Scandicci: divelta la targa a Elio Chianesi, comandante gappista ucciso dai fascisti

Vania Bagni (Anpi Firenze), “Ennesimo attacco alla democrazia esercitata anche attraverso il rispetto dei luoghi e dei simboli che la rappresentano. È indispensabile e non più prorogabile l’ impegno delle istituzioni e dei partiti che si dicono realmente antifascisti, a farsi carico della necessità di contrastare le nuove destre con l’uso degli strumenti democratici, con l’applicazione delle leggi dello Stato”.

Questa notte a Scandicci è stata messa in atto una provocazione di stampo fascista. A San Giusto, quartiere di Scandicci (dove Casapound ha una propria sede) è stata divelta la targa, messa dall’Amministrazione Comunale, per ricordare la figura di Elio Chianesi, comandante gappista, barbaramente ucciso dai fascisti.
Una prima risposta a questa ennesima provocazione ci sarà domani, domenica 13 ottobre, alle ore 10, in Chianesi dove è in programma un flash mob democratico ed antifascista e dove sarà rimessa una targa provvisoria che ricorda Elio Chianesi. Sarà anche distribuito un volantino (foto) di condanna e denuncia dell’accaduto. Vania Bagni, presidente Anpi Provinciale di Firenze nel respingere con fermezza la provocazione e nell’invitare gli antifascisti a partecipare all’iniziativa di domani mattina ha rilasciato la seguente dichiarazione stampa:
“E’ questo l’ennesimo attacco alla democrazia esercitata anche attraverso il rispetto dei luoghi e dei simboli che la rappresentano. È indispensabile e non più prorogabile l’ impegno delle istituzioni e dei partiti che si dicono realmente antifascisti, a farsi carico della necessità di contrastare le nuove destre con l’uso degli strumenti democratici, con l’applicazione delle leggi dello Stato. È necessario stabilire, e con chiarezza,che c’è un confine tra il lecito e l’illecito, tra ciò che è ammesso e ciò che non è ammesso in democrazia. È un appello che viene anche dall’Europa ed è giunto il tempo che si agisca, fuori dalla retorica; aspettare ancora è una dichiarazione di debolezza e significa arrendersi al peggio”.

25 aprile: la Liberazione a Firenze e in provincia

Numerosi gli eventi istituzionali e di piazza per celebrare il 74° Anniversario della Liberazione dal Nazifascismo a Firenze e provincia. Deposizione di corone ai caduti, orazioni, cortei, pranzi e camminate sul territorio per commemorare chi ha dato la vita per la nostra democrazia.

Le cerimonie per il 25 aprile a Firenze cominceranno in piazza Santa Croce con l’alzabandiera solenne, la deposizione di una corona d’alloro ai caduti e le preghiere dei rappresentanti di culto. Subito dopo, alle 10.30, partira’ un corteo diretto a Palazzo Vecchio. Alle 11, sull’arengario (o dentro il salone dei Cinquecento in caso di pioggia), sono previsti gli interventi del sindaco Dario Nardella, del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, del vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura David Ermini e della presidente dell’Anpi Firenze, Vania Bagni. Chiudera’ l’orazione ufficiale del presidente dell’Istituto storico toscano della Resistenza, Giuseppe Matulli.

Alle 12 tradizionale pranzo antifascista in Piazza Poggi, dalle ore 15,00 alle ore 24 – Piazza Santo Spirito sarà lo scenario della Festa popolare Antifascista, preceduta dal corteo che da piazza Poggi porterà in Santo Spirito dalle 16  al ritmo della musica popolare dei “Fiati Sprecati”. Alle 17,00 – deposizione  corona monumento Potente e Martiri di Piazza Tasso.

Al Centro Sociale Il Pozzo – Le Piagge, Firenze biciclettata Partigiana e alle ore 13,30 Pastasciutta rossa con la musica e le parole  dei FRATELLI ROSSI, MARIA TORRIGIANI  MARCO DEL GIUDICE.

L’amministrazione comunale di Vinci, ha organizzato insieme con la sezione locale dell’ANPI, una serie di iniziative fra cui alle 16.00 ritrovo alla chiesa di Santa Lucia da dove partirà la passeggiata fino al Cippo di Tribbio di Rio dove è prevista la commemorazione.

Camminate della memoria e della Resistenza tra le colline del Chianti con Associazioni, studenti e cittadini tra San Casciano, Barberino Tavarnelle e Greve.

A Vicchio il programma di eventi quest’anno vedrà anche  l’inaugurazione dell’opera “Life and Death” alla presenza dell’autore, lo scultore irlandese Paddy Campbell, che taglierà il nastro insieme al Sindaco durante la celebrazione ufficiale in Piazza della Vittoria.

Il pomeriggio del 25 Aprile (inizio alle 17), il Circolo Ricreativo Culturale di Antella ospita l’iniziativa “Indignatevi!”, organizzata da Anpi con il patrocinio del Comune. Si parlerà di “Libertà, uguaglianza e fraternità” con un viaggio di suoni, canzoni e parole attraverso i diritti sanciti dalla Costituzione Italiana e dalla Dichiarazione dei Diritti Umani.

