Per gli infermieri “la situazione nelle aree di emergenza ed urgenza, sia ospedaliere che territoriali, è altrettanto critica. I nuovi punti di emergenza territoriale previsti a Borgo a Mozzano e a Montecarlo non sono stati attivati, mentre l’unico punto Pet territoriale a Piazza al Serchio sopravvive grazie al sacrificio di soli tre infermieri su sei necessari. Il Pronto soccorso, a causa della grave carenza di personale, non riesce a supportare adeguatamente le attività di emergenza territoriale, ricorrendo spesso a operatori provenienti da altri servizi della Valle del Serchio”. Nursind “denuncia processi riorganizzativi inadeguati” e “chiede un intervento immediato dell’azienda e una presa in carico da parte di tutte le istituzioni della provincia per la tutela del diritto alla salute”.