Dom 28 Apr 2024

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Festa della Toscana, una lapide per ricordare la famiglia dei Lorena

Saranno illuminati l’Arco di Trionfo dei Lorena, in piazza della Libertà a Firenze, la ‘Botte’ a Vicopisano (Pisa), e verranno poste due lapidi a Firenze: una per ricordare l’abolizione della pena di morte e una per i 60 anni della morte di Piero Calamandrei

La Festa della Toscana 2017 sarà dedicata a ‘I Lorena in Toscana’ e nell’occasione il Consiglio darà il proprio contributo ad alcuni interventi che valorizzino l’identità e la memoria storica della Toscana, su proposta della Consulta per la denominazione dei beni regionali di cui fanno parte il presidente dell’assemblea toscana, Eugenio Giani e i consiglieri Valentina Vadi, Giacomo Bugliani e Jacopo Alberti. A illustrare le due proposte di delibera, che sono state approvate dall’aula con voto favorevole all’unanimità, il presidente Eugenio Giani. “Si tratta di interventi che vogliono sottolineare l’importanza che i Lorena hanno avuto per la nostra regione – ha detto Giani – valorizzando due importanti opere realizzate durante il loro governo”.

L’aula ha approvato così l’illuminazione dell’Arco di Trionfo dei Lorena, in piazza della Libertà a Firenze, e l’illuminazione dell’opera di ingegneria idraulica della ‘Botte’ a Vicopisano (Pisa), due interventi, rispettivamente per 33mila euro e per 8mila100. Quindi, l’apposizione di due lapidi commemorative: una dell’abolizione della pena di morte, che avvenne il 30 novembre del 1786, da parte del Granduca Pietro Leopoldo, da apporre all’interno del cortile del Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio regionale. L’altra commemorativa di Pietro Calamandrei, costituzionalista toscano e componente dell’assemblea costituente, a 60 anni dalla sua scomparsa, da collocarsi in via della Robbia 23, a Firenze, sua residenza per 30 anni e dove avvenne la sua morte. Una lapide, come ha ricordato Giani, dedicata al “politico, giurista, accademico appassionato difensore del diritto e della libertà”.

Alla base del contributo la legge regionale per la denominazione dei beni del patrimonio regionale (l.r.n. 56 del 2012) che prevede che il Consiglio regionale, su iniziativa della Consulta per la denominazione dei beni regionali appunto, promuova presso gli enti competenti la collocazione di lapidi commemorative e la realizzazione di monumenti che valorizzino nel rispetto della cultura e delle tradizioni italiane, con oneri a carico del Consiglio regionale.

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