Ven 26 Apr 2024

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Dimissioni di Raffaele Palumbo da direttore editoriale di Controradio

Firenze, di seguito il comunicato ufficiale di dimissioni di Raffaele Palumbo, da Direttore editoriale di Controradio.

“Buongiorno, venerdì ho rassegnato le mie dimissioni nella mani del Consiglio di Amministrazione della Controradio S.r.l.. Dopo tutto quanto accaduto a seguito della ormai nota trasmissione ‘Bene bene Male male di venerdì scorso, ho deciso inoltre di prendermi il proverbiale “periodo di riflessione’, restando a casa, lontano dai microfoni, dai colleghi e dal lavoro che tanto mi appassiona da quasi 35 anni della mia vita e da 25 anni qui a Controradio.
Lo faccio per riflettere su quanto accaduto, per metabolizzare gli insulti, le minacce e le offese ricevute, talvolta inferiori per lesività a certe analisi di persone che non sanno di cosa parlano. Ma soprattutto, sopra ogni altra cosa, per difendere l’onorabilità e la credibilità di una radio che ha 45 anni di storia e una storia che parla, e che racconta una vicenda completamente e sempre diversa da quanto accaduto in quei 27 minuti di trasmissione.
Lo faccio per difendere la rispettabilità dell’Editore – che è composto da nove soci, tra cui il sottoscritto – e del Consiglio di amministrazione, composto da Sara Maggi, che è anche Direttrice responsabile, Marco Imponente che è anche Direttore generale e da Roberto Nistri, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, o se volete – per noi – semplicemente Il Presidente. Persone – dalla moralità e professionalità indiscutibile – che hanno speso la loro vita a tenere insieme e in piedi questa cosa strana che si chiama Controradio.
Lo faccio per le colleghe e i colleghi della redazione giornalistica che tutti i giorni lavorano e in qualche misura combattono proprio per abbattere stereotipi di genere, discriminazioni, linguaggi sbagliati, tossici, di odio. Personalmente ho calcolato, scalette in archivio alla mano, di aver fatto poco meno di 30mila interviste in questi anni a Controradio. Loro, i miei colleghi, giornaliste e giornalisti, non hanno fatto di meno, anzi. E tutto, sempre, sempre, nella stessa ostinata direzione fatta di civiltà, rispetto, amore per la radio e le sue ascoltatrici ed ascoltatori.
E poi lo faccio per i tecnici, i registi, i conduttori e programmatori musicali, gli amministrativi, i producer, i pubblicitari e non da ultimo per quei professionisti e specialisti della musica che animano le nostre serate in maniera unica. Per loro, per me, per noi, io oggi faccio un passo indietro, sto zitto, sperando di risentirvi presto. Un saluto dal vostro Raffaele Palumbo”.

Al comunicato di dimissioni di Raffaele Palumbo fa seguito quello
del Consiglio di Amministrazione di Controradio S.r.l.
“Il Consiglio di Amministrazione di Controradio ha ricevuto da Raffaele Palumbo la comunicazione relativa alla sua decisione di rassegnare le dimissioni da Direttore Editoriale dell’emittente, nonché di sospendere la collaborazione con l’azienda.
Il CdA di Controradio prende atto con rammarico di tale decisione e, nell’accettare le sue dimissioni, desidera ringraziare Raffaele Palumbo per il lavoro fin qui svolto, auspicando la possibilità di una prossima, nuova e proficua collaborazione”.

Nota della redazione di Controradio
Nel prendere atto della decisione di Raffaele Palumbo e nel comprendere le sue sincere e sofferte motivazioni, sottolineiamo l’onestà intellettuale e umana che ha sempre contraddistinto il suo modo di operare. La sua presenza a Controradio, davanti e dietro al microfono, è parte integrante della storia della radio e di chi ci lavora. Come giornaliste e giornalisti, continueremo ogni giorno ad essere voce plurale e rispettosa dei diritti e di principi alla base di un’informazione indipendente e responsabile. Ringraziamo Raffaele, con la convinzione che torneremo presto insieme.

Controradio Crossmedia

44 Commenti

  1. Sono molto dispiaciuta della scelta di Raffaele ,ma la rispetto ,aspettando fiduciosa il suo ritorno.
    Un caro saluto

  2. Spiace veramente tanto. Non c’è assolutamente proporzione alcuna tra quanto è stato detto in questi 5 minuti di trasmissione e quanto poi è nato a livello mediatico. Mah non ho parole. Spiace perchè era sempre un piacere e un’accrescimento ascoltarti

  3. Non potete accettare le dimissioni di Raffaele Palumbo. Sarebbe una gravissima perdita. Non ha senso.

  4. Non so immaginare Controradio senza Raffaele, grandissimo professionista e persona squisita. Un saluto con l’affetto che meriti.

