🎧 Dall’11 al 13 maggio torna il Festival “Spacciamo culture interdette” a San Salvi

Da sabato 11 a lunedì 13 maggio i Chille de la balanza, nell’anno che li vede impegnati in un lunghissimo festival dedicato al centenario della nascita di Franco Basaglia, presentano la terza edizione del Festival SPACCIAMO CULTURE interdette

Il Festival SPACCIAMO CULTURE interdette è promosso dai Chille in partenariato e con il sostegno di Accademia Belle Arti Firenze e da DiDA Unifi, in collaborazione con Comune di Firenze, Azienda Usl Toscana Centro – Fondazione Santa Maria Nuova ed ancora con istituzioni, associazioni e persone impegnate in percorsi di rigenerazione urbana e di attenzione alla salute mentale: tra esse Mente in rete, che riunisce tutte le più importanti realtà pubbliche e private italiane impegnate sul tema. Il Festival è all’interno del progetto annuale dei Chille riconosciuto e finanziato da Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze e Fondazione CR Firenze. Obiettivo di SPACCIAMO CULTURE interdette è di veder lavorare insieme artisti under 35 di diversi linguaggi che si uniranno in un unico grande evento collettivo. I giovani selezionati, dopo un’attività di formazione laboratoriale con sopralluoghi/lezioni/incontri con docenti, artisti e comunità locale, sono stati accompagnati alla realizzazione di installazioni, opere, performance che presenteranno appunto nei giorni dell’anniversario della legge Basaglia, da sabato 11 a lunedì 13 maggio 2024. La legge fu infatti approvata il 13 maggio 1978. Al bando di quest’anno hanno partecipato molti e qualificati giovani: ai vincitori della sezione Arte visiva/Architettura è stato attribuito un plafond di € 700 ad Artista per la realizzazione di ogni creazione; i 4 Attori/Attrici, scelti per la sezione di Teatro/Danza, partecipano ad un concorso che prevede un primo premio di € 500 ed un secondo di € 300, dietro votazione di giuria popolare e tecnica.

Lunedì 13 maggio, giorno anniversario della legge 180, si comincia presso la Biblioteca Chiarugi – storica presenza nell’ex-manicomio di San Salvi – che per l’occasione apre temporaneamente una delle sue sale, dopo recenti lavori di restauro. L’evento in collaborazione con la Fondazione Santa Maria Nuova, prevede alle ore 17.30 la presentazione di “Psicoanalista senza muri”, libro di Paolo Tranchina pubblicato nel 1978 e rieditato quest’anno in occasione del centenario della nascita di Basaglia. Partecipano all’incontro-presentazione Cesare Bondioli (Centro Basaglia Arezzo), Rocco Canosa (Psichiatria democratica), Maurizio Ferrara (psichiatra), Sandra Rogialli (psicologo psicoterapeuta), Paolo Serra (psichiatra) e Teresa Tranchina (avvocato e soprattutto figlia di Paolo). Nell’occasione le attrici Salomè Baldion e Sara Tombelli dei Chille de la balanza leggono alcune pagine del libro. La visita alle installazioni inizia sabato 11 e domenica 12 maggio alle ore 18 e lunedì 13 alla fine della presentazione del libro di Tranchina. La partecipazione è gratuita. Si consiglia però la prenotazione.

Per gli spettacoli – inizio alle ore 21.00 – è previsto un biglietto di ingresso valido per i tre giorni del Festival: intero 12€, ridotto coop/arci 10€. La prenotazione è obbligatoria, dato il limitato numero di posti disponibili. Informazioni e prenotazioni: tel/whatsapp 335 6270739 o mail a info@chille.it.

