Tav: Nodavia, per stipendi a Firenze si aspetta commissario

L’allarme dei sindacati: “”E’ una situazione inaccettabile, il livello della mobilitazione resta alto: approfondiremo la situazione coi legali, se le cose restano così c’è anche il rischio che i lavoratori per difendersi siano costretti a dare le dimissioni”.

Nodavia attende la nomina del commissario per poter discutere del pagamento degli stipendi arretrati e correnti dei lavoratori del nodo Tav di Firenze: è quanto emerso dall’incontro di oggi in prefettura fra sindacati, azienda e Rfi. L’arrivo del commissario, alla luce dell’istanza prenotativa di concordato presentata da Nodavia a scorsa settimana, secondo l’azienda del gruppo Condotte consentirà di affrontare anche le altre questioni poste sul tavolo dai sindacati, fra cui mensa e rimborso spese di viaggio, fondamentale quest’ultima per i molti lavoratori ‘trasfertisti’ impiegati nel cantiere di Firenze.

Secondo indiscrezioni raccolte dai sindacati, la nomina del commissario per Nodavia potrebbe avvenire già stasera. “C’è molta preoccupazione fra i lavoratori per il presente e il futuro”, commenta Stefano Tesi (Filca-Cisl), spiegando che al momento “stiamo valutando il da farsi”. Dopo l’incontro i lavoratori si sono riuniti in assemblea: analoga iniziativa è prevista per venerdì mattina.

“E’ una situazione inaccettabile, il livello della mobilitazione resta alto: approfondiremo la situazione coi legali, se le cose restano così e non arriveranno impegni da parte delle controparti, c’è anche il rischio che i lavoratori per difendersi siano costretti a dare le dimissioni”. E’ l’allarme di Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil di Firenze dopo l’incontro di oggi in Prefettura con Nodavia e Rfi.

All’incontro, affermano i sindacati confederali in una nota congiunta, “è emerso, sì, che Rfi ha pagato Nodavia affinché retribuisse i dipendenti, ma il problema è che Nodavia nello stesso giorno ha presentato la domanda di concordato preventivo e quindi il pagamento ai lavoratori non è potuto avvenire. La situazione è congelata: pur lavorando, per i dipendenti è a rischio anche lo stipendio di aprile; Nodavia qui rimanda alla necessità di autorizzazione da parte del commissario. Insomma, i lavoratori non sono stati pagati e devono continuare a lavorare senza sapere se lo saranno”.

Tav, cantiere Foster: domani sciopero dei lavoratori con presidio davanti alla sede di Rfi

Fumata nera in Prefettura all’incontro tra le parti sulla vertenza: ancora nessuna garanzia sugli stipendi di Febbraio e Marzo.

Il 20 Marzo scorzo i lavoratori delle linee Tav presso il cantiere Foster avevano indotto unio sciopero con presidio presso lo stesso cantiere di via Circondaria. Gli operai non percepiscono lo stipendio dal Febbraio scorso e sono stati costretti a pagarsi i pasti di tasca propria perchè decaduta la convenzione con i ristoranti.

Oggi in Prefettura si è svolto un incontro tra istituzioni, Nodavia (Condotte), Rfi e Cgil-Cisl-Uil di categoria. Al centro della discussione, il mancato pagamento dello stipendio di febbraio: tuttavia, ai lavoratori non sono arrivate garanzie su quando sarà pagato, mentre sta per essere maturato anche un secondo mancato pagamento di uno stipendio (quello di marzo).

Per questo i lavoratori in assemblea hanno deciso per mezza giornata di sciopero oggi; e sciopero sarà anche domani martedì martedì 27 marzo, e nell’occasione le maestranze coi sindacati saranno in presidio davanti alla sede di Rfi in viale Rosselli dalle 8:30. Se non arriveranno novità, previsto sciopero anche mercoledì 28 marzo.

Barberino di Mugello (Firenze): due mesi senza paga e lavoro per 28 operai edili

La Donatello Costruzioni a Gennaio si è attivata con le procedure di mobilitazione dei dipendenti. I sindacati annunciano un presidio coi lavoratori.

