Dal 2026 in 50 strade del centro storico di Firenze scatterà il divieto assoluto di dehors all’esterno degli esercizi commerciali. Mentre per altre 73 strade sarà indicato quale delle cinque tipologie, dalla meno (A, sedie e tavolini) alla più invasiva (D, struttura chiusa e copertura stabile), sarà possibile allestire. A pochi giorni dalla scadenza dell’ultima proroga alle concessioni sul suolo pubblico in città, il 15 novembre, Palazzo Vecchio annuncia i contorni della stretta ai dehors che entrerà ufficialmente in vigore tra pochi mesi. Una svolta attesa da 15 anni, dall’ultimo regolamento comunale firmato dall’allora sindaco Matteo Renzi. Il nuovo regolamento, atteso per la fine dell’anno, mira a trovare un equilibrio tra il diritto degli esercizi commerciali di ampliare l’offerta all’aperto, soprattutto dopo la pandemia, e la necessità di tutelare la vivibilità e l’accessibilità delle vie cittadine, che spesso registrano criticità a causa dell’occupazione eccessiva degli spazi pubblici. La questione è diventata anche motivo di confronto con i residenti del centro storico, che lamentano una limitazione della fruibilità degli spazi pubblici causata dalla proliferazione dei dehors. Nel frattempo è stato approvato dalla Giunta comunale il Protocollo d’intesa sui dehor stipulato tra la Soprintendenza e il Comune di Firenze. Attualmente i dehors censiti sono 912, di cui 674 nell’area Unesco (38 solo estivi) per un totale di 12.083 metri quadrati, e 238 nel resto della città (18 stagionali) per 3.758 metri quadrati.
Per raccontare questa storia, Raffaele Palumbo di trova in diretta da piazza Santa Croce con Jacopo Vicini, Assessore allo sviluppo economico del Comune di Firenze, Mirco Rufilli, Presidente del Quartiere 1 di Firenze, Santino Cannamela Presidente Confesercenti Città di Firenze.



