Sab 27 Apr 2024

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Amianto, Toscana: 30mila lavoratori esposti

Il programma toscano per i lavoratori che sono stati esposti al materiale è attivo dal 3 aprile 2017. E’ stato stimato che dei 30.000 lavoratori toscani che dagli anni ’60 in poi sono stati esposti ad amianto, sono almeno 5.600 quelli che potrebbero usufruire della sorveglianza sanitaria.

“Il nostro programma di sorveglianza sanitaria per gli ex esposti ad amianto è offerto gratuitamente, grazie all’attivazione di uno specifico codice di esenzione regionale”. Lo ha ricordato Stefania Saccardi, assessore alla salute della Regione Toscana, alla vigilia della giornata mondiale delle vittime dell’amianto, che si celebra domani.
Dal 3 aprile al 31 dicembre 2017 gli ambulatori di Prevenzione, igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro dei Dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie hanno già visitato circa 700 persone. La Regione Toscana, si legge in una nota, ha stanziato fino al 2018 un finanziamento di 1.134.000 euro.
I finanziamenti per gli anni successivi saranno riconsiderati alla luce dell’esperienza che sarà svolta fino al 2018 e alla luce delle eventuali novità sull’appropriatezza del percorso sanitario individuato.
In natura l’ amianto è un materiale molto comune. La sua resistenza al calore e la sua struttura fibrosa lo rendono adatto come materiale per indumenti e tessuti da arredamento a prova di fuoco, ma la sua ormai accertata nocività per la salute ha portato a vietarne l’uso in molti paesi. La produzione, la lavorazione e la vendita dell’amianto sono fuori legge in Italia dal 1992. Se respirate, le polveri contenenti fibre d’amianto possono causare gravi patologie come il carcinoma polmonare o tumori della pleura.
L’amianto è stato utilizzato fino agli anni ottanta per la coibentazione di edifici, tetti, navi, treni; come materiale da costruzione per l’edilizia sotto forma di composito fibro-cementizio, noto anche con il nome commerciale Eternit, utilizzato per fabbricare tegole, pavimenti, tubazioni, vernici, canne fumarie, nelle auto e anche per la fabbricazione di corde, plastica e cartoni. Inoltre la polvere di amianto è stata largamente utilizzata come coadiuvante nella filtrazione dei vini. Altro uso diffuso era come componente dei ripiani di fondo dei forni per la panificazione.

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