🎧 La 77esima Estate Fiesolana dal 6 giugno a settembre al Teatro Romano

La 77esima Estate Fiesolana dal 6 giugno a settembre al Teatro Romano: nella splendida cornice del Teatro Romano di Fiesole dal 6 giugno fino a settembre torna la 77esima edizione dell’Estate Fiesolana. Oltre 100 giorni di programmazione a cura di PRG e Music Pool con una proposta artistica molto variegata, italiana e internazionale che va dalla prosa politica e filosofica alla danza, dal jazz alla musica classica.

Audio: Claudio Bertini di PRG S.r.l e Gianni Pini dell’Associazione Music Pool

Si apre nei primissimi giorni di giugno con tre appuntamenti di jazz a cura di Music Pool: già il 6 con una formazione stellare con Calderazzo, Patitucci e Weckl, e si prosegue il 10 ed il 14 con due serate in collaborazione con il Liceo Dante ed il Conservatorio. E poi il ritorno in teatro di Beppe Grillo(17 giugno) con il suo nuovo spettacolo in collaborazione con il Teatro Puccini che contiene un doppio riferimento all’opera di Luigi Pirandello Uno, nessuno e centomila. Presente la musica d’autore con Simone Cristicchi (8 luglio)e la sua straordinaria proposta ispirata al repertorio mistico di Franco Battiato, e con Mauro Pagani(15 luglio)che farà tappa del suo tour per il 40° anniversario dall’uscita di Crêuza De Mä, il disco scritto con Fabrizio De André. Per la scena musicale internazionale ancora grandi appuntamenti: jazz, soul e R&B per Cory Henry(9 luglio),Dana Al Fardan (17 luglio)con un concerto di musica classica contemporanea per orchestra e voce e Rufus Wainwright (20luglio),definito da Sir Elton John come il più grande cantautore vivente.

Per gli appuntamenti con il teatro civile e di narrazione segnaliamo la coppia formata da Corrado Formigli e Stefano Massini(23 luglio),il filosofo, saggista e psicoanalista Umberto Galimberti(24 luglio) ed il recital dello scrittore e sceneggiatore Roberto Saviano(3 settembre)

Non manca il teatro classico con I Menecmi da Plauto (26 giugno),Ifigenia in Aulide di Euripide (13 luglio) e Il grande racconto del labirinto(30 luglio),il progetto di Sergio Maifredi con la drammaturgia di Giorgio Ieranò, insegnante di letteratura greca e traduttore teatrale. The Pilgrims Choir diretto da Gianni Mini torna sul palco del Teatro Romano di Fiesole insieme al Trio Le Signorine e conla straordinaria partecipazione di Alessandro Riccio.

In collaborazione con il Teatro Puccini saranno organizzate altre le serate Massimo Recalcati (19 giugno)e Aldo Cazzullo insieme a Moni Ovadia(23 luglio)Nuovi tour teatrali anche per Carmen Consoli(28 giugno)con il suo nuovo progetto di valorizzazione degli strumenti e del patrimonio musicale siciliano, Sergio Cammariere a cura di Music Pool(12 luglio)con un repertorio di canzoni che hanno reso celebre il cantautore, e Max Gazzè(29 luglio)in un concerto completamente inedito, con sonorità diverse e una scaletta che si muove tra passato e futuro. Per tutti questi eventi la prevendita è già in corso.

Il Teatro Romano, come tradizione, ospiterà la giornata dedicata alla Festa della Musica(21 giugno),uno dei più importanti eventi a valore culturale che celebra il solstizio d’estate in più di 120 nazioni in tutto il mondo. La serata è curata dalla Scuola di Musica di Fiesole, l’ingresso è libero masu prenotazione.

La presenza del Teatro Pubblico Ligure è riconfermata anche quest’anno con un altro progetto ideato e diretto da Sergio Maifredi: la grande letteratura di mare di autori del calibro di Salgari, Hemingway e Melville. Un viaggio a tappe in quattro serate, come scali di una rotta attraverso gli oceani, darà voce ai protagonisti, in un racconto orale di avventure antiche quanto l’uomo.