  5. Sono molto dispiaciuto che per colpe altrui ti sei dimesso…ci mancherà la tua splendida voce e le tue fantastiche discussioni, però devo anche dire che purtroppo con questi caciari che sono in parlamento è sempre offendono senza dire cose giuste per il popolo non c’è da sorprendersi che alcuni rispondono male

  6. Stimo molto la persona e il gesto di Raffaele, che reputo di grande esempio in una società in cui le parole non sembrano avere più alcun peso, se non quando sono utili per strumentalizzazioni politiche. Mi auguro però che possa tornare presto a condurre, perchè sentiremo molto la mancanza delle sue trasmissioni così ricche di contenuti culturali e sociali.

  7. Con questa assunzione di responsabilità, confermi di essere la persona seria ed onesta che ti ho sempre reputato, ma ti prego di ripensarci. Quanto accaduto è senz’altro grave, ma ciò che ne è derivato è sicuramente sproporzionato. Come ascoltatore di Controradio respingo le tue dimissioni.

  8. Caro Raffaele, non mi dilungo sul dispiacere che provo, invece ritengo che davvero devi riflettere sul fatto che uno scivolone non debba rappresentare una sconfitta totale. Capisco l’amarezza e da sportivo la provo quasi ogni volta che perdo un incontro. Ciò non scalfisce minimamente la passione che mi porta a ri-provare nuovamente. Ri-alzati in fretta che ti aspettiamo.

  9. Caro Raffaele, ripensaci! Non permettiamo che chi nasconde dietro il vittimismo la sua vera natura fatta di intolleranza, razzismo, fascismo l’ abbia vinta, La tua e nostra radio ha ancora bisogno di te!
    Giovanni, Pisa.

  10. Ascolto.
    Sento pronunciare discorsi.
    Frasi, periodi.
    In certi momenti una frase composta da una decina di parole può fare la differenza, cambiare tutto, evitare qualcosa.
    Citerò quello che ho definito come tra le più interessanti, concilianti e risolutive frasi che ho udito in questi ultimi anni della mia vita intellettuale :

    “.. Ti invito caldamente a rinegoziare questa tua infelice affermazione”.

    Sarebbe bastato un qualcosa di simile
    ancora una volta e la mattina avrei potuto ancora accendere la radio con quella curiosità di ascoltare ed imparare.

    • Ma veramente a trasmissione in corso, a sangue caldo, sembrava una situazione così sfuggita di mano?
      L’ho ascoltata in differita un’ora dopo, di primo acchito proprio non sembra quella bomba che si sarebbe effettivamente, giustamente palesata di lì a poco.
      Non vedo il dolo, non vedo possibilità di accorgersi che si è superato il confine, non di poco mi rendo conto, tra battuta greve e sempliciotta e spregio del prossimo, spregio odioso e ripetuto. Non lo vedo lì, nell’immediato, ne capisco il peso a una settimana e mezzo di distanza.
      Ogni minuto che passa mi fa più male, suppongo sia così per il mio Direttore,se non di più. Forza, Raffa.

  11. Sono molto dispiaciuto, vorrei solo che fosse un attimo di riflessione e non fosse stato spinto a rassegnare le dimissioni dai vertici aziendali. Non voglio esprimere un giudizio nel merito della questione perché sarebbe imperdonabile giudicare, per un singolo episodio, una persona che si è sempre contraddistinta per pacatezza, tolleranza ed inclusione. A risentirti a presto, mollare sì che sarebbe imperdonabile.

  12. Concordo con chi mi ha preceduto sulla sproporzionata eco mediatica sull’accaduto, auguro che Raffaele Palumbo possa ripensare con calma alla sua decisione. Sono una vecchia ascoltatrice e abbonata , non mi sarei mai persa “bene bene male male” con la conduzione di Raffaele che invito a resistere

  13. Buongiorno Raffaele, mi dispiace per questo “incidente” di percorso. Finisci presto la tua pausa di riflessione che c’è grande bisogno di giornalisti seri e prepararti come te nel panorama attuale dell’informazione. Un abbraccio e non mollare!

