Prato: ultraottantenne minaccia con pistola immigrato

Un ultraottantenne è stato denunciato, a Prato, per minaccia grave e detenzione abusiva di armi e munizioni oltre che per omessa custodia. Ha minacciato un immigrato con una pistola, per poi venir bloccato dalla polizia che, dopo un controllo, ha trovato nella sua abitazione un intero arsenale.

L’episodio è avvenuto ieri in via Ferrucci, quando un giovane immigrato ha chiamato il 113 dicendo che poco prima un anziano gli aveva puntato una pistola al petto senza alcun motivo. Una volta sul posto, la pattuglia i poliziotti ha rintracciato poco lontano l’anziano. Quest’ultimo è stato trovato in possesso di una pistola ‘colt’ regolarmente detenuta.

I poliziotti hanno però deciso di fare un accertamento anche nella sua abitazione, dove si sono trovati di fronte un vero e proprio arsenale con armi sparse ovunque: fucili di vario genere, pistole, caricatori e tante munizioni, custodite anche per terra. Sono in corso accertamenti per verificare se tutte le armi e le munizioni siano regolarmente registrate.

Piazze piu’ controllate a Firenze, firmata ordinanza contro abusi e degrado

Ordinanza Piazza vivibili – Firmata oggi dalla vicesindaca di Firenze Cristina Giachi contro il degrado e l’abuso degli spazi pubblici da parte di cittadini molesti, in stato di ubriacatura o in condizioni di bivacco, in particolare durante il periodo estivo. L’ordinanza è contingibile ed urgente e dunque ha effetto immediato e prevede il potenziamento dei controlli da parte della polizia municipale e delle sanzioni in alcune aree sensibili della città, come il sagrato di piazza santo Spirito. Oggi l’illustrazione in Palazzo vecchio da parte della stessa vicesindaca e dall’assessore alla sicurezza urbana Federico Gianassi.

Intervista a cura di Chiara Brilli

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Sarà in vigore tre mesi e i controlli della Polizia Municipale inizieranno da domani. Fortemente voluta dal sindaco Dario Nardella e preannunciata nei giorni scorsi, l’ordinanza individua alcune aree specifiche (piazze e giardini) nei quali nel corso del tempo sono state rilevate criticità dovute a stazionamento di gruppi di persone che bivaccano consumando alcolici e in alcuni casi assumendo sostanze stupefacenti. Per contrastare questi fenomeni di illegalità e degrado che impediscono ai cittadini e alle famiglie di fruire liberamente e serenamente degli spazi pubblici e riconoscendo la situazione di urgenza, l’Amministrazione comunale ha deciso di utilizzare lo strumento dell’ordinanza per assicurare la vivibilità di questi luoghi perché siano luoghi di aggregazione, di socializzazione e di comunità.

“Con questa ordinanza vogliamo dare alla Polizia Municipale strumenti in più per garantire una maggiore vivibilità di una serie di luoghi, nello specifico giardini e piazze, che a causa del comportamento di alcune persone non vengono più utilizzate in tranquillità dai cittadini e che se ne vedono espropriati – sottolinea la vicesindaca Giachi –. Non si tratta quindi di un nuovo regolamento generale, al contrario è un provvedimento urgente limitato ad alcune aree in cui si sono registrate criticità e che punta a colpire comportamenti specifici”.

“I luoghi sono stati individuati a seguito di una puntuale istruttoria anche sulla base delle segnalazioni dei cittadini – aggiunge l’assessore Gianassi –. Come Amministrazione puntiamo ad avere piazze e i giardini sempre più vissuti dalla popolazione, come testimonia tra l’altro il programma dell’Estate Fiorentina. L’ordinanza va in questa direzione perché vuole assicurare una maggiore vivibilità in alcuni giardini e piazze, intensificando il contrasto a comportamenti, come i bivacchi molesti, che scoraggiano la frequentazione da parte dei cittadini. Ovviamente siamo consapevoli che il problema non si risolve in un giorno. Ma l’ordinanza consente un inasprimento delle conseguenze per i trasgressori e offre alla Polizia Municipale uno strumento di intervento in più”.

