Apre oggi a Palazzo Vecchio la mostra su Cosimo de’ Medici

Fino al 15 marzo 2020 al Museo di Palazzo Vecchio un percorso museale a cura del Comune di Firenze e MUS.E ripercorre, sala dopo sala, la vita della Reggia medicea. Nella sala delle Udienze, inoltre, è possibile ammirare il Collare del Toson d’oro, lo Scettro e la Corona granducale, oggetti simbolo del potere di Cosimo.

 Il 13 dicembre 1569, nella Sala Grande di Palazzo Vecchio, venne data lettura ufficiale della bolla pontificia in cui papa Pio V decretava la nomina di Cosimo a Granduca d’Etruria: esattamente a 450 anni di distanza, oggi prende il via al Museo di Palazzo Vecchio “Nel palazzo di Cosimo. I simboli del potere”: un progetto speciale, che intreccia linguaggi diversi, per evidenziare lo strettissimo legame che Cosimo I de’ Medici ebbe con Palazzo Vecchio, il “suo” palazzo ducale.

L’iniziativa rientra nelle Celebrazioni per il Cinquecentenario dalla nascita di Cosimo I e Caterina de’ Medici, promosse da un Comitato organizzatore costituito da oltre venti istituzioni culturali cittadine e coordinato dal Comune di Firenze.
“Nel palazzo di Cosimo. I simboli del potere”, che proseguirà fino al 15 marzo 2020, si potranno scoprire abitudini, significati e ruoli della vita della Reggia medicea, grazie a una serie di totem che raccontano la storia e la vita quotidiana di Cosimo I nel Palazzo.

Nominato Duca di Firenze nel 1537, Cosimo I stabilì la propria residenza nel palazzo del governo cittadino e nel maggio 1540 vi si trasferì con tutta la corte: a lui si devono importanti interventi di rinnovamento e ampliamento dell’edificio, coordinati, dal 1555 in poi, dall’architetto di corte Giorgio Vasari e realizzati grazie a una ben strutturata Fabbrica Medicea. Se la Sala Grande era il cuore di questa imponente architettura politica, teatro dei principali eventi e scenario ideale per accogliere personalità illustri, le sale che oggi compongono il percorso museale coniugavano efficacemente, nella seconda metà del XVI secolo, finalità propagandistiche e bisogni pratici: agli appartamenti ducali si affiancavano quelli per gli ospiti, alle sale di pubblica visibilità, quelle di guardaroba medicea.

Oltre al percorso in palazzo, nella sala delle Udienze saranno presentati tre importanti simboli del potere di Cosimo: il Collare del Toson d’oro, lo Scettro e la Corona granducale, tre preziosi manufatti che vengono proposti al grande pubblico in via straordinaria, grazie all’eccellenza dell’artigianato artistico fiorentino. Il maestro orafo Paolo Penko, dopo un accurato lavoro sulle fonti scritte e iconografiche, ha realizzato opere che non hanno eguali: non si tratta di riproduzioni (non esistono, infatti, originali analoghi), ma di vere creazioni artigianali, eseguite sulla base di una ricerca filologica complessa e grazie a un’altissima abilità tecnica.

Tutti e tre gli oggetti vengono presentati su cuscini di velluto di pura seta, realizzati manualmente su antichi telai Jacquard e adagiati su un centro-tavola in velluto cesellato operato con motivo cinquecentesco, in virtù della collaborazione con la Fondazione Arte della Seta Lisio, altra grande eccellenza fiorentina.

Il Collare del Toson d’oro, conferito a Cosimo da Carlo V nel 1546, è stato realizzato così come rappresentato nel ritratto del Duca appartenente alla collezione Castello Odescalchi di Bracciano (1551): è composto di 25 acciarini intrecciati, alternati a elementi che simulano le pietre focaie circondate da fiamme; il pendente riproduce il Tosone, legato alla leggenda del Vello d’oro.

Lo Scettro Granducale è stato eseguito in conformità con il grande dipinto su lavagna di Jacopo Ligozzi (1590 circa), raffigurante proprio l’incoronazione granducale di Cosimo, avvenuta a Roma nel marzo 1570, e con i ritratti di Cosimo Granduca, quali i dipinti di Giovan Battista Naldini (Gallerie degli Uffizi, 1585) e di Ludovico Cardi detto il Cigoli (Palazzo Medici Riccardi, 1603).