  14. La deriva ormai è qualcosa di cui siete responsabili e non si riassume nell’episodio in quanto tale. Sarebbe una giustificazione troppo facile. E pensare che avreste potuto, in ogni modo, evitare quanto è successo semplicemente mandando in pensione certi soloni classisti, invece di dargli ulteriormente voce.

  15. Mi unisco al pensiero del CdA facendo risaltare il fatto che non puo’ venire meno la professionalita’ di Palumbo per mancata responsabilita’ di altri .
    Ti aspettiamo per nuove altre ore di vita ed avventure giornalistiche , sentiti saluti socio di cuore sssdicore 1027 Roberto

  16. Sinceramente non capisco le dimissioni, visto che Raffaele in questa vicenda, era in veste di moderatore e si è prontamente dissociato dalle parole di Gozzini. Il mio sostegno va sicuramente a Giovanni con cui concordo il pensiero. Una persona che non ha mai avuto coscienza e pena per la morte degli ultimi ed ha sempre utilizzato la sua visibilità per aprire bocca senza filtri, deve tener conto di commenti salaci, che sia donna o altro. Mi sembra oltremodo oltraggioso che il Presidente della Repubblica le abbia subito rivolto parole di sostegno e che una radio come la nostra, inviti quella fascista ad aprire bocca con i vostri microfoni.

    • Eh, già ! Ci voleva anche il censore del comportamento del Capo dello Stato che se proprio dobbiamo censurare è per aver dato l’onorificenza al merito della Repubblica Italiana ad un selvaggio come il “peracottaro”. Vergognatevi!

  17. Caro Raffaele , dopo tanti anni non puoi andartene per colpe non tue! Confesso che il professore non mi e’ mai rimasto simpatico : chi ha la verita’ in tasca, oltre a non godere della mia stima , ha anche la tendenza a sminuire/offendere chi non la pensa come lui.
    A presto!!

  18. Raffaele Palumbo si è dimesso da direttore editoriale di Contro Radio a causa delle offese alla Meloni mosse dal Gozzini durante una trasmissione in diretta da lui condotta.
    Premesso che offendere un fascista, o una fascista, in quanto tale non sia mai sbagliato a mio parere e, anzi, sia piuttosto un moto di coscienza civile assai lodevole, se non doveroso; offendere invece una donna o uomo o altro che sia, pur disprezzabile, usando epiteti che facciano riferimento al suo aspetto fisico, o a scelte relative alla sua vita privata, sia profondamente stupido e sbagliato. Pure la nota classista emersa dalle frasi del Gozzini è assai deprecabile peraltro.
    Detto questo, dal momento che “poggio e bue” in Toscana “fan pari”, Palumbo poteva rimanere pacificamente al suo posto secondo il mio metro di giudizio.
    Già mi manca la sua erre moscia e l’incedere verbale sempre pacato, impreziosito dall’inconfondibile accento partenopeo 💙

  19. Premesso che offendere un fascista, o una fascista, in quanto tale non sia mai sbagliato a mio parere e, anzi, sia piuttosto un moto di coscienza civile assai lodevole, se non doveroso; offendere invece una donna o uomo o altro che sia, pur disprezzabile, usando epiteti che facciano riferimento al suo aspetto fisico, o a scelte relative alla sua vita privata, sia profondamente stupido e sbagliato.
    Detto questo, dal momento che “poggio e bue” in Toscana “fan pari”, Palumbo poteva rimanere pacificamente al suo posto secondo il mio metro di giudizio.
    Spero possa tornare presto nel modo che stabilirete, già manca la sua erre moscia e l’incedere verbale sempre pacato, impreziosito dall’inconfondibile accento partenopeo 💙

  20. Sono veramente dispiaciuta per la scelta di Raffaele e credo che l’effetto mediatico delle parole di Gozzini sia stato sproporzionato. Spero vivamente che non appena la situazione si è calmata possa ritornare. Controradio non è la stessa senza la sua conduzione con le sue domande argute e rispettose.

  21. Nemmeno riesco a pensare Controradio senza Raffaele Palumbo, ma rispetto la sua scelta che conferma la sua professionalità ed onestà intellettuale. Spero che quanto prima torni. In tantissimi lo aspettiamo!

  22. Mi dispiace moltissimo per le dimissioni un atto di grande responsabilità.
    Torni presto

  23. ho già scritto su WhatsApp la mia solidarietà e la stima che ho di Raffaele. Spero torni presto

  24. Gesto purtroppo necessario ma che mostra serietà. Questa radio è più che mai utile alla collettività e dagli incidenti di percorso come questo si puo’ solo crescere.