Un doppio appuntamento con la danza lo porta la compagnia Lyric Dance Company(2 luglio Defilé di danza-16 luglio omaggio a Amy Winehouse),mentre i concertisti dell’ORT-Orchestra della Toscana torneranno a Fiesole insieme ad Alessandro Riccio per un evento dedicato a Giacomo Puccini in occasione del centenario della morte del compositore lucchese (22 luglio)Le sorprese del cinema dal 5 al 21 agosto è la rassegna cinematografica curata dalla Fondazione Stensen che propone due settimane di proiezioni da godere al fresco del Teatro Romano di Fiesole.

In via di definizione la data per la cerimonia del Premio Fiesole ai Maestri del Cinema durante la quale verrà consegnato il prestigioso riconoscimento ad un regista internazionale.

 

 

L’ultimo appuntamento di Auroradisera “Pigiama per sei” al Teatro Aurora di Scandicci

L’ultimo appuntamento di Auroradisera “Pigiama per sei” al Teatro Aurora di Scandicci: Lunedì 8 aprile (ore 21:15) Laura Curino, Antonio Cornacchione, Max Pisu e Rita Pelusio sono i protagonisti di Pigiama per sei, di Marc Camoletti, una commedia su un duplice triangolo amoroso nel piano degli anni ’80 italiani.  Questo è l’appuntamento conclusivo dell’edizione 2024 di AURORADISERA, la rassegna frutto della collaborazione tra la Fondazione Toscana Spettacolo onlus e il Comune di Scandicci.

Uno spettacolo lieve, veloce, divertente, che non rinuncia però a fare uno spaccato impietoso della vacuità che caratterizzava i rapporti personali nel pieno degli anni ’80. Un testo che appassiona lo spettatore, portato ad immedesimarsi nella storia per capire come i vari personaggi riusciranno a trovare soluzioni a situazioni che diventano via via più intricate. Il lavoro di Marc Camoletti, noto per aver scritto esilaranti ‘vaudeville moderni’, portati al successo da grandi interpreti (a partire dal Boeing boeing cinematografico di Jerry Lewis e Dean Martin), presenta l’inedita coppia comica formata da Antonio Cornacchione e Max Pisu, che condividono una storia comune: entrambi diventati comici ‘per acclamazione popolare’, negli ultimi anni si stanno consolidando come attori di prosa in allestimenti di grande successo.  A dirigerli Marco Rampoldi, che da tempo ha concentrato il proprio lavoro su percorsi in cui sfruttare la naturale forza comunicativa di chi ha frequentato il cabaret, convogliandola in strutture articolate e precise (in questo caso nel rigore di un meccanismo ad orologeria). Accanto a loro le figure femminili di Laura Curino, abituata ad avere un rapporto di grande legame con la sala per il suo percorso nel teatro di narrazione, e Rita Pelusio, capace di passare con facilità dalla leggerezza dei personaggi televisivi, al forte impegno sociale di lavori quali Ferite a morte di Serena Dandini.

La storia. Il più classico dei triangoli: lui, lei, l’altra. Che diventa un rombo nel momento in cui si scopre che il vecchio amico, invitato dal marito per fungere da alibi durante l’incontro clandestino con l’amante, è a sua volta l’amante della moglie. Ma la figura diventa un poligono complesso allorché la cameriera mandata da un’agenzia viene scambiata per l’amante del marito dall’amico, ma è costretta a interpretare il ruolo di amante di quest’ultimo agli occhi della moglie, che è ovviamente gelosa. Così ognuno è costretto a interpretare un ruolo diverso a seconda di quali siano le persone presenti nella stanza, in un crescendo turbinante di equivoci e risate.

