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Mar 13 Mag 2025
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ToscanaCronacaBagni di Lucca: truffa e peculato, medico ASL interdetto per un anno

Bagni di Lucca: truffa e peculato, medico ASL interdetto per un anno

Le indagini sono partite a fine 2023 dopo una denuncia di furto presentata ai carabinieri di Bagni di Lucca da un altro dottore: quest’ultimo lamentava l’ammanco di un hard disk portatile contenente dati sensibili dei suoi assistiti, sparito dal proprio ambulatorio insieme a due apparecchi diagnostici di ingente valore in uso a un altro suo collega.

E’ accusato di aver truffato il Servizio sanitario nazionale tra gennaio 2022 e dicembre 2024, “percependo compensi non dovuti per quasi 1600 ore di prestazioni effettivamente mai eseguite per un corrispettivo non inferiore ai 36.000 euro”. E di  essersi appropriato di vario materiale sanitario. Con queste accuse un medico della Asl è stato interdetto dalla professione nell’ambito di un’indagine svolta dai carabinieri di Bagni di Lucca (Lucca) e dal Nas di Livorno coordinata dalla procura lucchese.

Il dottore è stato sospeso in esecuzione di un’ordinanza cautelare perchè accusato di truffa aggravata e peculato.

Le indagini sono partite a fine 2023 dopo una denuncia di furto presentata ai carabinieri di Bagni di Lucca da un altro dottore: quest’ultimo lamentava l’ammanco di un hard disk portatile contenente dati sensibili dei suoi assistiti, sparito dal proprio ambulatorio insieme a due apparecchi diagnostici di ingente valore in uso a un altro suo collega.

I primi sospetti sono caduti sul medico ora sospeso perchè alcuni giorni prima dei fatti denunciati avrebbe usufruito dell’ambulatorio per un’attivitĂ  professionale svolta a favore della Croce Rossa per l’assistenza sanitaria in una gara ciclistica. Coinvolti nelle indagini anche i militari del Nas, sono state poi effettuate due perquisizioni a casa e in altri domicili in uso all’indagato – residente a Lucca e domiciliato a Pisa – che hanno portato a rinvenire “svariati quantitativi di prodotti d’impiego ospedaliero – si spiega nella nota dell’Arma -, abbigliamento sanitario, strumentazione diagnostica, materiale medicale, presidi deputati al pronto soccorso o per uso ambulatoriale.

In tutte le circostanze si è trattato sempre di rinvenimenti di materiale e medicinali diversi da quelli fruibili nelle farmacie private, tra cui anche parecchi farmaci, dei quali alcuni inseriti nelle tabelle del Decreto legislativo 309/1990 riguardante gli stupefacenti o destinati alle cure palliative. Presidi sanitari che sarebbero stati asportati da sedi ed ambulatori delle province di Lucca, Pisa e Livorno facenti capo alla Asl Toscana Nord Ovest, Misericordie e Punti emergenza rerritoriali, ove il soggetto ha finora prestato la propria opera quale medico convenzionato”.

Le indagini hanno poi portato alla contestazione della truffa al Ssn: in particolare negli orari indicati per le prestazioni che per l’accusa il medico non avrebbe svolto, lo stesso dottore “sarebbe risultato contemporaneamente in servizio in contesti diversi con orari sovrapposti tra quelli prestati alla Usl con quelli svolti in regime privatistico presso l’Ufficio sanita marittima aereo e di frontiera della Cri o presso altri incarichi. Rileva che nel corso della perquisizione sarebbero stati trovati nella sua disponibilitĂ  timbri e datari riconducibili ad Enti sanitari pubblici presumibilmente utilizzati per attestare falsamente notule ore”.
Alle indagini, spiega sempre l’Arma, hanno collaborato i militari della Guardia di finanza di Lucca per gli accertamenti economico finanziari.