Euroingro, dopo l’aggressione ai lavoratori due aziende hanno accettato di avviare una trattativa

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    Euroingro, dopo l'aggressione ai lavoratori due aziende hanno accettato di avviare una trattativa
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    Dopo gli scontri di ieri all’Euroingro, due delle cinque aziende coinvolte nella vertenza con il sindacato Sudd Cobas hanno accettato di avviare una trattativa e firmare un accordo per la regolarizzazione dei dipendenti.

    Lunedì un gruppo di circa trenta persone aveva assaltato il presidio sindacale in via Gora del Pero, danneggiando i gazebo e aggredendo due agenti della Digos. Tre cittadini cinesi sono stati fermati; la Procura ha aperto un fascicolo. Durante una conferenza stampa sul luogo dell’aggressione, il coordinatore Sudd Cobas Luca Toscano ha denunciato “una violenza ormai sistematica contro picchetti pacifici” e ha respinto ogni lettura etnica degli scontri: “Non è una guerra tra comunità, ma l’azione di una frangia di padronato che non vuole essere disturbata”. Il sindacato riferisce anche di pressioni circolate su WeChat per coinvolgere il Consolato cinese, parlando del fatto che sia “inaccettabile che un gruppo di imprenditori pretenda un diritto allo sfruttamento”. Toscano e la coordinatrice Sarah Caudiero saranno ascoltati oggi da una commissione della Camera dei deputati nell’ambito dell’esame della legge sulle Pmi, che potrebbe accogliere il cosiddetto emendamento “salva griffe” – che vanifica le responsabilità oggettive dei committenti – dai sindacalisti definito “un passo indietro nella lotta allo sfruttamento”.

    Dal caso degli imprenditori cinesi che cercano la sponda del Consolato del Paese del Dragone sino alla possibilità che gli orientali sfruttati possano aderire alle lotte sindacali. Dopo le violenze di ieri di fronte a Euroingro – nel cuore produttivo del fast fashion pratese – il sindacato Sudd Cobas illumina alcuni aspetti rimasti in ombra nella vicenda della protesta. E lancia un allarme sulle complicità di cui potrebbe godere il sistema produttivo deviato. Abbiamo chiesto a Sarah Caudiero di illustrare lo stato dell’arte della lotta nel distretto pratese.