🎧 Dalla strage di Suviana allo sciopero di oggi: le morti non si fermano, il lavoro sì!

Sciopero oggi proclamato da Cgil e Uil: quattro ore per tutto il settore privato e di otto ore per l’edilizia e per l’Emilia Romagna, estensione decisa dopo il grave incidente sul lavoro accaduto a Suviana. Manifestazioni e iniziative, a livello territoriale, in tutta la Toscana.

Sciopero proclamato dal Cgil e Uil a sostegno della sicurezza del lavoro, per una “giusta riforma fiscale” e per “un nuovo modello sociale di fare impresa”: la protesta è di quattro ore per tutto il settore privato e di otto ore per l’edilizia e per l’Emilia Romagna, estensione decisa dopo il grave incidente sul lavoro accaduto a Suviana.

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, concluderà la manifestazione di Brescia mentre il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, sarà a Roma dove terrà un’assemblea, in particolare con le lavoratrici e i lavoratori del settore trasporti, all’interno del deposito Atac di Grottarossa.

Per quanto riguarda i trasporti, spiegano i sindacati, lo sciopero sarà articolato a livello territoriale per i mezzi pubblici. Nel trasporto ferroviario è previsto uno stop per il personale addetto alla circolazione dei treni dalle 9.01 alle 13. Sono assicurati i treni garantiti, comunicati dalle Società ferroviarie come servizi minimi. Lo stop interessa anche il trasporto merci su rotaia. Il personale addetto agli appalti ferroviari sia di terra (pulizia treni, stazioni, uffici e servizi accessori) sia viaggiante (ristorazione, pulizia a bordo treno e accompagnamento treni notte) si ferma il secondo mezzo turno di lavoro, compreso nella giornata dell’11 aprile. Nel trasporto pubblico locale lo stop di 4 ore nella maggior parte dei casi non è in concomitanza con quello dei treni. A Roma lo sciopero è previsto dalle 20 alle 24; a Torino dalle 18 alle 22; a Genova dalle 13 alle 17; a Bologna dalle 13 alle 16.30; a Firenze dalle 18 alle 22, a Napoli dalle 9 alle 13, a Bari dalle 19.30 alle 23.30 Per i taxi ed il noleggio con conducente sono previste 4 ore di stop articolate all’interno dei turni di servizio e garantendo i servizi minimi, previsti dalla disciplina di settore. Nel trasporto marittimo il personale a bordo nave si ferma la prima metà della giornata e le prime quattro ore il personale viaggiante dei traghetti di collegamento con le isole e del naviglio internazionale (ad esclusione di linee e servizi essenziali). Scioperano per le prime 4 ore del turno di lavoro il personale del settore trasporto merci e logistica, dei porti, degli impianti a fune, dei trasporti funebri, delle guardie ai fuochi. Per le ultime quattro ore di ciascun turno di lavoro stop agli addetti alla viabilità di autostrade e Anas (verranno garantiti i servizi minimi funzionali ad assicurare la sicurezza della circolazione stradale). È escluso dall’adesione l’intero comparto del trasporto aereo. A Milano il prefetto ha precettato nel trasporto pubblico locale gli addetti di metro, tram e bus dell’Atm.

Ascolta QUI lo speciale con Paolo Fantappié (Segretario generale Uil Toscana) e Alessia Gambassi segretaria Fillea Cgil Toscana

Cariche Pisa: ai PM due informative, si indaga su catena di comando

Secondo quanto appreso al centro delle valutazioni dell’autorità giudiziaria di Pisa  c’è soprattutto chi ha preso le decisioni e chi abbia dato l’ordine di caricare con veemenza. Sul tavolo dei PM, oltre alla relazione della questura, gli atti dei carabinieri

La condotta della catena di comando in servizio venerdì scorso, in base all’analisi dei video già esaminati dai carabinieri. E’ questa la priorità investigativa della procura di Pisa, nell’inchiesta sulle violenze al corteo studentesco di venerdì.   Pur mantenendo il massimo riserbo sulla vicenda, da ambienti giudiziari trapela la volontà di procedere speditamente anche per ripristinare quanto prima un clima di serenità in città dopo le polemiche.

Negli ultimi giorni, viene evidenziato, a Pisa ci sono state ripetute manifestazioni di solidarietà nei confronti degli studenti, che hanno portato in piazza migliaia di cittadini che hanno criticato aspramente l’operato delle forze dell’ordine. Inoltre, secondo quanto si apprende, potrebbe essere convocato a breve un vertice tra gli inquirenti per valutare a chi assegnare le indagini. Da più parti si suggerisce che potrebbe essere la stessa polizia ad andare a fondo per chiarire se vi siano stati errori tecnici e operativi, o addirittura abusi nella gestione dell’ordine pubblico.

Del resto sono stati proprio i sindacati Cgil, Cisl e Uil ieri a riferire che nell’incontro avuto sabato scorso in prefettura con prefetto, questore e sindaco, oltre ai comandanti di carabinieri e guardia di finanza, è stato lo stesso questore ad ammettere “un problema di gestione della piazza, dal punto di vista organizzativo e operativo, a suo avviso causato dal fatto che non erano chiari gli obiettivi del corteo”.

Intanto si apprende che sono due le informativa arrivate in procura a Pisa relative alle cariche della polizia al corteo studentesco pro Palestina di venerdì scorso: l relazione della Digos, con tutte le indicazioni relative a chi era in servizio e alle disposizioni sulla gestione dell’ordine pubblico, e le conclusioni dei carabinieri, che hanno acquisito e analizzato tutti i video circolati sui social o ripresi dalle telecamere di videosorveglianza urbana.

