🎧 Primo viaggio per la tramvia ‘Vacs’ nel tratto fino a Piazza Libertà

Prima prova ufficiale di sistema, oggi, per la linea T2 della tramvia, variante alternativa al centro storico, la cosiddetta VACS, nel tratto che arriva fino a Piazza della Libertà. A bordo c’erano il Sindaco Dario Nardella e l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti, poi raggiunti alla fermata della stazione Parterre anche dall’assessora al welfare e candidata sindaca Sara Funaro. “Per fine estate – dice Giorgetti – dovrebbe entrare a servizio dei cittadini”.

Per la linea della tramvia che porterà in piazza della Libertà a Firenze “siamo vicinissimi alla conclusione, questo tratto importante che fa tutto viale Spartaco Lavagnini fino al Parterre sarà il primo tratto di prova”, “sono fiducioso” sul fatto che “a maggio arriveremo a piazza San Marco. Vedremo il tram circolare in questi giorni lungo viale Lavagnini e sarà anche un grande segno di concretezza e di successo”. Lo ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine del primo viaggio con i giornalisti sulla nuova tramvia del centro storico, la Vacs. “Ieri notte non sono riuscito a trattenermi e di ritorno da Roma alla stazione mi sono fiondato sul tram, mi avevano detto che avrebbero fatto una primissima prova ufficiosa – ha aggiunto -. Non ho resistito perché l’emozione è troppo grande, sono salito ed è andato tutto bene”. Viaggiando a bordo della nuova linea tramviaria “le sensazioni sono due. Innanzitutto” quella di “vedere i viali trasformati e quindi una città che cambia, non è un museo in naftalina, ma una città che si trasforma al pari di tutte le grandi città europee. Una città che accetta la sfida, mi ritorna in mente la trasformazione di via dello Statuto e di molte altre parti della città. Avvicinarsi all’arco di Piazza della Libertà, un monumento importante, che ci lega alla storia della Firenze capitale e granducale, è anche questa una bellissima sensazione, una città che si trasforma all’insegna della modernità, della tecnologia e dell’ambiente. Non dimentichiamoci che i 41 milioni di passeggeri, perché abbiamo toccato il record, significa anche riduzione dell’inquinamento”. Sui problemi di traffico “non va bene quando c’è un traffico così elevato. Bisogna ricorrere ai ripari, abbiamo intensificato le pattuglie e da quando ci sono a tutti gli incroci e le intersezioni le cose vanno meglio. L’assessore Giorgetti aveva informato dei disagi legati a questa fase ultima dei lavori. Abbiamo avuto gli stessi disagi anche quando abbiamo fatto la linea per Careggi e per la linea per l’aeroporto ma se ora chiediamo ai fiorentini se vogliono tornare indietro e cancellare le tramvie sono sicuro che la stragrande maggioranza di loro dirà di no”.

“Questo è un passo importantissimo per la prosecuzione delle linee tramviarie. Potrebbe essere utile invitare” il candidato del centrodestra a Firenze Eike Schmidt “per rendersi conto di come funziona” il sistema tramviario e per vedere che “il sistema è innovativo, vengono a vederlo da tantissime parti d’Italia e di Europa come risposta di sostenibilità vera”. Lo ha detto la candidata a sindaco di Firenze del centrosinistra Sara Funaro, a margine del primo viaggio sulla nuova tramvia del centro storico. Funaro ha ribadito l’importanza di proseguire “con le linee di Bagno a Ripoli e Campo di Marte: sono le risposte vere che sono necessarie per i cittadini”.

Demolita villa confiscata alla ‘ndrangheta in Toscana, nascerà housing sociale

Demolita stamani nel comune di Altopascio (Lucca), in località Spianate, una villa che fu confiscata nel 2003 alla ‘ndrangheta, in particolare al boss Antonino Lombardo di Cittanova (Reggio Calabria). L’immobile è una villetta a due piani con appartamenti di 120 metri quadri ciascuno corredato da mansarda, garage e un terreno. Per anni i familiari del boss vi hanno abitato. Ora, grazie a 2,2 milioni dal Pnrr, al posto dell’edificio il Comune di Altopascio realizza una nuova struttura polivalente a fini sociali. Ci saranno un centro di aggregazione attrezzato e, ai piani superiori, appartamenti per housing sociale (affitti calmierati). Intorno ci saranno due parchi pubblici attrezzati anche e una rinnovata viabilità. Alla demolizione hanno assistito il sindaco di Altopascio, Sara D’Ambrosio, e l’assessore ai lavori pubblici, Francesco Mastromei, insieme al personale dell’ufficio tecnico. L’iter per la demolizione era iniziato nel 2016 nei primi cinque anni di amministrazione D’Ambrosio.

