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ToscanaCronaca🎧 Ex Gkn: quattro anni di lotta oggi, per futuro diverso domani

🎧 Ex Gkn: quattro anni di lotta oggi, per futuro diverso domani

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🎧 Ex Gkn: quattro anni di lotta oggi, per futuro diverso domani
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La lotta ‘rompe le scatole’. E’ uno degli slogan del Collettivo di fabbrica ex Gkn che si appresta a dare vita alla due giorni sotto la Torre di San Niccolò a 4 anni dall’inizio della vertenza. Proprio oggi nel 2021 arrivavano infatti le 422 lettere di licenziamento per posta elettronica e da allora il presidio permanente di fabbrica  porta avanti la mobilitazione e la vertenza. La Newsline serale di venerdì 11 luglio sarà in diretta  da Piazza Poggi  per il  concerto/evento con Piero Pelù, Bandabardò, e molti altri artisti nell’ambito della due giorni di musica, assemblea e mobilitazioni.

 
Ci sono vicende che si ripropongono vive nei ricordi individuali e collettivi come fossero avvenute ieri, vicende storiche, politiche, di cronaca, di diritti negati o violati. Forse perché quelle vicende non hanno trovato ancora una giustizia, una risposta, una chiarezza di responsabilità e di presa in carico. E senza questo è difficile che la coscienza e la memoria possa pacificarsi. Ma la Gkn di Campi Bisenzio ci insegna che nonostante questo, la forza di dare prospettiva, gambe e futuro ad una fabbrica, una lotta, un territorio, un nuovo modello produttivo non è mai mancata.
Da quelle 422 mail di licenziamento recapitate il 9 luglio 2021 con l’avviso di chiusura dello stabilimento si è arrivati ad un oggi ancora pieno di interrogativi, attese, poche risposte e molti timori.
“Vogliono aprire qui” nell’area ex Gkn a Campi Bisenzio (Firenze) “l’ennesimo polo della logistica, che impiega pochi lavoratori e ha un forte impatto sul territorio, in termini di traffico, uso delle strade e inquinamento?”. E’ la domanda che pone in un comunicato il Collettivo di Fabbrica ex Gkn, secondo cui “se così fosse, si spiegherebbe perché il consorzio pubblico dà tanto fastidio e perché dà fastidio il nostro piano di reindustrializzazione”. Il Collettivo punta il dito contro Idea Sgv, società attiva nel campo immobiliare, che secondo quanto si legge nel decreto di apertura del concordato preventivo per Qf Spa, investirà 18 milioni nelle due società proprietarie dell’area industriale (Sviluppo Immobiliare Toscana e Tuscany Industry), cifra su cui si fonda il piano di concordato volto al pagamento integrale dei creditori, compresi i lavoratori, entro un anno dall’omologa.
“Idea Sgv, ad esempio – sottolinea il Collettivo -, ha appena concluso due operazioni di compravendita immobiliare con il Fondo Mars e il Fondo Mercury, gestiti dalla Sgr Kryalos. Parliamo di fondi che annoverano tra i gestori realtà della finanza globale come Blackstone. E parliamo di investimenti immobiliari soprattutto per la logistica dell’ultimo miglio: esattamente il profilo dello stabilimento ex Gkn. La presenza di questo nuovo soggetto societario getta un’ulteriore luce sinistra su tutta l’operazione”.
Una storia complicata quella della Gkn, fatta di scatole cinesi di tavoli ministeriali disertati, di ordinanze di sgombero pendenti, una storia difficile da tenere viva e calda e invece come ha dimostrato il successo dell’azionariato popolare che vedrà la sua assemblea sabato in piazza Poggi nel secondo giorno di eventi promossi in San Niccolò sotto quella Torre che nell’estate di due anni fa fu occupata per chiedere un futuro, questa storia è sentita, capita e sostenuta perché è la storia non di una fabbrica, di un territorio o di 100 lavoratori rimasti ma di un modello produttivo e sociale da ripensare che si manifesta nella sua crisi globale dagli effetti disastrosi delle alluvioni in territori indeboliti dalle speculazioni urbanistiche fino alla disumanizzazione portata avanti contro il popolo palestinese. In tutto questo rimettere al centro una lotta come quella della GKN vuol dire convergere per riprendersi un domani. Che vada oltre il 9 luglio.