Mer 8 Mag 2024

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Borghi (Lega): nel 2020 andremo al governo della Toscana per fare la rivoluzione

“Se fosse stato il governo con l’intenzione mirata di uscire dall’Euro sarei andato al governo, invece sono in Parlamento”. Lo ha detto Claudio Borghi, presidente della Commissione bilancio della Camera, a margine di una iniziativa della Lega in Consiglio regionale della Toscana.

“Nel 2020 la Lega sarà al governo della Toscana, e si vedrà anche lì la differenza, potrebbe essere forse il vero avvio della rivoluzione”. Lo ha detto Claudio Borghi, presidente della Commissione bilancio della Camera, a margine di una iniziativa della Lega in Consiglio regionale della Toscana sulle riforme economiche del governo. “Gli anni che ho passato qua in questo palazzo – ha affermato Borghi, ex capogruppo leghista in Consiglio – mi hanno fatto capire quanto siano evidenti le potenzialità incredibili di questa terra, ancora di più di quelle che appaiono semplicemente agli occhi. Però ci vogliono soldi”. Secondo l’esponente leghista, la proposta giusta per il sistema aeroportuale toscano è “potenziare l’aeroporto di Firenze ma con la direzione della pista attuale, e connettere i due aeroporti in modo tale che diventi un sistema integrato intercontinentale e nazionale. Il problema di Firenze è che puoi anche girare la pista ma non sarà mai intercontinentale, e non va bene”.

“Se fosse stato il governo con l’intenzione mirata di uscire dall’Euro sarei andato al governo, invece sono in Parlamento”. Lo ha detto Claudio Borghi, presidente della Commissione bilancio della Camera, a margine di una iniziativa della Lega in Consiglio regionale della Toscana. In merito alle critiche dell’Europa, secondo Borghi “le critiche dall’esterno significa che stiamo facendo bene all’interno, molto semplicemente”, e peraltro “l’Europa ha spesso interessi che sono contrapposti ai nostri. Certo che finché le manovre che faceva Monti quando prendeva 60 miliardi con l’Imu, con la Fornero, e poi li andava a dare ai fondi salvastati e poi li girava a banche tedesche e banche francesi, l’Europa era contentissima. Gli italiani un po’ meno”. La gente, secondo l’economista, “deve avere fiducia” nelle riforme del governo “e soprattutto deve capire perché facciamo quello che facciamo”, perché “va spiegato che non si faceva il deficit a 2,4% tutti dovevano pagare più Iva dal 2 di gennaio. Se erano contenti si poteva anche fare”.

“Vogliono rimetterci in ginocchio, è evidente, avete visto ieri il Fondo Monetario Internazionale, l’Unione Europea, Juncker, e la Banca Centrale Europea: facciamo comodo in ginocchio, ma noi saremo in piedi”. Lo ha detto Claudio Borghi, presidente della Commissione bilancio della Camera, a margine di una iniziativa della Lega in Consiglio regionale della Toscana sulle riforme economiche del governo.

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