Firenze, in 3500 sfilano per la Wish Parade

La manifestazione contro il decreto anti-rave varato nel 2022. “Vogliamo danzare e sonorizzare la città di Firenze – affermano gli organizzatori – per far sentire la nostra voce e la nostra necessità di riprenderci lo spazio e il tempo per poter progettare insieme un nuovo domani”

E’ partito intorno alle 17.30 con 3.500 manifestanti da via Forlanini, a fianco del Polo universitario delle Scienze sociali, il colorato corteo della Wish Parade di Firenze contro il decreto anti-rave varato nel 2022: una street parade “antifascista, antirazzista, transfemminista e anticolonialista”, secondo i collettivi che la organizzano, perché “in una città sempre più ostile ai suoi abitanti, sentiamo l’esigenza di dare un segnale di presenza, rivendicando le nostre pratiche come parte attiva del tessuto sociale e culturale”.

Il corteo, che come un anno fa si muove al ritmo di musica reggae e techno diffusa dalle casse installate su alcuni variopinti autocarri, sfila per le vie di Firenze  toccando Piazza Puccini e Porta al Prato, immettendosi poi su viale Lincoln per raggiungere l’Anfiteatro Ernesto De Pascale alle Cascine.

“Vogliamo danzare e sonorizzare la città – affermano gli organizzatori – per far sentire la nostra voce e la nostra necessità di riprenderci lo spazio e il tempo per poter progettare insieme un nuovo domani”. Secondo quanto ha fatto sapere da ieri il Comune, sono possibili disagi alla circolazione e al trasporto pubblico nelle zone interessate dal passaggio del corteo.

Vannacci, Funaro (PD): la sua visione ghettizza tutto, mette brividi

Lo ha detto Sara Funaro del Pd, assessora all’educazione e al welfare del Comune di Firenze e candidata sindaco del centrosinistra. “Proporre di dividere i ragazzi disabili all’interno delle scuole è come tornare indietro di non so quanti anni, a quando c’erano le classi speciali”

“Ho letto un’intervista di Vannacci che mi ha fatto venire un brivido lungo la schiena: è un’intervista dove vengono fuori delle posizioni che sono non preoccupanti, ma drammatiche questo non solo è totalmente inaccettabile, è una visione che riporta indietro in maniera pesante, ma oltre a questo vuol dire non conoscere neanche un pochino il sistema scolastico”.Lo ha detto Sara Funaro del Pd, assessora all’educazione e al welfare del Comune di Firenze e candidata sindaco del centrosinistra.

“Lo vada a dire a tutti quei ragazzi che sono state nelle classi speciali, e agli insegnanti che hanno lavorato nelle classi speciali. Le classi come sono oggi sono la vera evoluzione per cercare di dare risposte sia ai ragazzi che hanno problematiche, sia ai ragazzi che comunque hanno a che fare con le diversità e con le pluralità che fanno parte della ricchezza della vita. Mi pare che dall’intervista di Vannacci ci sia una visione drammatica che tende a escludere, a ghettizzare da tutti i punti di vista”. ha aggiunto Funaro.

Il tema dei bambini disabili a scuola “è importantissimo” e “il modo in cui l’affronta Vannacci è orribile e fa paura”  ha dichiarato invece  Dario Nardella, sindaco di Firenze e candidato alle europee, commentando a Omnibus su La7 l’intervista a Roberto Vannacci. “Di sicuro avrà perso tutte le preferenze e i voti delle famiglie che hanno figli o nipoti con problemi di disabilità, proporre le classi separate è la cosa più abominevole che si possa pensare sulla scuola”, ha aggiunto.

“Non credo che Vannacci abbia avuto una svista – ha proseguito Nardella -, perché non è la prima volta che dice cose che sono davvero fuori dal mondo, oltre che offensive. Noi abbiamo semmai bisogno di una scuola, e questo è anche un tema che riguarda l’Europa perché l’Europa anche competenze sul tema dell’istruzione e del sistema formativo, dove i bambini che hanno difficoltà, disabilità siano pienamente integrati nel sistema scolastico. Penso ad esempio ai tanti casi di disturbi dell’apprendimento: tante bambine e bambini hanno difficoltà di questo tipo, come la dislessia, e un tempo erano trattati proprio come li tratta Vannacci”.

“Queste espressioni si commentano da sole…” è il parere di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, interpellato dai giornalisti a proposito delle dichiarazioni di Roberto Vannacci.  Giani ha parlato coi cronisti a margine di un’iniziativa alla Mostra internazionale dell’Artigianato di Firenze. Ieri il governatore toscano aveva definito “totalmente inopportuna e assurda” la candidatura di Vannacci alle Europee, aggiungendo che “meno ne parliamo e meglio è perché nella mediaticità della società di oggi più ne parliamo, più facciamo il loro gioco”.