La Corona Granducale, prezioso esemplare di arte orafa, riproduce invece il disegno presente nella Bolla Papale di Pio V del 24 agosto 1569, custodita presso l’Archivio di Stato di Firenze: è composta da 19 punte, alternate in argento e oro con pietre ed elementi decorativi; al centro fiorisce il Giglio fiorentino, smaltato in rosso con lumeggiature dorate. Sotto si trovano un astragalo con perline e un fregio di dentelli con perle e ovuli smaltati, mentre nella fascia centrale è riportata la seguente scritta, cesellata e incisa a bulino: “Pius V. Pont. Max. ob eximiam dilectionem ac catholicae religionis zelum praecipuumque iustitiae studim donavit” (Pio V Sommo Pontefice donò per l’eccezionale devozione e per lo zelo nei confronti della religione cattolica e per il particolarissimo amore della giustizia). Al centro della fascia spicca un cammeo in calcedonio sardonice, sul quale è intagliata la personificazione del fiume Arno. Inferiormente, vi è una modanatura con smeraldi e ioliti in castoni, distanziati da perle.

Un artigianato artistico che questa iniziativa ha inteso valorizzare in tutta la sua sapienza e in assoluta continuità con le eccellenze artigiane che circondavano Cosimo I a metà Cinquecento, quando pittori, scultori, intagliatori, stuccatori, orafi e tessitori lavoravano all’unisono concorrendo, ciascuno con il proprio linguaggio, a celebrare la sua figura, grazie alla meraviglia che l’arte può generare.

L’iniziativa “Nel palazzo di Cosimo. I simboli del potere” è a cura di Carlo Francini, Responsabile dell’Ufficio UNESCO del Comune di Firenze e di Valentina Zucchi, Responsabile Mediazione MUS.E, con catalogo Edifir.

“Nel palazzo di Cosimo. I simboli del potere”
Museo di Palazzo Vecchio
13/12/2019 – 15/03/2020

Per informazioni e prenotazioni: Tel. 055-2768224, Mail info@muse.comune.fi.it www.500cosimocaterina.it www.musefirenze.it

Firenze, Domenica Metropolitana: previste visite gratuite e tante attività

Per la Domenica Metropolitana di ottobre sono previste visite gratuite al Forte, alla mostra “La Botanica di Leonardo” e al Memoriale di Auschwitz. Tante attività per famiglie, la conferenza sul “guardaroba” di Cosimo I e le attività per “L’Eredità delle Donne”. Ingressi gratuiti anche per Natalia Goncharova, Museo Zeffirelli e Museo della Misericordia.

La Domenica Metropolitana di ottobre presenta un ampio ventaglio di visite e attività grazie al sostegno di Giotto, love brand di F.i.l.a. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini, e di Mukki: fra queste si segnalano le visite al Memoriale di Auschwitz, al  Forte Belvedere con le esposizioni temporanee “A perfect day” di Massimo Listri e “My Land” di Davide Rivalta e alla mostra “La botanica di Leonardo. Per una nuova scienza fra arte e natura” in Santa Maria Novella. Nell’ambito delle iniziative promosse per il cinquecentenario della nascita di Cosimo e Caterina de’ Medici (1519-2019), si inscrive inoltre la conferenza “Cosimo I e la Guardaroba Medicea” a cura di Valentina Zucchi. Per le famiglie con bambini sono in programma le attività “Favola della tartaruga con la vela” e “In bottega, dipingere in fresco”.

Il programma è arricchito degli appuntamenti elaborati specificatamente per il festival “L’eredità delle donne”, che si distribuiscono nei diversi musei cittadini per uno sguardo sull’arte tutto al femminile: prenotazioni esclusivamente su https://ereditadelledonne.eu/festival/.

Anche la Fondazione Palazzo Strozzi aderisce alla Domenica Metropolitana con la visita conversazione alla mostra “Natalia Goncharova. Una donna e le avanguardie tra Gauguin, Matisse e Picasso”, durante la quale i partecipanti saranno accompagnati in un percorso che approfondisce la storia di questa artista anticonformista e le sue opere, caratterizzate da una pluralità di stili diversi. Si segnalano inoltre la visita al Museo della Misericordia alle h15.30 (Piazza Duomo 19, prenotazione obbligatoria, tel. 055-2393917) e l’accesso gratuito al Museo Zeffirelli – Centro internazionale per le Arti dello Spettacolo Franco Zeffirelli dalle h10 alle h18 (Piazza San Firenze 5, non è necessaria la prenotazione, tel. 055-2658435).

Si ricorda che tutte le visite guidate e le attività nei Musei Civici Fiorentini e in Palazzo Medici Riccardi sono gratuite per i cittadini residenti nella Città Metropolitana di Firenze e che la prenotazione è obbligatoria. All’atto della prenotazione è possibile riservare un solo appuntamento nel corso della giornata per un massimo di 5 persone.

Senza prenotazione sono gli accessi a: Museo di Palazzo Vecchio (orario 9.00/19.00), Torre di Arnolfo (orario 10.00/17.00, 30 persone ogni mezz’ora, ultimo accesso ore 16.30), Santa Maria Novella (orario 13.00/17.30 – la basilica sarà chiusa al pubblico; saranno visitabili i chiostri e la mostra La botanica di Leonardo – ingresso da piazza Stazione, 4), Museo Stefano Bardini (orario 11.00/17.00), Fondazione Salvatore Romano (orario 13.00/17.00), Museo Novecento (orario 11.00/19.00), Cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine (orario 13.00/17.00, 30 persone ogni mezz’ora, ultimo accesso ore 16.15), Museo del Ciclismo Gino Bartali (orario 10.00/16.00), Palazzo Medici Riccardi (orario 9.00/19.00), Forte Belvedere (orario 11.00/20.00).

