Sab 20 Apr 2024

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Firenze: consiglio approva bilancio previsione. Nardella: lasciati soli dal governo

 Gli investimenti supereranno i 363 milioni, di cui 143 per il trasporto pubblico, 45 per i beni culturali e monumentali e 32 per scuola e istruzioni. Non ci sarà nessun aumento per la Tari (rifiuti). Invariate anche le aliquote dell’addizionale Irpef (ferme dal 2012 allo 0% sotto i 25mila euro di reddito e allo 0,2% sopra i 25mila euro di reddito) e  Cosap

“Siamo orgogliosi di questo bilancio, che è anche il risultato della nostra visione politica del governo della città, che vogliamo più coesa e in cui vogliamo mettere al centro le persone, a cominciare dalle famiglie più in difficoltà, dagli anziani e dai giovani. Firenze è una città che, seppure abbia un patrimonio storico splendido, ha bisogno di crescere sui trasporti, sulla viabilità, sulla riqualificazione delle periferie”. Lo ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, presentando in consiglio comunale la delibera di bilancio di previsione 2019-2021, l’ultimo di questa legislatura: “Ci siamo rimboccati le maniche – ha detto – e abbiamo utilizzato tutte le energie fino all’ultima goccia di sangue, per lasciare ai fiorentini per il 2019 il bilancio migliore di questi ultimi cinque anni. Siamo la prima grande città italiana ad approvare il bilancio. Questa è anche la dimostrazione che è possibile un modo diverso di gestire i soldi pubblici rispetto a come li sta gestendo questo governo”. Gli investimenti supereranno i 363 milioni, di cui 143 per il trasporto pubblico, 45 per i beni culturali e monumentali e 32 per scuola e istruzioni. Inoltre, anche nel 2019, non ci sarà nessun aumento per la Tari (rifiuti). Invariate anche le aliquote dell’addizionale Irpef (ferme dal 2012 allo 0% sotto i 25mila euro di reddito e allo 0,2% sopra i 25mila euro di reddito), la Cosap resta invariata e si arricchisce di nuove agevolazioni per gli esercizi commerciali lungo i cantieri pubblici che durino più di sei mesi. (AN

“Non si deve abbassare la guardia sugli investimenti pubblici, perché sono le opere che portano la crescita e su questo avremmo bisogno di un governo che avesse una parola chiara sulla crescita, sulle infrastrutture, sugli investimenti pubblici. Siamo stati lasciati soli” ha aggiunto  Nardella

“Abbiamo assistito – ha detto – ad una scena imbarazzante del Governo, a cui forse ora dovremo dire ‘grazie’ perché ci hanno ridato i soldi di cui avevamo diritto, erano i soldi del piano per la riqualificazione delle periferie. Al di là delle parole la manovra è ancora ferma”. “La cosa incredibile – ha continuato Nardella – è che siamo di fronte a un quadro normativo nazionale di impegni di spesa per il futuro che parla soltanto di aumento di tasse e di sovvenzioni, non c’è nulla sulle opere pubbliche, su investimenti, su riqualificazione urbana, sui trasporti pubblici”. Nardella ha poi parlato del piano casa: “Nel bilancio ci sono anche gli impegni sul piano casa, con risorse nostre, perché sono bloccati da sei mesi al Cipe 250 milioni. Ci sono soldi fermi. Il Governo non ci dà strumenti economici per accogliere le famiglie in difficoltà”.

“Tutte le società partecipate sono in utile, nessun posto di lavoro perso e 600 milioni di fatturato” ha spiegato inoltre  l’assessore al bilancio del Comune di Firenze Lorenzo Perra, illustrando in consiglio comunale la delibera sulla razionalizzazione periodica delle partecipazioni del Comune, che al termine del dibattito è stata approvata. “Siamo alla fine di un percorso – ha detto Perra -. Abbiamo ogni volta utilizzato il buon senso per valutare cosa era necessario fare in ogni azienda: siamo arrivati ad avere un gruppo di 19 società di cui 15 spa, che impiegano 4mila dipendenti, hanno un patrimonio netto di 317 milioni e fanno utili per 56 milioni”. Perra ha sottolineato che il gruppo “ha molte luci e tutte le ombre che caratterizzavano il passato oggi non ci sono più”, ricordando che è stato “seguito il principio dell’efficienza, sono azienda in cui abbiamo cercato di far spendere meglio, più che far spendere meno”. Infine, ha spiegato, “oggi ci troviamo in cinque percorsi: quattro in itinere, uno di attesa. Due recessi da due piccole partecipazioni ovvero Fidi Toscana e l’Isola dei Renai e un percorso di fusione fra Silfi e Linea, un percorso che è di lungo periodo di dismissione dell’azienda Ataf. C’è poi il percorso in itinere che in realtà è in attesa, ed è quello nei confronti di Firenze Parcheggi di cui avevamo idea di razionalizzazione attraverso anche una acquisizione dell’azionariato non pubblico. Nel frattempo è passato di mano, per cui stiamo attendendo di confrontarci con i nuovi soci”

 

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