Nella puntata del 7 febbraio di Gen Z. Voce ai ventenni di oggi sul futuro di tutti/e abbiamo affrontatoil tema del turismo dal punto di vista delle professioni a pochi giorni dall’apertura del bando nazionale che vedrà migliaia di partecipanti. Un settore apparentemente visto come ‘facile sbocco’ in una città come Firenze, quali lati nasconde in termini di ostacoli, burocrazia, difficoltà diventando alla fine ‘matrigna’ per i giovani che vorrebbero farne una prospettiva professionale?
L’articolo di Leonardo Margarito
Nel 2025 la guida turistica è ancora un mestiere? Perché tendenzialmente mettiamo spesso in discussione questo ruolo, non capendo i reali sacrifici che ci sono dietro? Colpa del turismo sfrenato che ci ha condotto a fare di un’erba un fascio?
Tutti quesiti che abbiamo provato a sciogliere con il nostro ospite Riccardo Starnotti, non più in orbita Gen Z ma che con i giovani ci lavora e aiuta nel loro percorso di formazione. Riccardo è la guida dantesca fiorentina per eccellenza, non tanto per il suo iconico vestito rosso, ma quanto per il movimento che in pochi anni è risucito a creare; dal rievocare le gesta del Sommo Poeta, alla creazione del gruppo “Le Donne della Commedia” andando a puntare su giovani volti femminili che facessero rivivere i personaggi che noi tutti conosciamo. Un’operazione di marketing importante, ma con un fine più alto: lavorare per e con un turismo di qualità.
“La nostra identità è ciò che ci contraddistingue, neache l’intelligenza artificiale potrà levarci questa caratteristica. Oggi si va sempre di più verso una teatralizzazione dei personaggi storici in chiave contemporanea, come faccio per cercare di far rivivere un personaggio come Dante, ad esempio. Interpretandolo, vestendomi con il suo costume. Sono partito dal Casentino – il mio luogo di origine – e poi pian piano abbiamo creato un bel movimento” – commenta Riccardo Starnotti.
Forse è proprio questa la mission della guida turistica del 2025: andare oltre il già visto, il già sentito e capire come innovarsi. Anche attraverso le nuove tecnologie che in questo sono di supporto. Riccardo, infatti, ci ricorda che “se sei bravo fai la guida per circa 6/8 mesi. Poi hai un vuoto che devi colmare. Ecco che abbiamo deciso di creare una piattaforma e-learning per continuare a fare formazione ai nostri clienti, amici, persone che sono venute a conoscenza di tutto ciò. Questo ci permette di non mettere confini e di arrivare in tutte le parti del mondo, dal Brasile all’Argentina, America così via..”
Sicuramente qui non c’è l’idea di inseguire il cosiddetto turismo “mordi e fuggi”. Un discorso lungo che meriterebbe una riflessione più profonda; quelle persone che da oltre oceano vengono a Firenze, partendo da corsi di formazione online, con obiettivi precisi e con l’idea di investire nel territorio partendo appunto dalle nostre guide turistiche è un buon segnale. Il settore è una componente fondamentale del nostro sistema, che va imparata a gestire comprendendone la complessità, tutelando identità, territorio e vivibilità delle città e valorizzandone modalità, esperienze e visite in grado di fare esprimere anche al turismo il meglio di sé e di noi. Perché sembra strano dirlo, ma in fondo siamo tutti un po’ turisti.