Maltempo Elba: allagamenti e auto trascinate dall’acqua

Piogge insistenti e abbondanti stamani, oltre all’isola d’Elba, hanno riguardato anche il sud della provincia di Livorno, tra Piombino e la Val di Cornia

Smottamenti, macigni pericolanti e allagamenti: è quanto hanno provocato le piogge  intense che  si sono abbattute sull’Isola d’Elba (Livorno) dalle prime ore di questa mattina Lungo la provinciale della Parata, che congiunge Rio nell’Elba a Cavo ci sono stati cedimenti di terreno dalle scarpate sulla carreggiata, inoltre ci sono stati interventi della Protezione Civile per massi pericolanti lungo la strada provinciale per Portoferraio.

Sempre all’Elba, disagi maggiori a Rio Marina dove la Valle di Riale è completamente allagata. La forza dell’acqua ha trasformato la valle in fiume, trascinando con sé anche le auto in sosta. La zona spesso viene usata come parcheggio nonostante il divieto di sosta in caso di pioggia o di allerta meteo.  L’intervento più importante ha riguardato  il recupero di un furgone cabinato, trascinato dall’acqua che ha fatto da tappo alla luce di un ponte su un fosso. La rimozione ha permesso il corretto deflusso delle acque. Sono state usate una ruspa gommata e imbracature.

Recuperate anche le auto immerse in acqua fino a metà portiera a causa degli allagamenti nella stessa zona grazie a un fuoristrada che le ha tirate via. Secondo quanto appreso si è concluso anche l’intervento di messa in sicurezza lungo la strada provinciale della Parata che congiunge Rio nell’Elba a Cavo.

Piogge insistenti e abbondanti stamani, oltre all’isola d’Elba, hanno riguardato anche il sud della provincia di Livorno, tra Piombino e la Val di Cornia dove è stata annullata la rievocazione della ‘1901 Piombino-Livorno’, una manifestazione per vetture storiche. Proprio per non sciupare le auto d’epoca – tutte costruite prima del 1918 – il raduno partito da Piombino non transita lungo Bolgheri, San Guido nel celebre viale di cipressi declamato dal Carducci, Cecina, Castiglioncello ma si terrà solo l’esposizione delle vetture alle 17 alla Terrazza Mascagni di Livorno.

Sosta: Funaro presenta piano parcheggi da 10mila posti per Firenze

È quanto ha annunciato la candidata sindaco a Firenze del centrosinistra Sara Funaro nel corso di una conferenza stampa.

Nel dettaglio l’obiettivo dei 10mila nuovi posti auto sarà possibile grazie a oltre 50 interventi individuati sul tessuto urbano, che potranno essere realizzati grazie a interventi pubblici, finanziamenti, partnership pubblico-privato, convenzioni con privati. I nuovi progetti saranno condivisi con i quartieri e la cittadinanza. Ogni area sarà dotata di colonnine per le ricariche elettriche dei mezzi, di posti bici e con una copertura arborea del 70%: laddove siano realizzati con strutture leggere fuori terra saranno previste schermature con pareti e tetti verdi.

“Sono oltre 200mila le auto che circolano a Firenze e non ci sono abbastanza parcheggi”, “per questo oggi presentiamo il nuovo piano: oltre 10mila nuovi posti auto suddivisi nei cinque quartieri tra parcheggi scambiatori, di relazione, di superficie e aree di sosta” “A questi – ha aggiunto Funaro – si aggiungono altre migliaia di posti ricavati ottimizzando spazi già esistenti, tra questi 2000 nuovi posti per i residenti grazie a convenzioni per l’utilizzo di notte di parcheggi di enti pubblici e privati che di giorno vengono usati da lavoratori e clienti; la riserva di posti gratuiti per i residenti nei parcheggi di struttura; l’introduzione di tariffe dinamiche e agevolazioni per i residenti nei parcheggi di struttura; e la sperimentazione di servizi digitali innovativi”.

Sono previsti fino a 3.600 posti in nuovi parcheggi scambiatori, fino a 5.010 posti in nuovi parcheggi di relazione per residenti di zona e non e fino a 1.560 nuovi posti gratis solo per residenti in parcheggi di superficie/aree di sosta (naturali) e parcheggi di struttura. Il piano prevede anche convenzioni per l’utilizzo di 2.000 parcheggi di enti pubblici e privati, una tariffa “dinamica e agevolazioni per i residenti” in 8.000 parcheggi di struttura.

Tra le novità quella dello smart parking: i parcheggi avranno sensori in grado di rivelare la presenza di veicoli: attraverso la piattaforma If sarà possibile avere la mappa in tempo reale di quelli vuoti più vicino al luogo di destinazione. E inoltre è prevista un’applicazione con cui i proprietari di posti auto potranno metterli a disposizione, in determinati orari e giorni e in cambio di una “tariffa contenuta”.

La cooperativa agricola Il Forteto, cambia nome e diventa cooperativa agricola ‘ForteMugello’.

