Orlando, my political biography al Cinema La Compagnia

Arriva a La Compagnia di Firenze  il film di Paul B. Preciado sulla transizione di genere. Al centro della pellicola ispirata all’omonimo romanzo di Virginia Woolf del 1928, le vite di migliaia di “Orlando”, che affrontano il difficile percorso della transizione di genere. Dal 30 marzo al 7 aprile.

Al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50/r), il film Orlando, my polical biography firmato dal filosofo, attivista trans, Paul B. Preciado. Un film che va ad indagare su identità di genere, sulla rivoluzione identitaria e sessuale non binaria, sulla fluidità. A partire da un diario intimo del regista e dalla sua dimensione personale, il documentario diventa racconto e manifesto collettivo, per esigere rispetto, dignità, accoglienza, per che vive il difficile percorso della transizione di genere.
Per realizzare il suo documentario, il regista Preciado si ispira all’omonima storia scritta quasi un secolo fa, nel 1928, da Virginia Wolf.
Nel film 25 persone diverse, tutte trans e non binarie, dagli 8 anni ai 70 anni, sono chiamate ad interpretare il personaggio immaginario al centro del romanzo della scrittrice britannica, mentre raccontano anche le proprie vite insieme, accompagnate da una serie di immagini di repertorio del ventesimo secolo su questo tema.

“Ho letto per la prima volta il libro di Virginia Woolf quando ero un’adolescente in Spagna, ben prima di sapere che la transizione di genere fosse possibile” – ha dichiarato il regista. “Il personaggio immaginario di Woolf mi ha permesso di immaginare la mia stessa vita, di desiderare e incarnare il cambiamento. Con gli anni sono diventato anch’io un Orlando. La mia biografia è fatta della storia collettiva di migliaia di Orlando invisibili. È una storia di lotta all’interno di un regime oppressivo di genere e sesso binario. Essere trans non significa solo passare dalla femminilità alla mascolinità (o viceversa), ma impegnarsi in un processo di “orlandizzazione”: un viaggio poetico in cui sia presente un nuovo linguaggio per nominare sé stessi e il mondo”

INFO

Florence Korea Film Fest: la prima italiana di “Concrete Utopia”

La prima italiana di “Concrete Utopia” inaugura la nuova edizione del Florence Korea Film Fest. Alla proiezione sarà presente il regista Um Tae-hwa. Il film un thriller disaster movie è uno dei film più visti nel 2023, campione d’incassi in Corea del Sud. Giovedì 22 marzo ore 20.30 La Compagnia di Firenze 

Sarà l’anteprima italiana di “Concrete Utopia” di Um Tae-hwa ad aprire la 22esima edizione del Florence Korea Film Fest, il festival italiano dedicato al meglio della cinematografia sudcoreana,  giovedì 21 marzo al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50r), alle ore 20.30. In sala sarà presente il regista, tra gli ospiti speciali di questa edizione del festival. Il festival si svolgerà a Firenze fino al 30 marzo in vari luoghi della città.

Il disaster-movie (uscito in Corea del Sud ad agosto 2023) è stato selezionato come voce sudcoreana nella categoria Miglior film internazionale per la 96ª edizione degli Academy Awards. Basato sulla seconda parte del webtoon “Pleasant Outcast” di Kim Soongnyung, è ambientato a Seul, colpita da un forte terremoto: il film racconta di sopravvissuti che lottano per la sopravvivenza, con gli attori Lee Byung-hun, Park Seo-joon e Park Bo-young. La capitale coreana è devastata da un forte terremoto durante la notte, tutto è crollato e solo un luogo è rimasto intatto: gli appartamenti dell’Imperial Palace. I residenti iniziano a sentirsi minacciati, mentre i sopravvissuti esterni si affollano negli appartamenti: tra mondo esterno e interno, tra disperazione e sicurezza, inizia una crisi senza fine per continuare a vivere e un conflitto inaspettato tra gli stessi residenti.  Il film arriva in Italia per la prima volta grazie alla casa di distribuzione Blue Swan Entertainment, che rinnova anche quest’anno la collaborazione con il festival e il suo impegno nei confronti degli appassionati di cinema coreano.

INFO ABBONAMENTI FESTIVAL IN SALA: abbonamento intero festival sala e online: 60€; ABBONAMENTO ONLINE: 9,90€ (comprende una selezione di film e la visione delle masterclass); singola proiezione pomeridiana intero 5€; biglietto ridotto 4€; proiezione serale, dalle ore 19.00 biglietto intero: 6€. (Per tutte le proiezioni serali non sono valide riduzioni, accrediti e tessere omaggio). Abbonamento giornaliero del festival: 12€; abbonamento giornaliero pomeridiano: 8€.

