Ven 26 Apr 2024

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Casa per padri separati a Pisa, l’associazione Nuovo Maschile evidenzia possibili rischi

“Naturalmente siamo favorevoli al fatto che un padre separato, come ogni altra persona in difficoltà economica o abitativa, venga sostenuto dal servizio pubblico. Contemporaneamente ricordiamo che quando una coppia con figli si separa, sono più spesso le madri ad essere in difficoltà. Ci aspettiamo che questa nuova iniziativa venga affiancata dal mantenimento e rafforzamento dei servizi attivi rivolti alle madri”, afferma Riccardo Guercio, presidente dell’associazione Nuovo Maschile, Uomini liberi dalla violenza.

L’associazione “Nuovo Maschile. Uomini liberi dalla violenza” esprime le proprie perplessità relative alla proposta fatta in occasione di un convegno sulla famiglia dove il consigliere comunale Riccardo Buscemi e l’assessora alle politiche sociali Gianna Gambaccini sono
tornati a proporre la Casa per padri separati, annunciando che il Comune ha già individuato l’immobile e previsto uno stanziamento di 30mila euro per il prossimo anno.

“È vero che la separazione comporta un impoverimento economico delle persone, tuttavia il rischio di impoverimento di donne e uomini è diverso e le donne separate risentono maggiormente del fenomeno – sottolinea l’associazione –  Nel 2017, le donne in povertà assoluta sono il 12.7% del totale, contro l’8.7% degli uomini e il valore è ancora più alto se vivono da sole con i figli”.

“Nuovo Maschile è un’associazione pisana sostenuta da uomini e rivolta agli uomini” sottolinea Riccardo Guercio, presidente dell’associazione, “ma riconosce come in questo momento storico la crisi economica stia gravando con più alte percentuali (occupazione e salari medi) sulle donne e quindi ci auspichiamo interventi che ne tengano conto, basati sui dati di Pisa e provincia”. Aggiunge inoltre, la vicepresidente dell’associazione Désirée Olianas, che “Per quanto i bisogni dei genitori siano importanti e debbano essere considerati, il benessere dei figli e delle figlie deve sempre avere la priorità. Il desiderio dei genitori di vedere regolarmente i propri figli e figlie deve essere esercitato nelle forme che garantiscano la maggiore serenità possibile agli stessi. Inoltre, nella nostra esperienza, sappiamo che le condizioni e le difficoltà economiche spesso vengono utilizzate strumentalmente per non adempiere agli obblighi di mantenimento, perciò auspichiamo che vengano fatti i relativi accertamenti.”

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