Prato: stanziati i fondi per il tunnel del Soccorso, Biffoni “Ora via all’appalto”

PRATO – “Il Governo ha stanziato, come previsto e come già definito, tutte le risorse necessarie che mancavano a causa degli aumenti dei prezzi per poter procedere con la gara del tunnel del Soccorso. Quando i progetti hanno un valore per un territorio, sono ben strutturati e seguiti passo per passo, nonostante i tempi biblici della burocrazia, vanno avanti”. Lo afferma in una nota il sindaco Matteo Biffoni sullo stanziamento Cipess che permetterà ad Anas di procedere con la gara integrata.

“Con impegno, testardaggine e determinazione abbiamo lavorato per portare avanti un intervento che cambierà radicalmente un pezzo di città, nel solo interesse di Prato – prosegue -. Abbiamo lavorato con governi di ogni colore politico e con governi tecnici, perché così si fa quando si amministra davvero e si è persone serie. Ed è questa la differenza tra chi si occupa di istituzioni e chi parla senza cognizione di causa: il ministro Salvini ha stanziato i fondi che mancavano e che servono a realizzare un’infrastruttura fondamentale per la nostra città. Mi auguro che adesso Gianni Cenni e tutti i suoi candidati cessino di smentire il loro stesso Governo e comprendano quello che già doveva essere palese: l’opera va avanti perché noi abbiamo amministrato davvero e non si torna indietro”.

Circa “74 milioni di euro per un sottopasso di 800 metri: un capolavoro. Io con assai meno di quei soldi e in tempi decisamente più contenuti avrei sistemato il nodo del Soccorso e alleggerito l’intersezione di Capezzana. Quando i cittadini saranno prigionieri del cantiere, sapranno chi ringraziare”. Replica lo stesso Cenni, rispondendo al sindaco Matteo Biffoni. “I costi sono lievitati non solo a causa dell’aumento del prezzo dei materiali, ma perché, pur di perseguire un’opera faraonica, si sono dovuti impegnare tanti soldi in opere di mitigazione ambientale per renderla sostenibile – accusa Cenni -Se per mettersi medaglie al petto il sindaco Biffoni deve dire che spendere 74 milioni di soldi pubblici per interrare 800 metri di strada significa avere amministrato bene, lo dica pure”. “Io – avvisa Cenni – sarei molto più cauto. Basta prendere in mano una calcolatrice e capire quanto costa al contribuente un metro di quel sottopasso, sempre che la cifra resti quella che conosciamo oggi”. “Quando i cittadini saranno prigionieri di traffico e cantieri ben oltre il nodo di quell’area, e lo saranno per molti anni, sapranno quale santo ringraziare – il commento di Gianni Cenni – sapranno che, tra non so quanti anni, potranno percorrere un sottopasso di 800 metri costato una cifra stellare che si sarebbe potuta usare per alleggerire l’intersezione della Declassata con la tangenziale a Capezzana e che molto sarebbe avanzato per altre opere. L’ipotesi dello stanziamento dei fondi che mancavano, era stata messa in campo e dico chiaramente di aver sperato in un ripensamento perché questo avrebbe consentito di fare un ragionamento più attento ai futuri problemi di realizzazione che colpiranno i cittadini”.

🎧Le proposte di CGIL, CISL e UIL per la Firenze città metropolitana del futuro

“Rischiamo un territorio metropolitano sempre più diviso (…) una città animata dal fatto che le periferie subiscono semplicemente i processi di trasformazione dettati dal centro caratterizzato dalla rendita. Noi vogliamo un futuro diverso” CGIL, CISL e UIL hanno presentato stamani un documento unitario rivolto ai candidati  delle prossime amministrative contenente delle proposte per il futuro della città. Lavoro, questione abitativa, sicurezza e infrastrutture le tematiche principali.

Audio:  Paolo Fantappiè segretario generale di UIL Toscana, Fabio Franchi segretario Cisl Firenze-Prato, e Bernardo Marasco, segretario generale di CGIL Firenze

Politiche dello sviluppo, Contrasto alla svalorizzazione del lavoro e alla terziarizzazione debole, Formazione e politiche attive, politiche volte al rendere la città abitabile, regolamentando gli affitti brevi e rilanciando delle politiche abitative attraverso la riacquisizione di patrimonio pubblico per fini abitativi, politiche di coesione sociale volte al contrasto della disparità di genere, classe sociale, età e provenienza, come politiche di accoglienza per i richiedenti asilo, e infine sicurezza per investire nella prevenzione e prendersi a carico le situazioni di marginalità : ecco alcuni dei principali punti del documento unitario firmato dai sindacati, rivolto soprattutto ai candidati delle prossime amministrative.

