Lun 29 Apr 2024

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Ex allievo Sant’Anna di Pisa negli Usa per combattere la Xilella

Lorenzo Rossi, ex allievo di Scienze Agrarie del Sant’Anna di Pisa, è il primo ricercatore in Biologia dell’Apparato Radicale assunto all’Università della Florida: “Le mie ricerche per salvare i raccolti”.

Dalla Scuola Superiore Sant’Anna alla University of Florida Indian River – Research and Education Center dove, da gennaio 2018, è ricercatore in tenure track ed è il primo assunto in Biologia dell’Apparato Radicale, responsabile di un innovativo programma sullo stress radicale nelle piante di agrumi sottoposte a “HLB”, fitopatia di recente diffusione che sta compromettendo in maniera seria la coltivazione degli agrumi negli USA.

ex allievo
fonte: Ufficio Stampa della Scuola Superiore Sant’Anna

E’ il nuovo successo di Lorenzo Rossi, che – grazie al programma di ricerca in Plant Root Biology, con enfasi sugli agrumi – dedica le sue attività di ricerca all’individuazione delle strategie per combattere quella che può essere definite la “Xilella degli agrumi”, una malattia che, negli ultimi dieci anni, ha fatto calare dell’85 per cento la produzione di agrumi in Florida. “HLB”, che non trova corrispondente in italiano, è una malattia provocata da un batterio arrivato dall’Asia negli ultimi anni e che si annida nelle radici delle piante di agrumi, provocandone la morte. Negli USA viene definite come “Citrus greening disease”, mentre in Cina la fitopatia è chiamata “malattia del drago giallo”, ovvero “Huánglóngbìng” da cui deriva per una sorta di assonanza “HLB”.

Lorenzo Rossi è stato allievo ordinario della Scuola Superiore Sant’Anna dal 2005 al 2010 e poi è diventato allievo perfezionando dal 2011 al 2014. Ha conseguito la laurea triennale in Scienze Agrarie nel 2009 a la laurea magistrale in produzioni agro alimentari e gestione dell’agro-ecosistema nel 2010, entrambe all’Università di Pisa. Sotto la guida di Luca Sebastiani, docente di Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree e attuale direttore dell’Istituto di Scienze della Vita, ha intrapreso il percorso di perfezionamento nei BioLabs dell’Istituto di Scienze della Vita, con un progetto di ricerca sulle risposte fisiologiche, anatomiche e molecolari di piante di olivo sottoposte a stress idrico e salino. Ha concluso il percorso di studio alla Scuola Superiore Sant’Anna conseguendo il diploma di perfezionamento in Agrobioscienze nel 2014. Alla Scuola Superiore Sant’Anna si è distinto per la partecipazione alla vita collegiale. E’ stato membro di numerose commissioni e rappresentente in Senato accademico degli allievi ordinari nel 2008 e degli allievi perfezionandi nel 2012.

fonte: Ufficio Stampa della Scuola Superiore Sant’Anna

Nel rispetto degli obblighi didattici del Perfezionamento, che prevedevano un periodo di studio e ricerca all’estero, nel 2013 è stato “Visiting PhD Student” alla North Carolina State University in Raleigh dove, per 10 mesi, ha lavorato sulle risposte del metabolismo secondario in piante di olivo sottoposte a stress salino. A febbraio 2014 è tornado alla North Carolina State University come assegnista di ricerca per un progetto sul potenziamento della produzione di biocarburanti ottenuti da piante erbacee. Nel 2015 ha vinto un assegno di ricerca biennale alla Texas A&M University, dove ha lavorato sugli stress radicali di piante orticole sottoposte all’inquinamento di nanoparticelle e metalli pesanti, fino ad arrivare  all’University of Florida Indian River – Research and Education Center e all’attuale posizione.

“Devo molto del mio successo – commenta Lorenzo Rossi – alla eccellente preparazione ricevuta nei miei anni alla Scuola Superiore Sant’Anna. Durante il corso di allievo ordinario mi è stata data la possibilità di vivere il collegio e di confrontarmi con altri 300 allievi con background straordinari. Questo mi ha molto aiutato nel sapermi relazionare con persone di estrazione la più disparata, ed è un prerequisito essenziale nell’ambiente accademico americano, molto internazionale e vario. Infine, il mio percorso di perfezionamento mi ha fatto crescere sotto il punto di vista scientifico. Mi ha insegnato un metodo rigoroso e mi ha esposto ad un ambiente competitivo ed internazionale. Se non fosse stato per quell meraviglioso periodo all’estero in North Carolina, offerto dalla Scuola Superiore Sant’Anna e dal nostro Paese, oggi non sarei qui a scrivere queste righe. L’Italia e la Scuola Superiore Sant’Anna – conclude – mi hanno permesso di studiare e mi hanno fatto crescere culturalmente e di questo sarò sempre debitore verso il nostro Paese”

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