
Pitti uomo diventa marchio storico di interesse nazionale e annuncia la prossima edizione in Giugno all’insegna dello sport, del business e dell’eleganza. Il fashion Made in Italy si scopre sempre più forte, con segni positivi anche sull’export e un punto fermo: Firenze come centro strategico per tutta la filiera. La presentazione della nuova collezione primavera estate 2026 vedrà ospiti d’eccezione come Issay Miyake e il debutto del brand inglese Orlebar Borown, e di Ellesse.
Pitti c’è. Da oltre mezzo secolo, e ci sarà anche dal 17 al 20 giugno, sempre alla Fortezza da Basso per l’edizione numero 108, un traguardo da tagliare su due ruote, con la maglia rosa. E allora ecco che la rassegna sarà dedicata proprio ai bikers, perché la moda veste il quotidiano nelle sue differenti espressioni, dallo sport al lavoro al tempo libero. Dinamica e creativa, come del resto è sempre stata la kermesse, che fino ad oggi, grazie alla collaborazione strategica con l’agenzia ICE per l’internazionalizzazione del made in Italy, ha fatto girare oltre 4.000 tra operatori e stampa estera. E il 2025 non sarà da meno, si attendono infatti 580 buyer e oltre 270 giornalisti, blogger, influencer e opinion makers.
In mostra 730 marchi, di cui il 43% stranieri, in rappresentanza di un globo sempre più raggiungibile in ogni angolo e che frutta collaborazioni con Cina, Scandinavia, Corea, Emirati e ora anche con l’Ucraina. Firenze sta lavorando per confermarsi, dunque, ombelico del mondo del fashion, catalizzatore di fondi per sviluppare l’incoming di buyers e comunicatori, oltre ai mercati emergenti.
Ma la vera ricchezza di Pitti Uomo resta proprio nel nome, che oggi il ministero per le imprese e il made in Italy ha voluto nel Registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale, un riconoscimento da incorporare con soddisfazione nel logo della manifestazione. Sotto questo prezioso cappello sfileranno gli ospiti speciali di giugno: Homme Plissé Issey Miyake, i designer Post Archive Faction e il giovanissimo Niccolò Pasqualetti.