Per quanto riguarda le forze in campo, il comandante Casale precisa: “Questo servizio sarà svolto dai reparti territoriali dei vari quartieri a cui si aggiungeranno pattuglie del Reparto Antidegrado. Ogni giorno contiamo di avere un congruo numero agenti impegnati in questi controlli, almeno una ventina per turno. Grazie allo strumento dell’ordinanza contingibile e urgente, gli agenti potranno perseguire comportamenti che normalmente non costituiscono un reato, come il bivacco con consumo di alcolici, che però in queste aree specifiche rappresentano un elemento di criticità per la vivibilità e la sicurezza allontanando le persone, denunciandole, come previsto dall’articolo 650 del codice penale, e sequestrando loro le bevande”.

In dettaglio l’ordinanza individua una serie di luoghi nei vari quartieri cittadini dove negli ultimi mesi si sono verificati “fenomeni di uso illecito degli spazi pubblici connesso a reati legati all’abuso di alcool o all’uso di stupefacenti, sfociati talvolta in espliciti fatti violenti”.  E dove, anche a seguito di segnalazioni dei cittadini, sono stati effettuati numerosi interventi della Polizia Municipale oltre che di altre forze di polizia. Ovvero: nel Quartiere 1 i giardini di via Galliano; nel Quartiere 2 l’area del Parterre compresa piazza della Libertà; nel Quartiere 3 via Reims (per essere esatti lo slargo in cui insistono la chiesa, il centro anziani e il teatro e nei pressi c’è anche un giardino pubblico) e le piazze Bartali e Artusi; nel Quartiere 4 piazza Pier Vettori; nel Quartiere 5 i giardini pubblici tra via Allori e via Baracca. All’elenco si aggiungono due ulteriori luoghi ovvero piazza Santo Spirito, e il Giardino della Catena nel Parco delle Cascine. E vieta quei comportamenti che possono creare situazioni di insicurezza urbana introducendo il divieto di:

– creare assembramenti con detenzione e consumo di bevande e di alimenti, salvo i casi di piccoli gruppi di turisti o residenti; sull’area del sagrato della Basilica di Santo Spirito il divieto è esteso anche a turisti e residenti nella fascia oraria 22-8;

– lo stazionamento sulle panchine, la creazione di giacigli o la detenzione di bevande alcoliche quando tali comportamenti avvengano in stato di ebbrezza alcolica;

– chiedere o trattare l’offerta di sostanza stupefacente nelle aree di via Allori, via Galliano, piazza Santo spirito e il Giardino della Catena nel Parco delle Cascine).

L’ordinanza prevede, per chi viola i divieti, la pena prevista dall’articolo 650 del Codice Penale per “inosservanza dei provvedimenti dell’autorità”: quindi la denuncia con arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino a 206 euro. Ovviamente se la condotta configura un reato più grave scatteranno le pene previste e restano sempre in vigore i divieti imposti dal Regolamento di Polizia Urbana (con sanzioni amministrative).

Certaldo: usuraio minaccia di dare fuoco a vittima, denunciato

Certaldo, aveva prestato 8mila euro a un uomo in difficoltà economiche arrivando a chiedergli indietro fino a 50mila euro e minacciandolo di dargli fuoco per ottenere il denaro. Nei mesi l’uomo, che lavora in un’azienda nel territorio di San Gimignano (Siena), aveva più volte dato soldi al suo estorsore, ricevendo in cambio minacce e pretese di ulteriore liquidità.

Un 45enne italiano, originario di Napoli e residente a Castelfiorentino (Firenze), è stato denunciato dai carabinieri di Certaldo (Firenze) per estorsione e usura per fatti avvenuti nel 2016, oltre che oggetto di una misura di obbligo di dimora nelle ore notturne.