🎧Korea Film Fest 22°edizione: dal 21 fino al 30 marzo il meglio del cinema Coreano a Firenze

Al Cinema la Compagnia torna il Korea Film Fest, che quest’anno sarà anche un’occasione per celebrare i 140 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Corea. In programma più di 80 proiezioni tra anteprime e classici di quello che attualmente è uno dei mercati cinematografici più importanti al mondo, ospiti internazionali come i protagonisti di Parasite e Squid Game, tante masterclass e un concerto a Teatro Verdi. 

Audio: Riccardo Gelli, direttore del festival, Caterina Liverani, membro della supervisione critica del festival, Iacopo di Passio, presidente Fondazione Sistema Toscana 

L’attore divo globale Lee Byung-hun, presente nel cult “Squid Game”; la star Song Kang-ho, volto noto e attore nel film premio Oscar “Parasite”, l’eccentrico regista Kim Jee-woon, uno dei talenti più puri dell’ultimo cinema coerano, e ancora il compositore Jung Jae-il, autore delle colonne sonore degli ultimi successi internazionali già citati, cinque masterclass in cui gli ospiti si racconteranno al pubblico, oltre ai focus su webtoons, i fumetti digitali in voga tra le giovani generazioni asiatiche, e il cinema anni ‘60, momento storico focale in Corea del Sud, per oltre 80 proiezioni, in sala e online: questo e altro sarà nel programma della prossima edizione del Florence Korea Film Fest, il più importante festival italiano dedicato al meglio della cinematografia sudcoreana contemporanea.

Il cartellone presenta i film divisi in varie sezioni: i maggiori successi al botteghino in Orizzonti Coreani; le giovani promesse in Independent Korea e i cortometraggi in Corto, Corti!. Novità dell’edizione 2024 sarà appunto il tributo al cinema coreano degli anni ’60 con una serie di proiezioni e approfondimenti previsti su storia, cultura e attualità del recente passato del paese asiatico.

La manifestazione è ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi e organizzata con il contributo di Fondazione Sistema Toscana, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, KOFIC – Korean Film Council e Ambasciata della Repubblica della Corea e Istituito culturale della Corea. Anche quest’anno il festival vede il supporto del Consorzio Vino Chianti Classico; dell’azienda Arrighi – per i vini bianchi – con sede all’Isola d’Elba  all’interno del Parco dell’Arcipelago Toscano; del Grand Hotel Baglioni – Carattere Toscano Hotels & Resorts e Helvetia & Bristol Firenze – Starhotels Collezione.

“Siamo felici di ospitare anche quest’anno al Florence Korea Film Fest i protagonisti tra i più importanti attori e registi del cinema sudcoreano – ha spiegato il direttore artistico Riccardo Gelli – oggi uno dei mercati cinematografici più importanti al mondo. Quest’anno ancora di più si rafforzano i rapporti tra i due paesi, per i 140 anni delle relazioni tra Italia e Corea. Nel programma di quest’anno continua l’onda lunga di Parasite, di cui ospiteremo uno degli attori Song Kang-ho, e di Squid Game, con la star Lee Byung-hun. Non solo cinema ma anche arte e musica con il concerto del compositore Jung Jae-il e la mostra sul fenomeno dei Webtoon. Siamo contenti e orgogliosi di questa edizione, non vediamo l’ora di partire”.

Il taglio del nastro del festival si terrà con la serata inaugurale giovedì 21 marzo (ore 20.30), con la proiezione di Concrete Utopia, il thriller diretto da Um Tae-hwa, campione d’incassi in patria (terzo film più visto nell’anno appena passato), con il regista ospite e presente in sala. La storia ci porta subito nella città di Seul, mentre viene devastata durante la notte da un forte terremoto: tutto è crollato, ma solo un luogo è rimasto intatto, gli Imperial Palace Apartments, la pacifica residenza che si trasforma in un campo di lotta per la sopravvivenza tra cittadini esasperati. A chiudere la rassegna, invece, ci penserà giovedì 28 marzo (ore 20.30) il film di Jason Yu, Sleep: qui l’attore protagonista è Lee Sun-kyun (anche lui in Parasite), alla sua ultima interpretazione prima della prematura tragica scomparsa, nei panni dell’inconsapevole Hyun-su, che con ironia e dolcezza crea il perfetto bilanciamento fra la tensione verso il pericolo e un clima di quotidianità domestica.