Lo ha deciso  l’assemblea straordinaria dei soci del Forteto  tenutasi a Vicchio (Firenze). “È una cooperativa completamente rinnovata quella che ha deliberato il cambio di nome – afferma il presidente della cooperativa Maurizio Izzo -. Non si tratta di una scelta commerciale, ma della presa d’atto della profonda diversità dell’odierna compagine sociale rispetto a quella originaria”.

Non solo nessuno dei soci fondatori del Forteto è ancora presente in azienda – sottolinea Izzo – ma tutte le figure chiave, dal direttore generale al responsabile commerciale sono cambiate, frutto di un rinnovamento che ha interessato oltre il 50% della forza lavoro complessiva. Oggi la cooperativa è fatta in gran parte di giovani e in consiglio di amministrazione siedono, per la prima volta, tre donne, la maggioranza del Consiglio”.

Il cambio del nome era una proposta del piano di composizione negoziata della crisi a cui la cooperativa il Forteto ha avuto necessità di ricorrere per definire un completo piano di ristrutturazione propedeutico al rilancio.

“La cooperativa ha sottoscritto nelle scorse settimane un accordo complessivo con fornitori, istituti bancari e fondi cooperativi – spiega Izzo – che, a fronte di una moratoria del debito, impegna la cooperativa alla dismissione degli asset non produttivi, a una ristrutturazione aziendale con conseguente riduzione dei costi e aumento delle marginalità. Da qui l’alienazione di gran parte del patrimonio immobiliare di proprietà della cooperativa”.

“Lo sforzo adesso – afferma il comunicato – si concentra sul rilancio dell’attività primaria, quella di produzione di formaggi a base di latte ovino e vaccino, su cui la cooperativa vanta una tradizione decennale e una capillare diffusione in Italia e all’estero, dove realizza quasi il 50% del fatturato”.

La seconda novità è la fusione per incorporazione di Appt, l’Associazione della pastorizia che in Toscana raggruppa oltre 30 allevatori per una produzione di latte ovino di circa 1 milione di litri all’anno. La fusione pone in stretta relazione i due fondamentali protagonisti dell’attività casearia: gli allevatori e i trasformatori. Infine, il lancio di una nuova linea di prodotti, anche a base di un mix tra latte ovino e vaccino, con il nuovo brand  “ForteMugello”, che sostituisce appunto quello de il Forteto,  ai primi di giugno.

Alia: in una settimana 124 richieste per ritiro rapido rifiuti

Delle 124 richieste ricevute, spiega Alia in una nota, 105 hanno portato alla rapida rimozione dei rifiuti abbandonati, in media nel giro di 2,7 ore dalla segnalazione, mentre 19 sono state gestite al di fuori del percorso di ritiro rapido perché si trattava di abbandoni non rientranti nella categoria dei ‘rifiuti urbani’ per i quali è stato pensato e organizzato il servizio.

Nella prima settimana di avvio, sono state 124, le richieste di intervento arrivate ad Alia attraverso Aliapp, l’applicazione che da smartphone consente ai cittadini di accedere a una serie di servizi, a partire dalla possibilità di effettuare segnalazioni di rifiuti abbandonati, indicando il luogo dell’abbandono, allegando la foto dei rifiuti e ricevendo dall’azienda aggiornamenti sulla successiva rimozione.

Delle 124 richieste ricevute, spiega Alia in una nota, 105 hanno portato alla rapida rimozione dei rifiuti abbandonati, in media nel giro di 2,7 ore dalla segnalazione, mentre 19 sono state gestite al di fuori del percorso di ritiro rapido perché si trattava di abbandoni non rientranti nella categoria dei ‘rifiuti urbani’ per i quali è stato pensato e organizzato il servizio. Inoltre, delle 105 segnalazioni gestite con esito positivo, nell’87% dei casi gli interventi sono stati effettuati nei tempi definiti dal nuovo servizio: ossia nell’arco di tre ore se gli abbandoni si sono verificati nel perimetro del centro storico e di sei ore nelle zone esterne alla così detta Area Unesco.

“Si tratta di numeri che confermano la validità dell’impegno contro gli abbandoni messo in campo da Alia e che testimoniano il grande lavoro svolto dai nostri operatori nei primissimi giorni di un servizio inedito e altamente impegnativo come quello dei ritiri rapidi – commenta Lorenzo Perra, presidente di Alia Multiutility -. Un orgoglio che si accresce ulteriormente visto che questi risultati sono stati garantiti operando sette giorni su sette, 24 ore su 24, giorni festivi compresi”.

Alia ricorda che il nuovo servizio di ritiro rapido riguarda tutti gli abbandoni su area pubblica di rifiuti urbani ed esclude, invece, i rifiuti speciali, pericolosi e comunque non domestici ai sensi della normativa vigente, che devono essere indirizzati, con procedure e tempi ordinari, verso impianti di trattamento diversi da quelli dedicati agli urbani. Ad esempio, non possono essere oggetto di ritiro rapido cartongesso, carta catramata, guaine bituminose, ma anche carcasse, relitti e parti di veicoli, rifiuti da costruzione e queli abbandonati in aree private.

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