Il Camper dell’Arte: Leonardo, un genio in piazza

Dall’8 al 19 luglio nelle periferie e nelle piazze del territorio fiorentino girerà un vero e proprio camper dell’arte: dieci lezioni di piazza, itineranti, nei quartieri di Firenze e fuori città. Dopo il successo delle passate edizioni torna a circolare tra le piazze di Firenze e della sua periferia un camper pronto a portare cultura grazie a un progetto di storia dell’arte in movimento promosso dal Comune di Firenze e dall’Ufficio UNESCO, curato dall’Associazione MUS.E. Il protagonista indiscusso delle serata sarà Leonardo da Vinci, il genio multiforme di cui ricorre quest’anno il cinquecentenario dalla morte, avvenuta in Francia nel 1519.

Il Camper dell’arte propone delle vere e proprie serate di avvicinamento ai temi dell’arte, per consentire a tutti di appassionarsi e innamorarsi della cultura. Per cinque sere il camper sosterà infatti in cinque diverse piazze della città, e per altrettante serate farà invece tappa fuori Firenze: all’arrivo del mezzo, messo a disposizione da Laika Caravans e “alimentato” grazie ad Aquila Energie, saranno allestite sedie e attrezzature per dare vita a lezioni d’autore aperte a tutta la cittadinanza. Un progetto pensato per raggiungere i luoghi della città solitamente più lontani dai musei e dai grandi eventi culturali, estendendo così l’azione della cultura a tutti i residenti e promuovendo la valorizzazione dei tanti Centri Storici Minori che compongono Firenze e che rappresentano il tessuto urbano più vissuto dai cittadini: ecco perché gli incontri troveranno luogo nelle piazze e nei giardini usualmente frequentati dai residenti, individuate grazie alla collaborazione dei Quartieri, e nei Comuni di Barberino Valdelsa, Scarperia, San Casciano in Val di Pesa, Lastra a Signa e Castelfiorentino, con la collaborazione del Museo Benozzo Gozzoli.

Il progetto ideato originariamente da Sergio Risaliti nel 2015 in occasione della Settimana Michelangiolesca, è oggi riproposto sotto una formula arricchita: gli incontri, che si svolgeranno nelle serate da lunedì 8 a venerdì 12 luglio (in città) e dal 15 al 19 luglio (fuori città), saranno infatti l’occasione per avvicinarsi alla vita e alle opere di Leonardo da Vinci, una delle figure più celebri dell’arte.

Leonardo da Vinci, genio universale, fu uomo di curiosità fervida e mai sazia: artista, pittore, scultore, ma anche architetto, scienziato, poeta, ingegnere, notomista, botanico, cartografo… Giustamente celebrato per il suo impareggiabile contributo in campo artistico, Leonardo fu anche uomo del suo tempo e profondamente sensibile alle tematiche pubbliche e civili, suggerendoci spunti di riflessione anche sulla cultura, sulla società e sulla città di oggi. Gli incontri approfondiranno aspetti diversi e multiformi della sua vita personale e della sua carriera artistica, dalla sua nascita a Vinci alla sua attività nelle diverse città e corti italiane, dai suoi esordi ai grandi capolavori, offrendo al pubblico l’occasione di conoscere Leonardo nella sua piena verità storica, di apprezzarne la maestria tecnica e di coglierne i tratti fondanti, quali lo spirito di osservazione, il desiderio di conoscenza, la necessità di sperimentazione.

L’iniziativa ha quindi l’obiettivo – grazie a incontri dal taglio divulgativo e appassionante – di parlare a tutti, cercando di superare gli steccati accademici grazie a interventi di relatori qualificati che hanno sposato e sostenuto l’iniziativa. A condurre le serate saranno Cristina Acidini, Roberta Barsanti, Paolo Berruti, Elena Capretti, Esther Diana, Carlo Francini, Sergio Risaliti, Sara Taglialagamba, Alessandro Vezzosi e Valentina Zucchi.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Firenze, l’ideazione di Sergio Risaliti, la curatela di Carlo Francini per l’Ufficio UNESCO e di Valentina Zucchi per MUS.E.

Si ringrazia la Città Metropolitana di Firenze e i Quartieri per la preziosa collaborazione.
Il progetto è realizzato grazie alla sponsorizzazione di Aquila Energie, con il supporto tecnico di Laika Caravans e grazie al contributo di Fondazione CR Firenze.

camper leonardo

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