Protagoniste di questa edizione saranno le cinque masterclass, che si terranno al cinema La Compagnia. Si parte venerdì 22 marzo (ore 11) con Webtoon: dall’arte digitale al trionfo online: un incontro imperdibile con l’illustratore Jang Boo-kyu, autore di Street workout, e il fumettista e professore della Chungkang University Hong Yoon-pyo. La masterclass è in collaborazione con la Nemo Academy la scuola di arti digitali a Firenze, che offre corsi in animazione, illustrazione, concept art, VFX e videogiochi. Sempre dedicata al fenomenale mondo dei Webtoon, è aperta dal 22 al 29 marzo a Palazzo Medici Riccardi nelle Sale Ginori (Via De’ Ginori 14) la mostra gratuita “Webtoon Wonderland: tra le righe digitali” (in collaborazione con il ChungKang College of Cultural Industries). Si prosegue sabato 23 marzo (ore 11) con L’arte del trasformismo: protagonista Song Kang-ho, il più acclamato e versatile degli attori coreani di oggi, e il celebre regista Kim Jee-woon, che ha diretto l’attore nel suo ultimo film, Cobweb. Dopo la retrospettiva dedicatagli nel 2012, Song Kang-ho torna al Florence Korea Film Fest con l’incontro curato dai critici cinematografici Marco Luceri e Caterina Liverani, dove ripercorrerà la sua carriera, dagli esordi ai giorni nostri, attraverso i film da lui interpretati per maestri come Bong Joon-ho, Park Chan-wook, Hong Sang-soo e molti altri. Martedì 26 marzo (ore 11) si rivivono gli anni ’60 con la masterclass Il meraviglioso decennio del cinema coreano: un periodo d’oro che ha fatto registrare risultati notevoli sia come incassi che come qualità delle pellicole che verranno proiettate in sala. A guidare il pubblico i critici cinematografici Jeon Chanil e Federico Frusciante. Si torna al contemporaneo martedì 28 marzo (ore 15) con la masterclass Il ragazzo che sognava il west il cui protagonista è l’attore pluripremiato Lee Byung-hun. Dopo una serie di debutti cinematografici di successo, nel 2005 l’incontro significativo con il regista Kim Jee-woon, in “A Bittersweet Life”, suscita l’interesse di Hollywood, dove debutta con “G.I. Joe: The Rise of Cobra”: da lì, nel 2018 lo troviamo protagonista della serie Netflix “Mr Sunshine” e quest’anno in “Concrete utopia”, uno dei film più visti in Corea. Attualmente è impegnato, nel ruolo del Frontman, nella seconda stagione della serie Netflix “Squid Game”: racconterà di cosa ci aspetta. Il ciclo di masterclass si conclude poi venerdì 29 marzo (ore 11) con Jung Jae-il nell’incontro Maestro di note: da Parasite a Squid game in cui si presenterà la carriera di questo eclettico musicista classe ’82: la sua collaborazione più nota è stata con il regista Bong Joon-ho, per il quale ha composto le musiche di film come “Parasite”, ma ha anche lavorato come produttore di musica tradizionale coreana e ha ottenuto numerosi riconoscimenti per la sua musica e positive critiche, come per la sua colonna sonora per la serie Netflix “Squid Game”.

Il concerto del compositore Jung Jae-il, autore delle musiche del film premio Oscar “Parasite” e della serie tv “Squid Game”, sarà uno degli eventi speciali di questa edizione del Florence Korea Film Fest sabato 30 marzo al Teatro Verdi (ore 21), in collaborazione con Istituto Culturale Coreano a Roma. Il musicista sarà accompagnato dall’Orchestra da Camera Fiorentina e da tre musicisti tradizionali coreani Choi Young-hoon, Kim Ji-young e Kim Ki-wook. Un concerto da non perdere per gli amanti del cinema e della musica: Jung Jae-il, nato nel 1982, è un musicista poliedrico, che spazia tra diversi generi e stili, dal classico al jazz, dal pop al rock, dal folk al rap. Apprezzato anche dal famoso musicista e compositore Ryūichi Sakamoto, tra le sue opere più celebri spiccano proprio le musiche di “Parasite”, il film di Bong Joon-ho. Jung Jae-il ha creato una colonna sonora originale e suggestiva, che mescola elementi classici, elettronici e minimalisti, e che sottolinea le tensioni e le contraddizioni della storia. Altrettanto apprezzate sono state le musiche di “Squid Game”, la serie tv di Netflix che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo. Jung Jae-il ha composto una colonna sonora che alterna momenti di tensione, dramma, ironia e nostalgia, usando strumenti come il pianoforte, il violino, il flauto e il sintetizzatore. Tra i brani più noti si ricorda “Fly Me to the Moon”, una reinterpretazione del classico di Frank Sinatra, che diventa la sigla della serie.