Il 45enne, secondo una ricostruzione dei fatti, avrebbe prima chiesto 11 mila, e poi alzato sempre più la posta fino a pretendere 50 mila euro.

Nel corso dei mesi la vittima era anche fuggita di casa con la famiglia per paura di ritorsioni, venendo comunque rintracciata e minacciata. I militari, assieme alla Procura di Siena, sono arrivati adesso a ricostruire i fatti grazie a una serie di intercettazioni, appostamenti e testimonianze raccolte.

Rossi su cave Massa Carrara: più anni di concessione a chi investe nel marmo

Il governatore della Toscana Enrico Rossi, oggi a Palazzo Ducale a Massa (Massa Carrara), durante un incontro per fare il punto della situazione sul piano biennale straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo, emanato nel 2016 e prorogato poi fino al 2020, ha esposto i temi principali del protocollo per la salvaguardia della legalità e la promozione dello sviluppo sostenibile nelle cave apuo-versiliesi.

“Formazione lavorativa con l’istituzione anche nelle province di Massa Carrara e Lucca di un istituto tecnico superiore per gruppi di dirigenti nel settore del marmo, tempi delle concessioni più lunghi per chi fa investimenti”, oltre a “progetti ambientali e occupazionali, e piani di riutilizzo della marmettola, i rifiuti del lapideo che spesso finiscono nei fiumi”, ha dichiarato Rossi.

Presenti all’incontro, tra gli altri, anche il procuratore di Massa Carrara Aldo Giubilaro, e il presidente della provincia Gianni Lorenzetti.

“La collaborazione con gli imprenditori è essenziale – ha detto Rossi – e occorre che anche il governo faccia la sua parte concedendo più autonomia alle Regione nel settore del marmo. Serve un’intesa forte con il ministero dell’ambiente per poi definire a livello regionale una sorta di glossario con le modalità di comportamento nelle cave e laboratori del piano dove si svolge l’attività di segagione. Lo strumento è un decreto che però negli anni è sempre stato vanificato dai cambi di governo. “In merito al problema della marmettola – ha aggiunto Rossi – sono allo studio sistemi per il riciclo, in ambiente edile”.

La proroga del piano cave ha previsto, al primo finanziamento di 2,5 milioni, altri 750 mila euro per l’assunzione di nuovo personale e l’acquisto di macchinari speciali.

Nel comprensorio apuo-versiliese, spiega una nota, si contano più di trecento cave di marmo. Quelle attive sono attorno alla metà: novanta in provincia di Massa Carrara, sessanta in quella di Lucca. Nel 2018 l’Asl Toscana nord ovest registra, nei primi sei mesi dell’anno, già 605 controlli, con una media di 8 o 9 a cava: 211 nel lucchese, 394 a Massa Carrara, e 168 nei laboratori sui 360 programmati. Gli esiti complessivi sono stati 24 comunicazioni di reato ed altrettante sanzioni amministrative: dodici riguardano la gestione delle acque, altre dieci lo smaltimento dei rifiuti.

I carabinieri forestali hanno partecipato a undici sopralluoghi su nuovi siti estrattivi e realizzato 138 controlli su strada sui mezzi pesanti che trasportano marmo, ben oltre i cento che erano stati programmati per tutto l’anno.

Altri quaranta sopralluoghi, su sessanta previsti in tutto l’anno, sono stati effettuati dalle capitanerie di porto e guardia costiera di Marina di Carrara e Viareggio, coinvolti nel progetto perché la ‘marmettola’, ovvero il fango di risulta che si origina dall’estrazione e segagione della pietra e che finisce nei torrenti innalzandone anche il livello, poi arriva anche in mare.

Cave Massa Carrara, Giubilaro: lavoratori reticenti a parlare di incidenti

Oggi il procuratore di Massa Carrara Aldo Giubilaro è intervenuto a palazzo Ducale all’incontro presieduto dal presidente della Regione Enrico Rossi per fare il punto sul piano straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo nelle cave del distretto Apuo-Versiliese. “Non voglio parlare di omertà, ma c’è reticenza a parlare”.