🎧 Fuortes, “Faremo un progetto popolare e sostenibile, biglietteria primo problema da risolvere”

Il primo giorno di insediamento da sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Carlo Fuortes lo festeggia con una stretta di mano a Palazzo Vecchio con Dario Nardella, presidente del Cdi della Fondazione. Nelle intenzioni dell’economista, che ha già riportato alla vita numerose istituzioni culturali del Paese, la realizzazione di un progetto moderno, popolare e interdisciplinare. Il primo problema da risolvere rimane la biglietteria e, a ruota, i finanziamenti governativi al Festival, “tema, questo, ricorrente”, ha precisato Nardella. Ma Fuortes è ottimista, “sono venuto per restare”, ha detto, “sono fiducioso che potremo fare un lavoro eccellente”.

Al Maggio musicale fiorentino “partiamo da basi solidissime, però bisogna fare un progetto che deve essere moderno, nel senso che deve parlare della contemporaneità oltre che della grande tradizione dell’opera. Deve essere un progetto popolare perché deve riguardare tutta la città, noi facciamo servizio pubblico, abbiamo finanziamenti pubblici, quindi dobbiamo assolvere a una funzione che non può essere di nicchia. E deve essere sostenibile dal punto di vista finanziario ed economico”. Così Carlo Fuortes, nuovo sovrintendente dell’istituzione sinfonico-lirica che ha sede a Firenze, incontrando la stampa con il presidente della Fondazione, Dario Nardella. Dopo aver sottolineato l’eccellenza del Maggio dal punto di vista di professionisti che vi lavorano – “partiamo da basi solidissime – Fuortes parla del come che del cosa, poiché “il primo giorno sarebbe poco serio” dire quale sarà il progetto che dovrà rilanciare il teatro. Quello che è certo è che si tratterà di un “progetto popolare, perché deve riguardare tutta la città, noi facciamo servizio pubblico, abbiamo finanziamenti pubblici, quindi dobbiamo assolvere a una funzione che non può essere di nicchia. E deve essere sostenibile dal punto di vista finanziario ed economico”.

“La bigliettazione – prosegue – è sicuramente uno dei grandissimi problemi, forse è il problema del Maggio. Le altre componenti finanziarie sono assolutamente in linea con gli altri teatri italiani e internazionali, parlo per esempio del finanziamento pubblico e delle sponsorizzazioni, invece la biglietteria è assolutamente insoddisfacente. La biglietteria riflette l’offerta che viene fatta, quindi da questo punto di vista è quello il problema. I prezzi non sono superiori agli altri in Italia e nel mondo, anzi ora sono competitivi, è un problema di offerta culturale e artistica”. Rispondendo poi a chi gli ha chiesto del futuro di Daniele Gatti, direttore principale del teatro, Fuortes ha detto di aver “avuto assoluta conferma che lui confermerà ed adempierà al contratto che scade a fino anno. Del futuro non abbiamo parlato e non è possibile farlo adesso, ma state tranquilli che lui rispetterà il contratto”.

Sull’arrivo di Carlo Fuortes al timone del Maggio si esprime anche il presidente della Regione, Eugenio Giani: “centrali saranno la voce delle entrate su cui avere attenzione e riguardo, la voce degli sponsor su cui il nome di Fuortes può giocare molto, e qualità ed eccellenza che sicuramente con lui potremo avere”. “Il rappresentante della Regione Valdo Spini sarà vicepresidente vicario – fa sapere Giani – e questo significa che anche come Regione vogliamo dire più la nostra per il rilancio del Maggio. Non dimentichiamo che l’anno scorso abbiamo messo 4 milioni di euro, in assoluto uno dei contributi più consistenti che la Regione abbia dato a un’istituzione: siamo sempre disponibili a fare la nostra parte, ma vogliamo avere anche più voce affinché si possa evitare quella scarsità di controllo che durante la gestione Pereira ha portato ad errori che abbiamo dovuto rimediare”. Il governatore toscano ha inoltre espresso la convinzione “che il teatro si debba aprire: non solo opera lirica ma anche attività e opere di assoluta qualità, penso a musical, spettacoli in cui si rinnova l’offerta culturale. Penso all’utilizzo degli spazi esterni, poco sfruttati, che sono un anfiteatro da duemila persone utile anche per gli eventi all’aperto in estate, per poter garantire anche un equilibrio economico maggiore. Perché una struttura che conta 38 milioni di costo, considerando che gli orchestrali sono a tempo indeterminato, non può avere poco più di 2 milioni di bigliettazione”.