I Led Zeppelin tornano al Cinema

“Led Zeppelin: The Song Remains the Same” arriva per la prima volta al cinema in versione completamente rimasterizzata. Nelle sale italiane solo il 25, 26 e 27 marzo, scopri dove vederlo in Toscana.

Al cinema solo per 3 giorni, il 25, 26, 27 marzo come evento speciale, LED ZEPPELIN: THE SONG REMAINS THE SAME il rivoluzionario e ipnotico film-concerto che raccoglie le riprese delle storiche esibizioni al Madison Square Garden di New York nel 1973.

Led Zeppelin: The Song Remains the Same è stato pensato appositamente per il cinema dagli stessi membri della band. La pellicola offre anche l’opportunità di scoprire la vita personale dei membri del gruppo con filmati di backstage e di ripercorrere le loro “allucinazioni private”, narrate attraverso sequenze video realizzate appositamente.

La rimasterizzazione della colonna sonora è stata supervisionata personalmente dai Led Zeppelin dando vita a un film in cui si rivela, visivamente e musicalmente, la stessa essenza della più grande e influente rock band del mondo. Diretto da Peter Clifton e da Joe Massot, LED ZEPPELIN: THE SONG REMAINS THE SAME è distribuito nelle sale italiane in esclusiva da Nexo Digita.

In Toscana in programmazione nelle seguenti sale:

Firenze Uci Cinema – Grosseto The Space – Livorno The Space – Montevarchi Cine 8 – Pisa Odeon
Pontedera Cineplex – Prato Omnia Center

 

 

Per la rassegna “Compagnia Cult” omaggio a Douglas Sirk

Omaggio a Douglas Sirk, dal 5 al 19 marzo. Una selezione di 7 titoli del regista del melodramma cinematografico hollywoodiano. Alla Compagnia di Firenze si prosegue con i capolavori senza tempo, i film cult entrati a pieno titolo a far parte della storia del cinema, da vedere o rivedere sul grande schermo.

Fino al 19 marzo, in programma al cinema La Compagnia una selezione di sette titoli firmati da Douglas Sirk, regista tedesco che conobbe la notorietà a Hollywood, diventato famoso per alcuni film che hanno contribuito a delineare il genere del melodramma cinematografico. Film nei quali sentimenti familiari, seduzioni e tradimenti, spesso con vicende che vedono le donne in primo piano, sono ambientati nella più profonda e claustrofobica provincia americana. Dopo Lo specchio della vita (Imitation of Life) si prosegue il 12 marzo con Secondo amore (All That Heaven Allows) 1955, 88’, vo sott. ita.  La società e la famiglia, con le loro regole e i loro molti vincoli, impediscono la realizzazione dei desideri della ricca vedova Cary Scott (Jane Wyman) e del giovane giardiniere Ron Kirby (Rock Hudson), due anime diverse per età e condizione sociale che si incontrano e decidono di amarsi, contro tutto e contro tutti.  Il 14 marzo ore 17.00  si proietta Il capitalista (Has Anybody Seen My Gal) 1952, 88’, v.o. sott. ita). Il vecchio miliardario Samuel Fulton rimpiange il passato che non ha mai avuto, e prima di donare il suo ingente patrimonio agli eredi di Lisa Blaisdell (la donna che in gioventù stava per sposare) decide di mettere alla prova quella che avrebbe potuto essere la sua famiglia, passando del tempo con loro sotto falso nome. Il Sirk che non ti aspetti: una commedia musicale brillante e gioiosa che racconta il sogno americano al contrario.
Il 16 marzo è in programma  Il trapezio della vita (The Tarnished Angels) 1957, 91’, vo sott. ita). Negli anni ’30, in piena Grande Depressione, il giornalista Burke Devlin incontra un gruppo di acrobati del cielo: il meccanico Jiggs, l’ex eroe di guerra Roger Shumann, sua moglie Laverne, che diventerà il centro di attrazione attorno a cui tutto gravita, compreso l’amore di Jiggs e di Devlin. Ma un senso di morte e di pessimismo attraversa il film, splendidamente fotografato da Irving Glassberg in un bianco e nero che accentua la cupezza e la luminosità di personaggi intrappolati nelle loro vite.
Si prosegue il 18 marzo con Tempo di vivere (A Time to Love and a Time to Die) 1957, 132’, vo sott. ita) Seconda Guerra mondiale: il giovane soldato tedesco Ernst Graeber torna in licenza nella sua città, semidistrutta dai bombardamenti alleati. Alla ricerca dei genitori dispersi, l’incontro con l’ex compagna di scuola Elizabeth lo porterà a scoprire la possibilità di un amore in mezzo all’orrore della guerra. Il ritorno di Sirk in Europa, per uno dei film più sentiti dal regista, con Erich Maria Remarque anche in veste di attore. Infine il 19 marzo Magnifica ossessione (Magnificent obsession) di D. Sirk (USA, 1953, 108’, vo sott. ita) Bob Merrick è un giovane ricco e arrogante, e la sua imprudenza causa indirettamente una doppia tragedia: la morte di un medico, il dottor Phillips, e la perdita della vista per Helen, la vedova del dottore. Per riuscire a riparare ai suoi errori, Bob decide di modificare la sua vita e seguire il modello del medico, innamorandosi di Helen e facendo di tutto per salvarla. Tra i melodrammi più celebri di Sirk, il film è incentrato su alcuni dei grandi temi che gli sono cari: la cecità e il destino, la cura e la redenzione.

