Violenza domestica in Toscana, +14,6% dei casi rispetto al 2020

La Regione Toscana ha reso noto oggi, martedì 29 novembre, i dati inerenti alla violenza domestica.

Dal 2012 al 2021 sono stati oltre 25 mila gli accessi nei pronto soccorso toscani in ‘Codice rosa’, il percorso di accesso dedicato alle vittime di violenza e abusi. Secondo quanto riportato dalla Regione, pandemia e lockdown avevano ridotto il numero di casi e denunce, che nel 2021 sono tornati però ai livelli del 2019: 1.918 episodi nel corso di tutto l’anno, il 14,6% in più rispetto al 2020, con percentuali di crescita quasi identici tra adulti e bambine e bambini. In particolare sono 1.646 i casi che interessano gli adulti e 272 i minori coinvolti.

Tra i casi sui maggiorenni, dove le fasce più rappresentate sono quelle tra 40 e 49 anni e tra 18 e 29, svettano gli episodi di violenza su donne: 1.328. Per quanto riguarda i minori, 156 femmine e 116 maschi hanno subito violenza, con protagonisti nei due terzi dei casi ragazze e ragazzi tra i dodici e i diciassette anni. Le vittime straniere sono 484 tra gli adulti e 78 tra i minori, in media tre su dieci. Complessivamente tra i 1.918 episodi registrati nel 2021 si contano 1.743 casi di maltrattamento, sei casi di stalking e 169 abusi di cui 73 su minori, ossia una violenza su quattro negli episodi che li riguardano, il +5% rispetto al 2020.

Firenze: condannato 4 anni per botte a donna, risarciti figli parti lese

Figli considerati parti lese anche per quanto riguarda le aggressioni contro la madre, delle quali sono stati testimoni

Per oltre 20 anni avrebbe offeso e picchiato la compagna, arrivando ad aggredirla con calci e pugni anche quanto era incinta, e successivamente pure davanti ai loro due figli piccoli. Per questo un 52enne è stato condannato in abbreviato dal giudice Angelo Antonio Pezzuti a 4 anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia.

L’uomo è stato anche condannato al risarcimento di un danno di 15 mila nei confronti della moglie e di uno dei due figli, e di 10 mila euro verso un altro figlio, tutti parti civili nel procedimento.

Secondo l’avvocata Amelia Vetrone, che ha assistito le vittime insieme alla collega Carlotta Mainiero, si tratta di una delle prime applicazioni del ‘codice rosso’ varato a tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, in virtu’ del quale i due figli, uno dei quali adesso diventato maggiorenne, sono considerati parti lese anche per quanto riguarda le aggressioni contro la madre, delle quali sono stati loro malgrado testimoni.

La coppia ha vissuto insieme fino al 2018, ma per tutto il 2019 l’uomo avrebbe continuato a frequentare la casa di famiglia. Per anni avrebbe continuato a picchiare la compagna con schiaffi, calci e pugni, accusandola di essere un’incapace e minacciandola di conseguenze peggiori se avesse reagito ai soprusi. Stesse condotte, sempre secondo quanto ricostruito dalle indagini coordinate dalla pm Beatrice Giunti, avrebbe tenuto verso i figli, percuotendoli abitualmente e arrivando a spingere uno dei due giù dalle scale.

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