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Vergogna a Firenze: devastata la targa per Samb Modou e Diop Mor in piazza Dalmazia

La targa in memoria delle vittime della strage razzista del 2011 è stata distrutta da ignoti: forte la condanna della comunità senegalese e delle istituzioni.

Firenze torna a confrontarsi con le ferite lasciate dalla violenza razzista e con il compito di difendere la memoria. Nella serata del 27 agosto 2025, la targa in piazza Dalmazia che ricorda Samb Modou e Diop Mor, due cittadini senegalesi uccisi il 13 dicembre 2011 in uno degli episodi più dolorosi della storia cittadina recente, è stata brutalmente vandalizzata: ignoti l’hanno fatta a pezzi, ferendo il ricordo di una comunità intera. A segnalare il gesto è stato Mamadou Sall, presidente della comunità senegalese di Firenze, che ha pubblicamente denunciato l’accaduto come un “atto vergognoso” e ha condiviso le immagini della targa distrutta. Quest’ultima era stata posata per ricordare il tragico attentato compiuto da Gianluca Casseri, che quella mattina seminò il terrore in piazza Dalmazia sparando sui lavoratori senegalesi presenti sul luogo, spinto da ideologie di odio razziale e fascista: Samb Modou e Diop Mor persero la vita, mentre il connazionale Moustapha Dieng fu gravemente ferito. La reazione delle istituzioni non si è fatta attendere. La sindaca di Firenze, Sara Funaro, ha espresso la propria indignazione e il dolore della città: “La targa che ricorda Samb Modou e Diop Mor, uccisi per mano razzista e fascista, è stata distrutta. Si tratta di un gesto vile che colpisce la storia di Firenze, ma la memoria e il rispetto non saranno mai cancellati: la targa sarà presto ripristinata”. Nei giorni successivi si sono moltiplicate le espressioni di solidarietà da parte di associazioni, organizzazioni antirazziste e rappresentanti istituzionali. È stato ricordato come la strage del 2011 abbia segnato uno spartiacque, rendendo evidente la necessità di presidiare costantemente il territorio contro ogni forma di intolleranza ideologica e violenza xenofoba. La targa è non solo un simbolo, ma anche il punto di raccolta per le commemorazioni annuali e per le iniziative promosse dalla comunità senegalese, da Arci, dal Comune di Firenze, dalla Regione Toscana e da diverse realtà civiche. Il suo danneggiamento riapre il dibattito sull’importanza della memoria e sulla lotta contro il razzismo: “Non basta condannare; la memoria deve essere difesa ogni giorno”, ha affermato Sall. Gli atti vandalici, secondo le istituzioni locali, sono una sfida diretta ai valori democratici che la città ha sempre voluto rappresentare. Le forze dell’ordine, intanto, sono al lavoro per identificare i responsabili. La Regione ha confermato l’impegno a sostenere la comunità senegalese e a rafforzare il presidio della legalità e della convivenza, mentre il Comune ha anticipato iniziative di educazione civica e il pronto ripristino della targa. L’episodio accaduto rievoca il trauma collettivo della strage di piazza Dalmazia, ma offre anche l’occasione per ribadire pubblicamente che Firenze non intende tollerare manifestazioni di odio e rinnova il suo impegno quotidiano per una società di inclusione, solidarietà e rispetto.

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