  25. Caro Palumbo ti ho conosciuto negli anni 90 come moderatore in convegno sulle dipendenze e già allora le tue competenze culturali, il rispetto, il desiderio di comprendere oltre gli stereotipi non mi ha fatto dimenticare il tuo nome, il tuo impegno sociale e politico. Controradio è stato un nutrimento per le tue capacità di ascolto, di creatività, una grande occasione per poter raggiungere una grandissima platea di persone che ti stimano, che ha bisogno dei tuoi pensieri, del tuo coinvolgimento emotivo, della tua forza, della tua determinazione, della tua serietà e sobrietà, della tua professionalità, della tua intelligenza. Torna subito

  26. Profondamente dispiaciuto, credo però che sia arrivato il momento di riportare l’episodio, pur commendevole, alle sue reali proporzioni.
    Intanto non si è trattato di affermazioni sessiste, come anche nel comunicato della vostra redazione mi è parso si adombrasse (si parlava di “questioni di genere”). Ma guarda caso, si obietterà, le parole incriminate sono state dette nei confronti della Meloni: in realtà esse erano dirette nei confronti di una certa classe politica, ben rappresentata dalla Meloni, non solo ignorante ma essa si fomentatrice di odio e di discriminazioni.
    Ha sbagliato Gozzini? Certo ed ancora di più essendo lui un professore che ha come strumenti del proprio lavoro le parole in primis, ma ciò detto domandiamoci: noi che seguiamo la radio, e voi che ci lavorate ancor più, conosciamo bene Gozzini, Van Straten e Palumbo e possiamo pensare che essi siano davvero sessisti o portatori di odio o maleducati? La risposta viene di sé e , dunque, dopo le doverose scuse, smettiamo di fare dei tre nostri amici i capri espiatori di una ampia parte del mondo dell’informazione urlata e, quella sì, diseducativa, contro la quale si spendono ben poche parole anzi spesso si usano toni di compiaciuta complicità.
    Inviterei pertanto Palumbo a ritornare sulla propria decisione, accettata (frettolosamente?) dal CdA e la radio a riprendere fin da venerdì prossima la trasmissione per rispondere con dignità e senza vergogna a chi in questi giorni ha parlato delle persone e della trasmissione senza avere minimamente conoscenza di quello che stava dicendo.

  27. Grande stima per Palumbo e per la sua decisione che dimostra la sua intelligenza autentica e dà un segnale forte a tutti. Al di là di quello che pensiamo della Meloni, alla quale nelle nostre discussioni private possiamo indirizzare strali e insulti di tutti i generi, nella comunicazione pubblica dobbiamo distinguerci e avere la capacità di mettere alle strette l’avversario sul piano della politica, senza scadere nella banalità delle dinamiche populiste che non hanno argomentazioni serie e puntano a screditare l’avversario sul piano personale. Peraltro, non so se parlando di Fitto ci si sarebbe lasciati andare dandogli pubblicamente del maiale. Purtroppo dobbiamo avere l’intelligenza di interrogarci su quanto sia pertinente che una donna della politica venga chiamata scrofa in pubblico, riconoscendo dinamiche maschili che non dovrebbero essere nostre, ma che purtroppo ogni donna subisce nel quotidiano anche da uomini dichiaratamente antifascisti e di sinistra. Per crescere. Per migliorare. Per distinguerci per davvero. Per non rinunciare a fare cultura vera.

  28. C’e’ un vuoto alla radio senza la tua voce…. mi auguro che il periodo di pausa ti riporti alla radio.
    Abbiamo bisogno di ascoltare le tue trasmissioni, le tue interviste, le tue profonde riflessioni.
    Con grande affetto.

  29. Gozzini e VanStraten non sono nuovi a commenti simili, e non sempre le scuse e le solidarietà si sono manifestate. L’onda di giudizi negativi su Palumbo è eccessiva. Onore alla sua onestà intellettuale.
    Questo episodio dovrebbe fare nascere un dibattito sull’argomento, ma regnando i social forse è meglio di no
    🙁

    Adriana socia Controradio convinta.

  30. Penso sia doveroso rispettare la scelta di Palumbo, purtroppo non possiamo controllare tutto nel nostro lavoro e dobbiamo farci i conti. Insulti e minacce invece sono veramente troppo, frutto di una società che fa sempre di più di tutto un fascio.