Apertura di un concordato in bianco e della procedura di mobilità per tutti i 28 dipendenti. E’ quanto fatto a gennaio dalla Donatello costruzioni di Barberino di Mugello (Firenze), come riferiscono in una nota Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil Firenze che annunciano un presidio dei lavoratori per il 27 marzo, in occasione dell’incontro all’Unità di crisi della Regione tra azienda e sindacati sulla procedura di licenziamento, chiedendo inoltre un ulteriore tavolo di crisi dove la Regione Toscana assuma un ruolo fattivo nella vertenza, per trovare le migliori soluzioni possibili: a questo tavolo è opportuno che partecipino tutti i soggetti interessati per provare a trovare un accordo, prima che sia troppo tardi, per la tutela dell’occupazione in una prospettiva economica nel territorio”.
I sindacati nella nota ricorda che verso la fine del 2017, un’azienda si era fatta avanti per rilevare la Donatello costruzioni, che era in difficoltà economiche: la stessa ditta aveva avuto anche un incontro con i sindacati a dicembre”. Poi a gennaio la Donatello costruzioni ha aperto un concordato in bianco e contestualmente la procedura di mobilità. “Nei 75 giorni previsti dalla procedura per le consultazioni, che scadranno presto – affermano i sindacati -, auspichiamo che ci sia una proposta di acquisto da parte di quella azienda che a dicembre aveva manifestato un interesse d’acquisto, affinché si possano salvare i posti di lavoro. Ad oggi i dipendenti non stanno lavorando e non riscuotono gli stipendi da due mesi. La Regione Toscana ha già avuto contatti con il commissario della procedura e la Donatello costruzioni per avere un quadro più chiaro della situazione”.

Careggi, ostetriche costrette a turni massacranti: “blocco degli straordinari”

La Uil Fpl denuncia: “Attualmente ci sono 90 ostetriche che fanno turni massacranti, ne mancano almeno una ventina all’appello. L’azienda presenti subito un piano di assunzioni e sostituzioni”. RSU annuncia blocco degli straordinari.

Nel corso di un’animata assemblea del personale ostetrico del Dipartimento Materno Infantile con i componenti della RSU aziendale e le OO.SS. svoltasi il 21/02/2018,
è emersa la chiara criticità lavorativa data dalla cronica carenza di personale, e lo stress da lavoro correlato che ne deriva, visto l’aumentare di ore di servizio a copertura delle assenze.

Di fatto le ostetriche si trovano ad operare su turni massacranti, spesso spostate durante l’orario di lavoro per tentare di tappare le falle mettendo così a rischio sia la qualità del servizio reso in un ambiente delicato come il Dipartimento Materno Infantile, sia le condizioni di lavoro.

Chiediamo che l’azienda programmi le attività e i servizi al cittadino secondo le forze e il personale a disposizione, e che presenti urgentemente un piano di assunzioni adoperandosi innanzitutto per le sostituzioni delle lavoratrici in gravidanza.

Fino a quando non sarà presentato alla RSU, alle OO.SS. un chiaro piano di riassetto delle attività, il personale ostetrico del Dipartimento Materno Infantile attuerà il blocco degli straordinari, prestando servizio secondo l’orario mensilmente programmato. Si ricorda ,inoltre, che le pronte disponibilità devono essere usate secondo i dettami del CCNL.

Commercio, domani sciopero e presidi in tutta la Toscana

L’agitazione indetta da Cgil-Cisl-Uil di categoria per il rinnovo del Contratto nazionale. I sindacati: “Non fate la spesa in questo giorno”

