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Mar 23 Set 2025
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Dall’assessorato unico Socio Sanitario ai servizi su misura: il “manifesto” delle cooperative toscane

Ricreare un assessorato unico Socio Sanitario, realizzare un welfare su misura per offrire servizi mirati alle singole esigenze e non interventi standardizzati, puntare sulla co-programmazione tra Terzo Settore e Istituzioni, tracciare un bilancio delle Società della Salute a 20 anni dalla loro istituzione.

Sono le principali proposte del “Manifesto per una riforma del welfare toscano” lanciato da Confcooperative Federsolidarietà Toscana e Confcooperative Sanità Toscana in vista delle elezioni regionali del 12-13 ottobre.

“Negli ultimi 25 anni la Toscana, in linea con il resto del Paese, è stata attraversata da una trasformazione demografica profonda e strutturale: calo demografico, sgretolamento delle reti familiari e diminuzione delle risorse – spiegano Giacomo Billi, presidente di Federsolidarietà Toscana e Anna Batini, coordinatrice di Confcooperative Sanità Toscana –. In Toscana gli over 65 sono il 26,7% della popolazione e il tasso di natalità è tra i più bassi d’Italia (5,7 nati per 1.000 abitanti nel 2024). Ci sono 100 giovani per 242 anziani e nel 2035 saranno 100 per 318. Il 14% degli anziani toscani è socialmente isolato”.

“La Toscana – proseguono Billi e Batini – e si trova oggi di fronte alla sfida di ripensare il welfare in chiave più integrata, territoriale e personalizzata, per rispondere ad una società che si trasforma, ad una popolazione più anziana, più sola e più plurale, al lavoro che cambia. Serve un cambiamento di paradigma che richiede al Terzo settore e al mondo della cooperazione sociale un ruolo da protagonista che vada oltre la mera gestione dei servizi e si spinga fino alla co-programmazione delle politiche pubbliche”.

“La nostra proposta di riforma del welfare toscano – dicono Federsolidarietà e Confcooperative Sanità Toscana – si fonda sulla piena e autentica attuazione del principio di sussidiarietà che oggi deve attuarsi in una co-programmazione delle politiche pubbliche e degli strumenti di pianificazione”.