  31. Sono molto destabilizzato dalla scelta di Raffaele . Per me fonte di arricchimento , giornalista sublime e vero intellettuale , spero che possiamo tornare presto ad ascoltarlo su questa radio , che è una delle poche cose buone rimaste ………… in Italia

  32. In tutti questi anni Raffaele Palumbo si è dimostrato, oltre che un eccellente giornalista, un vero signore. Mai gli ho sentito usare toni eccessivi o sopra le righe. E’ paradossale che si trovi a rispondere per colpe non sue. La sua decisione gli fa onore, alla luce delle motivazioni che lo hanno indotto a prenderla. L’auspicio è che torni prima possibile, una volta che la canea si sarà dissolta.

  33. Massima stima e rispetto per la decisione di Raffaele, che mi auguro non sia definitiva.
    Spero che i “vertici” della radio, che non conosco, siano al suo fianco come lo siamo noi ascoltatori, soci, simpatizzanti e quant’altro.

  34. Raffaele, anche questa volta “sempre controcorrente” (Tonino Carotone docet)! In una Italia dove le dimissioni sono tanto evocate quanto poco praticate ti sei assunto responsabilità di un “affaire” mediatico che é andato bene oltre i pochi minuti di una trasmissione. Controradio per noi, ascoltatori è parte della vita quotidiana non una filodiffusione più intelligente e la partecipazione alla discussione dopo l’affaire Gozzini ne è la riprova. Una discussione che è una spinta per mandare avanti questa esperienza nel mondo non sempre esplorato delle nuove forme di comunicazione, per coglierne le potenzialità e imparare a evitare le pericolose insidie che la loro semplicità nasconde. Ma questo richiede in primo luogo il coinvolgimento del patrimonio di professionalità che ha sempre qualificato Controradio.

  35. Sono dispiaciuto per le tue dimissioni, spero tu ci ripensi. Non ci si fa abbattere però dalla fabbrica degli insulti. Si ribatte rimanendo sul pezzo, così facendo giustifichi o dai ragione agli idioti.

  36. Rispettando la decisione presa e comprendendo la tua necessità di prendere un periodo di pausa, mi sento di dirti che per me è una brutta notizia in questo già difficile processo di cambiamento globale. La tua onestà intellettuale, il tuo pensiero critico che fa di te un ottimo giornalista, mi hanno sempre aiutato nelle mie riflessioni. Avrei preferito che fosse sospeso ” bene bene male male” che personalmente non ascolto sempre perché mi infastidisce l’arroganza intellettuale di Gozzini, che lo ha condotto in questo clamore mediatico trascinando tutta la radio, ma questo è un giudizio molto personale.
    Ricordiamoci che controradio è nata per dare voce ai pensieri ”controcorrente” contro il pensiero unico, in un periodo pieno di voglia di cambiate. Nella speranza che continui ad essere una voce in po’ fuori dal coro, spero di risentire presto la tua voce alla radio.Cerchiamo di non cadere nelle trappole di questo fascismo che ribolle, nemmeno troppo lentamente.
    .

  37. Ho lasciato passare alcuni giorni ma dell’intera vicenda ho la spiacevole sensazione che Controradio abbia lasciato solo Raffaele Palumbo e che le sue dimissioni siano state accettate un po’ troppo frettolosamente (a cuor leggero? non lo so, non si capisce bene da fuori…). Il risultato è che per un errore che nella vita professionale di un conduttore può capitare (io ho sentito la trasmissione in diretta e ne conosco il tono, spesso sopra le righe ed era veramente difficile per Palumbo poter cogliere il momento per stigmatizzare subito le parole di Gozzini), ora ci ritroviamo senza l’unico giornalista di spessore, gusto ed eleganza della radio; ci toccherà andare avanti sperando cresca un po’ anche Ciara Brilli, l’unica con un po’ di numeri e sperando in un ripensamento di tutti che faccia rientrare Raffaele al suo posto.

  38. Ogni cosa riguardi Raffaele è da rispettare conoscendone l’umanità, la professionalità, la serietà. Ma oggi no. Non oggi Raffaele oggi tu devi avere voce, ti aspettiamo.

  39. Mi sarebbe dispiaciuto se Palumbo avesse lasciato Controradio, per la sua professionalità e il prolungato impegno alla radio. Certamente, la figura fatta (non tanto da lui quanto dagli altri due commentatori) è molto poco edificante….spero che incidenti di questo genere non si ripetano

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