Domani, Venerdì 22 dicembre, le lavoratrici ed i lavoratori della Distribuzione Cooperativa e della Distribuzione Moderna Organizzata saranno in sciopero per il rinnovo del Contratto nazionale (agitazione indetta a livello nazionale da Cgil-Cisl-Uil di categoria).
Sono oramai quasi 4 anni che i lavoratori delle Cooperazione, oltre 12mila in Toscana, sono senza Contratto Nazionale per la pretesa della controparte di trovare una soluzione che peggiorerebbe diritti e retribuzione, a partire dal non pagamento dei primi tre giorni di malattia, a fronte di un aumento salariale complessivamente più basso di quello già siglato con Confcommercio, archiviando la Distintività cooperativa valore fondante del movimento.
Le aziende associate a Federdistribuzione, invece, da oltre 4 anni impongono unilateralmente l’applicazione, nei fatti, di un “regolamento associativo”, non sottoscrivendo un nuovo Contratto nazionale di settore e neppure riconoscendo il rinnovo del Contratto nazionale TDS siglato con Confcommercio nel 2015, producendo un danno retributivo e contributivo alle lavoratrici e ai lavoratori, circa 15 mila in Toscana.
Situazione aggravata ulteriormente dai comportamenti di molte singole aziende che in questi anni hanno operato disdette dei contratti integrativi, aperto procedure di licenziamento e, soprattutto, pretendendo aperture per le Festività, massima flessibilità degli orari, peggiorando le condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori.
Lo sciopero sarà articolato per l’intero turno di lavoro di venerdì 22 dicembre con presidi e volantinaggi che si terranno in alcune province: a Firenze presìdi davanti a Zara e La Rinascente (ore 11, piazza Repubblica) e davanti a Legacoop Firenze (ore 9:30 fino alle 10:30, Largo Alinari 21); a Pisa con un presidio in mattinata davanti ad Ikea; a Prato con un presidio in mattinata davanti a Pam e a Parco Prato; a Lucca con un presidio in mattinata davanti a Carrefour e Esselunga; nelle altre province verranno effettuati volantinaggi davanti ai vari punti vendita.
Per le province della costa, i lavoratori saranno in presidio in mattinata a Vignale Riotorto, nel piazzale davanti alla sede di Unicoop Tirreno, dove si terrà una manifestazione nazionale a sostegno della difficile vertenza.
Chiediamo sostegno e solidarietà, che potrà manifestarsi non andando a fare la spesa il 22 dicembre nei punti vendita di Unicoop Tirreno, Unicoop Firenze, Coop Centro Italia, Carrefour, Coin, Decathlon, Despar, Esselunga, Ikea, Leroy Merlin, Metro, OVS, Upim, Zara, eccetera.
Firmato: i segretari generali toscani Cinzia Bernardini (Filcams Cgil), Carlo Di Paola (Fisascat Cisl), Marco Conficconi (UilTucs)

Barbagallo (Uil): “Secondo dati Istat, nuovi occupati solo per lavoretti”

Intervenendo a Firenze, il segretario generale della Uil ha fatto notare come la maggioranza di chi trova lavoro nel 2017 per la maggior parte sia a tempo determinato

I nuovi occupati evidenziati dai dati Istat per il terzo trimestre 2017 “sono per la maggior parte a tempo determinato, quindi è un problema che abbiamo di fronte”. Lo ha affermato Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil, parlando a margine dell’iniziativa “Quaderni del lavoro” della Uil Toscana a Firenze. “Spesso sono lavoretti – ha aggiunto – e bisogna anche verificare questo, troppe piattaforme digitali che mandano per tre euro babysitter a casa, per cinque euro coloro che vanno a guardare come sono state messe le merci nei supermercati, per cinque euro coloro che portano da mangiare a casa: non è buona occupazione. Bisogna insistere invece sugli investimenti pubblici e privati, smetterla con questa austerità che ha ridotto l’Europa in povertà”.

Secondo Barbagallo, l’ipotesi di riduzione delle proroghe dei contratti a tempo determinato, contenuta in un emendamento alla legge di bilancio, “è sempre un aiuto” ma “il problema di fondo è sempre quello: il lavoro non si crea per decreto, si crea con investimenti pubblici e privati. Lo sosteniamo da tempo, bisogna bisogna fare in modo che succeda”. Il leader della Uil ha ricordato: “Noi, negli ultimi incontri che abbiamo fatto col governo, abbiamo chiesto di raddoppiare la penalità in denaro per chi licenzia, perché era più facile licenziare che mandare in cassa integrazione i lavoratori. Questo quantomeno lo abbiamo avviato con l’ultima intesa che abbiamo fatto”; Adesso “che è stato fatto il nuovo presidente dell’Eurogruppo, che è un portoghese, che dovrebbe essere contro l’austerità, ritorneremo alla carica per il lavoro, ritorneremo alla carica per eliminare un’austerità che sta distruggendo l’Europa”.

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