🎧 Massimo Zamboni porta a Scandicci “Arrivederci Berlinguer!”

Giovedì 21 marzo (ore 21:15) quarto appuntamento  per la rassegna Auroradisera, con Massimo Zamboni (Cccp e CSI) che porta sul palco del Teatro Aurora di Scandicci il cineconcerto ARRIVEDERCI BERLINGUER!.  Con lui Erik Montanari (chitarre) e Cristiano Roversi (pianoforte, synth, programming). Intervista a cura di Giustina Terenzi 🎧

Un concerto esclusivo e un film dell’epoca attualizzato per raccontare un Berlinguer presente, intenso, umano. Un ritratto della sua statura politica e sociale, il ricordo dell’assenza senza eccesso di nostalgia. Dedicato soprattutto a chi non lo ha conosciuto.        

 

zamboni

 

L’addio a Enrico Berlinguer, film corale sui suoi funerali realizzato da alcuni dei più importanti esponenti della cinematografia italiana (tra gli altri: Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Silvano Agosti, Roberto Benigni, Carlo Lizzani, Luigi Magni, Giuliano Montaldo, Ettore Scola, Gillo Pontecorvo), viene rimontato e ripensato, attualizzato, per mostrare il rapporto umano, caldo e vivo, che Berlinguer riuscì ad avere con le masse popolari. Nel nuovo montato, denso di materiali non visti, Berlinguer snocciola i temi fondanti della sua politica, e lo fa argomentando le sue tesi in modo diretto, con una chiarezza adamantina e una solidità d’intenti politici frutto di anni di studio, impegno, militanza, riflessione sui compiti e i doveri della politica.

La musica di Massimo Zamboni (Cccp) e il girato di alcuni tra i maggiori cineasti italiani si fondono in un cineconcerto unico. I quarant’anni dalla morte di Enrico Berlinguer, avvenuta nel 1984, sono l’occasione per ricordare la sua assenza e consentono di ripensare e raccontare la figura di un politico capace di parole pesate e dense, partecipato e partecipante.

Produttori del film-spettacolo, per la regia di Michele Mellara e Alessandro Rossi, sono Pordenone Docs Fest, Cinemazero e l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, in collaborazione con Mammut Film. Sul palco, accanto a Zamboni, alla voce e chitarre, ci saranno Erik Montanari e Cristiano Roversi.

Note di regia di Michele Mellara e Alessandro Rossi

Raccontiamo Berlinguer a partire dalla grande partecipazione popolare al suo funerale. La colonna vertebrale del nostro film è costituita da L’addio a Enrico Berlinguer, film corale sui suoi funerali realizzato da buona parte del meglio della cinematografia italiana. Nel nostro nuovo assemblaggio abbiamo inserito il Berlinguer vivente ad intervallare i tempi espansi della lunga cerimonia. Questo attraverso un’attenta selezione di una serie di filmati messi a disposizione dall’AAMOD (Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico) nei quali si mostra l’affetto e la partecipazione della gente verso il suo leader, in un rapporto simbiotico di incontro che ne cementa nel tempo la relazione. L’umanità della figura di Berlinguer restituisce dignità, integrità e forza alla politica. Chi era Berlinguer? I più giovani non lo sanno, o almeno la maggioranza di loro. Forse questo film può aiutarli ad avvicinarsi a lui, a renderglielo vivo: un uomo animato da forti passioni politiche, da un senso di equità incrollabile, antifascista. Un uomo mai stanco di lottare contro le ingiustizie sociali e le prevaricazioni dei più forti e potenti. Un film di montaggio che guarda in avanti, che non vuole celebrare ma dare spunti per riflettere, per ritrovare il nostro passato prossimo che sembra evaporato in una nuvola di stordita dimenticanza; per ripensare la politica, per capire cosa significa farla e viverla come comunità e in prima persona: oggi urgenza quanto mai necessaria.

