Sab 27 Lug 2024

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Arci, dipendenti in cassa integrazione e migliaia di eventi saltati

Firenze, 230 dipendenti in cassa integrazione, circa 3000 iniziative annullate o sospese ed una stima di 500mila euro settimanali di mancati incassi. Sono questi i numeri che raccontano le conseguenze del lockdown sulla rete dei 236 Circoli dellโ€™Arci cittadino.

L’emergenza Coronavirus ha creato gravi danni economici e anche molte Case del Popolo e associazioni affiliate ad Arci Firenze ne sono state coinvolte. Sotto lโ€™aspetto occupazionale, per piรน dellโ€™80% dei 252 dipendenti dei Circoli Arci di Firenze รจ stata richiesta lโ€™attivazione della cassa integrazione e, fra le iniziative annullate, si contano centinaia di concerti, dj set, presentazioni di libri, dibattiti, cene sociali, corsi formativi, serate di ballo e molto altro ancora.

Moltissime Case del Popolo, per un atto di responsabilitร  condiviso, sono state fra i primi luoghi a chiudere i propri spazi a inizio pandemia, in chiaro anticipo rispetto ai primi provvedimenti piรน restrittivi del Governo, e allo stesso tempo moltissimi volontari Arci hanno dato il loro contributo nei momenti piรน difficili dell’emergenza, attivando nel complesso circa 150 iniziative di volontariato in tutta la provincia di Firenze: consegnando la spesa e i farmaci a domicilio alle persone piรน bisognose, allestendo le “spese sospese” nei pressi dei circoli, attivando alcuni sportelli telefonici e online dedicati al supporto legale, psicologico e di mediazione dei conflitti, oltre che relativo a problematiche correlate allโ€™orientamento sessuale o allโ€™identitร  di genere; raccogliendo donazioni per le strutture della sanitร  territoriale e per la protezione civile, dando vita a gruppi di acquisto collettivo per il supporto dei piccoli negozianti di quartiere e di paese; producendo arte e cultura online con dirette, rassegne musicali e interventi di vario tipo.

โ€œI numeri raccolti in queste settimane di crisi tramite i nostri circoli โ€“ spiega il Presidente di Arci Firenze Jacopo Forconi – ci dimostrano, anche in questa situazione, quanto siano una presenza capillare sul territorio e quanto purtroppo abbiano subito anche loro inevitabilmente i danni di questa chiusura forzata. Allo stesso tempo perรฒ abbiamo avuto la conferma dell’importanza del loro ruolo di supporto alla comunitร  sia a livello aggregativo e ricreativo che occupazionale. Nonostante le difficoltร  che la pandemia ha arrecato alle nostre strutture โ€“ conclude il Presidente di Arci Firenze – vorrei perรฒ anche sottolineare come i circoli abbiano dimostrato una volta di piรน un grande senso civico, di solidarietร  e creativitร . Valori centrali, con radici profonde, per la nostra associazione che ci daranno il giusto slancio per il futuroโ€.

Dal 18 Maggio i circoli Arci hanno potuto riaprire le proprie porte, ma in molti casi le strutture hanno ripreso le proprie attivitร , seppur ridotte, soltanto dal 1ยฐ giugno, ed ancora oggi molte sono le basi associative impossibilitate a riaprire.

Nel momento di massima difficoltร , alcune Case del Popolo, messe di fronte alla concreta possibilitร  di chiudere definitivamente, hanno scelto la strada del crowdfounding sulla piattaforma โ€œproduzionidalbassoโ€ per raccogliere quei fondi necessari alla riapertura. Tutte le raccolte fondi sono visibili e supportabili su www.produzionidalbasso.com.

In un momento in cui si parla molto di rinascita anche del territorio fiorentino, i Circoli Arci non possono non essere considerati come una parte fondamentale delle nostre cittร  e dei nostri paesi. Per questo รจ fondamentale che le Case del Popolo tornino ad essere un luogo vivo cosรฌ come lโ€™abbiamo sempre conosciuto, e che i soci e le socie tornino ad animarlo.

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