La sera, al circolo Sms di Bagno a Ripoli, per ricordare i giovani Resistenti verrà proiettato il video “Ragazzi come noi”: un documentario di Alessandra Povia Valdimiros ulla fucilazione da parte dei fascisti di cinque giovani al Campo di Marte il 22 marzo del ’44.

Firenze: morti i partigiani Jona e Cipriani

Doppio lutto tra i partigiani fiorentini. Si è spento nei giorni scorsi a Firenze all’età di 106 anni, Ugo Jona partigiano combattente di origine ebraica presidente dell’Associazione nazionale famiglie italiane martiri della Toscana (Anfim) fino al 2001.

Ne dà notizia il sindaco di Cavriglia (Arezzo) Andrea Calcinai, comune che nel 1995 aveva conferito a Jona la cittadinanza onoraria.
“Il partigiano Ugo Jona – sottolinea Calcinai – è stato un instancabile testimone delle atrocità commesse da nazisti e fascisti negli anni della Resistenza ed è stato autore di numerosi volumi che ancora oggi, dopo decenni, restano testimonianze preziose per la ricostruzione degli eccidi compiuti in Toscana fra il 1943 ed il 1944”.
Si è spento invece a Scandicci (Firenze), il partigiano Moreno Cipriani, classe 1928, nome di battaglia ‘Gippe’, presidente onorario della locale sezione dell’Anpi e membro dell’Aned. Anch’egli di origini ebraiche, suo padre, Oscar Cipriani, fu deportato a Mauthausen e morì a Ebensee.
“Era uno dei nostri maestri – ricorda la presidente di Anpi Firenze Vania Bagni -, aveva una passione instancabile nel divulgare e trasmettere, soprattutto ai giovani, i valori dell’antifascismo e dell’antirazzismo. E’ l’eredità forte che Moreno ci lascia”.
“Un altro grave lutto ha colpito la nostra comunità dopo la scomparsa del partigiano Silvano Sarti: ci ha lasciato Moreno Cipriani, instancabile testimone della Resistenza e dell’antifascismo”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella in riferimento alla morte del partigiano ‘Gippe’. “Moreno – ha continuato il sindaco – perse il padre da ragazzo, deportato nei campi di concentramento nazisti, e da allora scelse la strada della giustizia, della democrazia, della pace e della libertà, combattendo anche per la liberazione della nostra città. Per tutta la vita si è distinto nel suo impegno a favore delle nuove generazioni, portando la sua testimonianza nelle scuole e accompagnando i giovani nei viaggi della memoria. Giunga alla famiglia il cordoglio mio personale e quello della città di Firenze”.

Grosseto: Via Almirante, per Anpi giorno buio Toscana e Paese

“Oggi è un giorno buio per la Toscana e per tutto il nostro Paese”. Così in una nota la vicepresidente nazionale di Anpi Vania Bagni, anche coordinatrice dell’associazione in Toscana sull’intitolazione di una via a Grosseto a Giorgio Almirante.

Bagni parla di provocazione per aver messo sullo stesso piano Almirante con Enrico Berlinguer “dedicando una strada anche a lui”, personaggi “della storia d’Italia e idee politiche che sono storicamente e culturalmente inconciliabili”. “Condanno – aggiunge – la decisione del Comune di Grosseto, esprimo tutta la mia vicinanza all’Anpi di Grosseto e lancio un appello a tutti i cittadini e le cittadine di Grosseto affinché si oppongano a questa decisione molto preoccupante di un’istituzione democratica. Una scelta, quella del Comune di Grosseto, che mette in discussione i valori democratici di questo Paese”.

Tre strade di Grosseto saranno, infatti, intitolate a Giorgio Almirante, Enrico Berlinguer e alla Pacificazione nazionale. Il Consiglio comunale del capoluogo maremmano ha votato con i voti della maggioranza di centrodestra, astenuto il M5s, contrari Pd e lista Mascagni, una mozione ad hoc. Il provvedimento segue un primo tentativo, risalente all’autunno scorso, di intitolare una strada all’ex segretario dell’Msi, che aveva suscitato le critiche di sinistra e Anpi. Quest’ultime ora tornano a protestare. In particolare alcuni consiglieri dell’opposizione  in occasione del voto, hanno mostrato il ‘bando della morte’, del maggio del 1944, con la firma di Almirante, per chi era renitente alla leva. Fuori dal municipio un picchetto dell’Anpi.

Il testo della mozione in consiglio Comunale a Grosseto per intitolare tre vie a Almirante, Berlinguer e alla Pacificazione nazionale è stato presentato dal consigliere Bruno Ceccherini, che ha ricordato l’ex leader del Movimento Sociale come il primo sostenitore di “una moderna politica di pacificazione nazionale”, Berlinguer come “punto di riferimento per la sua parte politica”, e definendo questa scelta come “riconoscimento pubblico che questi politici hanno avuto nella costruzione della democrazia” invitando a “esaminare la storia senza filtri ideologici”. Sei gli emendamenti presentati dal centrosinistra che ha chiesto di inserire nel testo alcuni scritti a firma di Almirante, quando era direttore della rivista ‘Difesa della razza’, dove plaudeva all’espulsione degli ebrei dalle scuole. Tutti gli emendamenti sono stati bocciati e l’atto è stato approvato con i 19 voti della maggioranza di centrodestra.

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