Bene il turismo internazionale in Toscana, meno quello italiano, con i primi mesi del 2025 che confermano sostanzialmente la fotografia del 2024. E’ quanto emerge dal Rapporto Irpet, presentato oggi a Firenze. Nel 2024 sono aumentati arrivi (+5,9%) e presenze (+4,1%) rispetto ai 12 mesi precedenti col definitivo recupero rispetto ai flussi pre-Covid.
Un totale che al suo interno però vede due componenti in direzione opposta. Aumento in doppia cifra per quanto riguarda le presenze dall’estero (+10,3%), soprattutto extra Europa (+17,5), gli italiani invece diminuiscono del 3,4%. Un dato, quest’ultimo, accentuato nel primo quadrimestre del 2025, -8,6%.
Tornando al 2024, la spinta maggiore arriva dall’Asia con +35,5%, seguita dall’America Latina con +21,9%. Tornano anche i turisti da Usa e Canada, +13,6% e soprattutto +43% sul 2019. Le mete preferite restano le cittĂ d’arte (+9,2%), soprattutto l’area fiorentina (+11,6%), bene le aree montane (+3,6%) e collinari (+3,1%), stabili le destinazioni balneari (+0,6%), trainate dal turismo straniero (+7,1%) che fa da contraltare al calo nazionale (-3,1%). Nel 2025, invece stagnazione delle presenze (-0,4%), con il dato peggiore nelle aree balneari (-15%) dove diminuiscono anche le presenze europee (-6,8%).
“Il 2024 è stato un anno davvero positivo che ci ha permesso finalmente di ritornare ai livelli del 2019”, ha detto l’assessore regionale al turismo Leonardo Marras. Un dato non scontato visto che il turismo “è stato uno dei settori massimamente colpiti dalla pandemia, il nostro in particolare molto vocato all’internazionale. Anche se è chiaro che tutto questo non è stabile, fa i conti con le turbolenze internazionali”.
Sulla domanda interna, aggiunge Marras, “il 2025 ci propone una riflessione come possiamo attrezzarci al meglio per accogliere i turisti italiani” che devono fare i conti con la riduzione del potere d’acquisto e anche “come poter attivare anche attrattivitĂ da altri Paesi che ancora non si sono sbloccati”. Per quanto riguarda le tipologie ricettive crescono gli alberghi di alta fascia nelle cittĂ d’arte (+3,7% per i 5 Stelle), ma il vero boom è quello delle locazioni turistiche brevi sia professionali (+39,1%) che non (+64,4%).