Riportiamo di seguito l’introduzione del comunicato diffuso da CGIL, CISL e UIL:

“Rischiamo un territorio metropolitano sempre più diviso in tre fasce:
• Un centro in via di svuotamento;
• Una cintura attorno, che si trova invasa da questo fenomeno di espulsione, che si prende oneri ed
onori di gestire tutte le funzioni che le vengono riversate addosso ma rischiando di vedersi stravolta e
di divenire dipendente e schiava da quanto il centro le lascia in eredità. Una cintura quindi che subisce
un processo di trasformazione sociale non governato e senza volto o indirizzo;
• Una terza fascia di questo territorio che si spopola perché marginale nelle connessioni, quella delle
aree interne;
Insomma una città a cerchi concentrici. Non una città polivalente e policentrica, ma animata dal fatto che le periferie subiscono semplicemente i processi di trasformazione dettati dal centro caratterizzato dalla
rendita.
Noi vogliamo un futuro diverso per la nostra area metropolitana. Noi vogliamo invece un modello che sposti gli investimenti verso la produzione e il lavoro. Un modello produttivo ad alto valore aggiunto che competa per la qualità dei prodotti e dei servizi. Un modello produttivo per cui il lavoro significa “lavorare bene”, significa diritti, significa inclusione sociale e strumento di redistribuzione di ricchezza. Una città votata alla sostenibilità sociale ed ambientale del suo modello competitivo, come valore aggiunto nella competizione globale. Una città che fa dell’equità sociale e dell’inclusione un valore distintivo del proprio
territorio. (…)

Frienze, Peretola: niente voli dalle 23

Comune, Enac e Toscana Aeroporti hanno raggiunto un accordo con le compagnie aeree operanti nello scalo di Peretola per limitare definitivamente i voli notturni, a tutela del riposo dei residenti.  L’assessore Giorgio: “In prima linea per tutelare il diritto al riposo dei residenti”

Le nuove regole, in vigore dal 31 marzo, impongono lo stop totale, salvo deroghe previste per legge, sia per decolli che atterraggi dopo le ore 23. Nel dettaglio, le nuove regole prevedono: la chiusura inderogabile dello scalo di Peretola per i decolli alle ore 23:00 e nessun decollo di aviazione commerciale sarà autorizzato dopo tale orario; la chiusura dello scalo per gli atterraggi programmati alle ore 23:00, con la sola eccezione di 3 voli (i cui slot sono autorizzati da tempo) che potranno essere programmati nella fascia oraria 23.00-24.00; un limite massimo di tolleranza per l’accoglimento di eventuali atterraggi in ritardo di 15’ oltre le 24, un “buffer” di 15 minuti che risulta coerente con il tempo medio di crociera degli aeromobili e tale da garantire eventuali ritardi accumulati in volo).

Oltre le 24.15 nessun atterraggio di aeromobile commerciale sarà autorizzato presso lo scalo, con necessità di cancellazione o dirottamento su altro scalo. Fanno eccezione a queste limitazioni i voli di Stato, ambulanza ed umanitari (in applicazione della normativa vigente), oltre ai voli delle squadre sportive che, per ordinanza, sono autorizzati ad atterrare anche in ore notturne se impegnate in altra competizione entro i due giorni successivi.

Secondo i dati della Commissione aeroportuale (composta da ministero dell’Ambiente, Enac, Enav, Toscana Aeroporti spa, Regione Toscana, Arpat e Comuni di Firenze e di Sesto Fiorentino), dal 2019 al 2023 a Peretola sono aumentati progressivamente i voli notturni, sia schedulati che in ritardo. Secondo i dati forniti dalla Commissione, confrontando il 2019 e il 2023, a maggio 2023 si passa dai 61 voli notturni a 125 (i voli in ritardo passano rispettivamente da 14 a 61). Lo stesso trend si ripete nei mesi precedenti. Ad aprile 2019, per esempio, i voli notturni sono 64 (15 a causa di ritardi) e nell’aprile 2023 110 (52 ritardi); a marzo 2019 i voli dopo le 23 sono stati 51 (14 in ritardo) e nel marzo 2023 62 (con 30 ritardi).