Biglietto intero: 5€
 Biglietto ridotto: 4€
Carnet 10 film: 35€ Info: www.cinemalacompagnia.it

 

 

 

 

 

Dal 28 febbraio al cinema La Compagnia il film “L’Avamposto”

Al cinema La Compagnia arriva il film L’AVAMPOSTO, documentario di Edoardo Morabito con Christopher Clark. Un film visionario e politico che attraverso le avventure di un “Fitzcarraldo del XXI secolo” ci racconta le contraddizioni che animano la salvaguardia del pianeta. Mercoledì 28 febbraio alle ore 21.00 la presentazione alla presenza del regista

Dopo aver attirato l’attenzione di pubblico e critica alle Giornate degli Autori del Festival di Venezia, dove è stato presentato in prima mondiale come Evento Speciale, L’avamposto, il film documentario di Edoardo Morabito arriva al cinema. Un road movie avventuroso e rocambolesco che unisce i temi dell’emergenza climatica, la Foresta Amazzonica, e il culto irresistibile dei Pink Floyd.

Girato tra il cuore dell’Amazzonia e la frenetica City affaristica di Londra il film racconta il sogno di una battaglia per salvaguardare il pianeta.

A condurla è Christopher Clark, un eco‐guerriero, uno scozzese fuori dall’ordinario che nel cuore della foresta amazzonica ha creato il suo personalissimo Avamposto del progresso: un modello di società utopica basato sull’equilibrio perfetto tra natura e tecnologia, gestito e preservato dagli abitanti della foresta.  Ma dopo 30 anni il governo si rifiuta ancora di creare una riserva e un nuovo grande incendio sta minacciando di distruggere l’Avamposto. Chris decide allora di giocare d’azzardo, opponendo alla spettacolare distruzione della foresta un evento altrettanto spettacolare: un concerto dei Pink Floyd dentro l’inferno verde, così da convincere il governo brasiliano a istituire una riserva.
Del resto nella mente di un sognatore tutto è possibile e forse ha ragione lui, in un mondo che corre a velocità folle verso l’apocalisse, essere un po’ folli è l’unico modo per opporre resistenza. Ma veramente possiamo salvare la foresta, noi, i figli del modello capitalista, lo stesso modello che la sta distruggendo?

Mentre il mondo brucia e noi assistiamo al cambiamento climatico come fosse la diretta streaming del grande spettacolo che è l’apocalisse, Chris si sente investito di una missione: salvare quel che resta dell’Amazzonia. Con ogni mezzo possibile. L’avamposto è certamente un film sulla fine del mondo o quantomeno sulla distruzione del mondo naturale per mano dell’uomo. Ma è soprattutto un film sull’importanza del sogno per tornare ad immaginare possibili futuri… Perché sognare, come direbbe Chris, significa agire in prospettive cosmiche’. Dalle note di regia di Edoardo Morabito

INFO

MERCOLEDì 28 FEBBRAIO, ORE 21.00
GIOVEDì 29 FEBBRAIO, ORE 17.00
SABATO 2 MARZO, ORE 19.00
DOMENICA 3 MARZO ORE 15.00

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