“In altre zone si parlerebbe di omertà, io questa parola non la voglio accostare al mondo delle cave ma ho riscontrato, purtroppo troppa reticenza tra gli stessi lavoratori del marmo quando si tratta di ascoltarli per inchieste tese a far luce su incidenti o reati di carattere penale e ambientale”. Così ha parlato Giubilaro riguardo i recenti avvenimenti nelle cave di marmo di Massa Carrara, che hanno visto da ultimo la morte di un operaio di 37 anni.

“Mi spiace che oggi non siano presenti i sindacati dei lavoratori – ha aggiunto il procuratore -, occorrerebbe una svolta epocale. Quando i lavoratori sono chiamati in procura come persone informate sui fatti si assiste quasi sempre a risposte di circostanza, bisogna invece avere più coraggio per affermare la legalità”.

Il procuratore ha poi detto che quasi tutte le segherie del piano ispezionate non erano in regola: “Su 19 aziende controllate, ben 18 operavano in maniera illegale soprattutto nello smaltimento della cosiddetta marmettola, il residuo della lavorazione del marmo, che finiva nei torrenti d’acqua”.

Nel comprensorio apuo-versiliese, spiega una nota, si contano più di trecento cave di marmo. Quelle attive sono attorno alla metà: novanta in provincia di Massa Carrara, sessanta in quella di Lucca. Nel 2018 l’Asl Toscana nord ovest registra, nei primi sei mesi dell’anno, già 605 controlli, con una media di 8 o 9 a cava: 211 nel lucchese, 394 a Massa Carrara, e 168 nei laboratori sui 360 programmati. Ne sono scaturite quindici ‘non conformità’ e due sanzioni amministrative.

L’Arpat ha invece svolto 60 sopralluoghi nei primi sei mesi del 2018: 49 hanno riguardato le cave (ne sono state controllate 34 su sessantacinque) e 11 impianti esterni. Gli esiti complessivi sono stati 24 comunicazioni di reato ed altrettante sanzioni amministrative: dodici riguardano la gestione delle acque, altre dieci lo smaltimento dei rifiuti.

Vaccinazioni: in Toscana raggiunta ‘immunità gregge’

Boom  per la vaccinazione anti morbillo-parotite-rosolia (Mps), dove la media regionale a 24 mesi è aumentata di oltre 4 punti percentuali rispetto al 2016: dall’89,38% al 93,51%.

Sono aumentate tutte le vaccinazioni in Toscana nel 2017. Lo comunica la Regione che ha inviato alle direzioni di tutte le aziende sanitarie toscane il report sulle coperture vaccinali eseguite lo scorso anno.

Il trend positivo riguarda tutte le vaccinazioni, spiega una nota, la soglia del 95% fissata dai Lea (Livelli essenziali di assistenza) e dal Piano nazionale prevenzione vaccinale è raggiunta per l’esavalente, anche se i risultati più evidenti si possono apprezzare nelle coperture per la vaccinazione anti morbillo-parotite-rosolia (Mps), dove la media regionale a 24 mesi è aumentata di oltre 4 punti percentuali rispetto al 2016: dall’89,38% al 93,51%. La copertura vaccinale anti poliomielite, considerata come indicatore per il vaccino esavalente, si attesta al 95,78%, guadagnando un +1,41% rispetto al 2016.

“Questo risultato importante deriva dalla sinergia di diversi fattori – commenta l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi -, non ultimo la legge che nel 2017 ha introdotto misure più stringenti sull’obbligo vaccinale, che hanno incoraggiato le famiglie più esitanti a riflettere sui propri convincimenti. Anche se gli effetti positivi dell’obbligo saranno più evidenti nel corso del 2018. Nonostante questo miglioramento, è fondamentale non abbassare la guardia, per ottimizzare gli sforzi sostenuti fino ad oggi. Anche perché è necessario recuperare i bambini più grandi non vaccinati”.

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