“Queste nuove regole – sottolinea l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio – sono una vera e propria rivoluzione per la qualità della vita delle persone che vivono nelle zone limitrofe all’aeroporto di Peretola,  frutto di un confronto serrato con TA, Enac e le compagnie aeree chiesto dall’Amministrazione mesi fa a cui è seguito un percorso tecnico volto a introdurre norme inderogabili. Assolviamo così, come rappresentanti dei cittadini, il nostro compito che è quello di garantire la tutela dei diritti dei cittadini, sia al sonno che alla salute. Qualche mese fa avevo evidenziato in Consiglio Comunale – dopo incontri e confronti con i residenti –  come ci fossero a Peretola troppi voli notturni, anche ben oltre la mezzanotte, addirittura in piena notte, tra quelli schedulati e quelli in ritardo, con grave pregiudizio della tranquillità dei residenti nel Comune di Firenze, in particolare nelle zone di Brozzi, Peretola e Quaracchi”.

“Con queste nuove regole azzereremo i voli notturni, che erano aumentati a dismisura negli anni, comportando disagi per i cittadini. Dopo mezzanotte nessuno potrà atterrare o partire, non ci saranno più bruschi risvegli notturni e i disagi più volte segnalati. Avevo preso un impegno con i cittadini – continua Giorgio – e ho lavorato chiedendo tutele e azioni rapide agli enti competenti. In autunno, con Enac e TA, avevamo annunciato una ‘stretta’ ai voli di notte, a partire dalla primavera perché i tempi tecnici per le modifiche erano questi, e ora siamo finalmente a una svolta. Ringrazio Enac che si è resa disponibile ad inserire queste limitazioni e TA che ha accolto queste novità. Si tratta di una scelta importante che tutelerà prioritariamente il diritto dei residenti al riposo. La città è in prima fila per tutelare i diritti degli abitanti dei quartieri sorvolati”.

 

POC, Europa Verde Firenze: serve piano riuso contenitori dismessi

Lo  afferma, a ridosso dell’approvazione del POC, Egidio Raimondi, co-portavoce Europa Verde- Verdi Firenze:  “è necessario- consentire il cambio di destinazione e la trasformazione degli edifici verso funzioni che garantiscano non solo il ritorno degli investimenti ma anche il beneficio per la città e i cittadini

“Una delle regole fondamentali del restauro è: alla base della conservazione di un bene c’è il suo utilizzo. Se lo si usa  lo si conserva con le manutenzioni periodiche. Ma per usarlo o ri-usarlo occorre insediarvi funzioni compatibili. Ed è qui che l’urbanistica deve fare le sue scelte nella redazione degli strumenti di pianificazione e dei regolamenti. È per questo che a Firenze  serve un piano di riuso dei contenitori dismessi (sull’esempio di Sant’Orsola)  che coinvolga anche le proprietà private, i cittadini e tutti i portatori di interesse. Senza escludere anche interventi di demolizione di parti di accertato scarso valore, per diradare un tessuto urbano saturo e introdurci spazi verdi, più che mai necessari vista la crisi climatica”, lo  afferma, a ridosso dell’approvazione del POC, Egidio Raimondi, co-portavoce Europa Verde- Verdi Firenze.

“È necessario- aggiunge Raimondi- consentire il cambio di destinazione e la trasformazione degli edifici verso funzioni che garantiscano non solo il ritorno degli investimenti ma anche il beneficio per la città e i cittadini. La questione dei cinema e teatri chiusi, entrati in crisi con la diffusione di altre forme di diffusione dei prodotti cinematografici e di spettacolo, di cui si discute in questi giorni, è particolarmente emblematica, la loro trasformazione non è facile trattandosi di involucri di grandi dimensioni, molto alti, non molto luminosi e con pochi affacci su strada. Per questo la funzione meno auspicabile e più difficile è quella abitativa. Anche perché toglierebbe per sempre alla città la fruizione di quegli spazi”.

Il co portavoce dei Verdi  prosegue: “Sicuramente il mantenimento di una funzione di servizi collettivi sarebbe l’opzione primaria e in questo la trasformazione upgrade dell’Odeon insieme a Giunti è sicuramente un esempio a cui ispirarsi, anche perché ha visto la partecipazione diretta della proprietà”.

“Senza un piano organico tuttavia il rischio è di procedere senza una strategia, che deve essere adeguata al singolo bene in rapporto con lo spazio circostante e con la città nel suo complesso, all’interno di una logica virtuosa” conclude Raimondi di Europa Verde-Verdi Frienze

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