Inizio spettacolo ore 21.15 Apertura cassa la sera degli spettacoli dalle ore 19:30 biglietti

€ 16 intero/ € 13 ridotto (possessori Carta dello Spettatore FTS, over 65, soci Coop, soci Arci)/ € 8 possessori carta Studente della Toscana, Biglietto futuro under 35 in collaborazione con Unicoop Firenze. Teatro Aurora, via San Bartolo in Tuto, 1 – Scandicci (accesso lato bar) tel. 055 740677
La sera dello spettacolo dalle ore 19:30

Prevendite online e altri punti vendita
Punti vendita circuito BoxOfficeToscana (055 210804 e www.boxofficetoscana.it)
Online Ticketone (https://www.ticketone.it/venue/teatro-aurora-24618/)

🎧 Maggio Musicale, Carlo Fuortes indicato come nuovo sovrintendente

È Carlo Fuortes il nome indicato al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, dal consiglio di indirizzo della Fondazione del Maggio musicale fiorentino per il ruolo di sovrintendente per l’ente lirico, dopo la gestione commissariale di Onofrio Cutaia (in scadenza il 15 marzo). Il nuovo Consiglio di indirizzo si è riunito, per la prima volta, stamattina a Palazzo Vecchio, dove il presidente del Cdi, il sindaco di Firenze Dario Nardella, ha proposto ai consiglieri una terna di nomi da cui poi è stato indicato Fuortes. Trovato anche il settimo componente per la Città Metropolitana, è la giornalista Cesara Buonamici.

Il sindaco Dario Nardella, in qualità di presidente del Cdi, ha spiegato che il confronto si è “svolto su tre nomi indicati: Paolo Petrocelli, attuale direttore del Dubai Opera, Ninni Cutaia, commissario uscente del Maggio e Carlo Fuortes già amministratore delegato della Rai e sovrintendente dell’Opera di Roma. L’indicazione emersa dal Consiglio di indirizzo è per Carlo Fuortes come nome da indicare al ministero della Cultura per la nomina”. Nardella ha poi ringraziato “Cutaia che ha portato a termine il progetto di risanamento con il fondo straordinario messo a disposizione dai soci, attraverso un’attività molto scrupolosa e dettagliata. Ora si apre una pagina nuova del teatro, siamo usciti da anni molto complessi, con tre commissariamenti, e credo che si possa guardare con fiducia al futuro. Si chiude una pagina difficile, se ne apre una nuova e sono felice che si concluda il mio mandato avendo portato in fondo anche questo grande obiettivo di risanamento del teatro del Maggio che ora ci permetterà di costruire un progetto di rilancio con il sovrintendente Carlo Fuortes che ho appena sentito”. Ora, ha aggiunto il Sindaco, “dobbiamo aspettare che il ministro prenda la sua decisione perché la legge prevede che il sindaco in quanto presidente indichi il nome emerso dal Consiglio di indirizzo, e io ho grandissima stima per Fuortes, grande fiducia, dopodiché è il ministro che sarà chiamato a confermare questo nome e quindi avrà l’ultima parola in merito”.

I nuovi membri del Cdi della Fondazione sono, oltre a Nardella, Antonella Giachetti indicata dal Comune di Firenze, Gennaro Galdo per il ministero della Cultura, Valdo Spini per la Regione Toscana, Sandro Rogari per la Fondazione Cr Firenze, Stefano Lucchini per Banca Intesa Sanpaolo. Come settimo componente del Cdi, legato alla presenza della Città metropolitana tra i soci, è stata indicata la giornalista Cesara Buonamici.

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