Ora sarà il procuratore facente funzioni, Giovanni Porpora a decidere quali reati ravvisare e a chi assegnare il definitivamente il fascicolo d’indagine.

Sempre oggi  il ministro Matteo Piantedosi, durante la riunione con i vertici delle organizzazioni sindacali ha chiarito che le relazioni di servizio e il materiale videofotografico saranno esaminate dal Dipartimento di Pubblica sicurezza per “verificare in maniera approfondita quanto è accaduto a Pisa”.

Dunque, dal Viminale, ha aggiunto, “nessuna sottovalutazione ma un atteggiamento responsabile e disponibile anche all’analisi autocritica, come sempre avvenuto e come chiarito fin dal giorno degli incidenti”.

“E’ in corso un’indagine da parte della magistratura che farà piena luce su quello che è accaduto anche grazie a una completa documentazione messa subito a disposizione, completa di materiale videofotografico realizzato dalla Digos durante la manifestazione, prassi consolidata che garantisce sempre la massima trasparenza degli operatori”.

“Basta morti sul lavoro”: migliaia in piazza con CGIL e UIL

Grande partecipazione per la manifestazione indetta da Cgil e Uil davanti al cantiere di via Mariti a Firenze dove il 16 febbraio sono morti in un crollo 5 operai impegnati nella realizzazione di un supermercato Esselunga.

C’è chi è arrivato vestito con tute da cantiere, chi indossando dei caschetti da operaio, e tanti con fiori in mano: na folla con migliaia di persone sta partecipando alla manifestazione indetta da Cgil e Uil davanti al cantiere di via Mariti a Firenze dove il 16 febbraio sono morti in un crollo 5 operai impegnati nella realizzazione di un supermercato Esselunga.

Con loro moltissimi semplici cittadini e lavoratori di origine straniera, insieme a delegazioni politiche di, tra l’altro, Pd, M5s, e Avs.

Tra la folla, tante le bandiere di CGIL e UIL, e molte delegazioni di lavoratori provenienti da tutta la Toscana. In tanti intonano slogan per dire “Basta alle morti sul lavoro”, altri hanno più volte cantato Bella Ciao. E a fianco del cantiere sono stati lasciati mazzi di fiori e messaggi di cordoglio.

La Cgil ha distribuito mille garofani bianchi, quasi quanti i morti sul lavoro ogni anno in Italia, cento tute bianche e cento caschetti, tutti andati subito a ruba. E mentre su un palco improvvisato hanno iniziato a parlare alcuni lavoratori, che lasceranno poi la parola ai segretari generali della Cgil Maurizio Landini e della Uil Pierpaolo Bombardieri, la gente contonua ad affluire, riempendo via Mariti.

‘Mai più morti sul lavoro’, Cgil e Uil in coreto mercoledì a Firenze. Ci saranno Landini e Bombardieri

Mercoledì 21 febbraio, giorno dello sciopero nazionale proclamato da Cgil e Uil insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici dopo la strage sul lavoro avvenuta a Firenze venerdì scorso, i segretari generali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri parteciperanno alla manifestazione che si terrà nel capoluogo toscano a partire dalle ore 16.30, zona cantiere (via Mariti).

Lo spiegano CGIL e UIL  in una nota. Lo sciopero riguarderà le ultime due ore di ciascun turno per gli addetti di Fiom, Fillea, Uilm e Feneal; le altre categorie hanno programmato per la stessa giornata iniziative di mobilitazione e assemblee nei luoghi di lavoro. Presidi e manifestazioni territoriali si terranno in tutto il Paese.

“Basta parlare di cordoglio – affermano Cgil e Uil – è il momento che il governo, le imprese e le loro associazioni di rappresentanza si assumano le responsabilità: massimo ribasso, appalti a cascata, mancanza di controlli, precarietà del lavoro sono conseguenze di scelte, non una fatalità. Mai più morti sul lavoro”.

“Non voglio polemizzare, ma l’ultimo incontro che il sindacato ha fatto con il ministro Calderone risale a luglio scorso. Il governo non sta facendo trattative con Cgil Cisl e Uil”. E dopo il crollo nel cantiere a Firenze non c’è stata “nessuna telefonata, nulla. Sono mesi che non si fanno trattative e anche quando si fanno gli incontri c’è una quantità di sigle che non ha senso. C’è la necessità di un cambiamento radicale”. Questo quanto ha dichiarato oggi  il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a “L’aria che tira” su La7.

“Nei primi 15 giorni di febbraio sono 40 le persone morte sul lavoro”, ha sottolineato. il segretario della CGIL che è tornato a puntare il dito sul “subappalto a cascata, una catena che determina una svalorizzazione del lavoro. Una logica pericolosa, inaccettabile” e ha rilanciato tra l’altro la proposta di una patente a punti per le imprese e la necessità di “mettere al centro la qualità del lavoro e delle opere”.

Diritto di sciopero: Bombardieri (Uil) a Firenze, “Non ci facciamo intimidire. In piazza il 17”

Le pronunce della Commissione di Garanzia “sono degli indirizzi, delle indicazioni che la Commissione dà, e che se noi non rispettiamo probabilmente i nostri comportamenti saranno sanzionati”, ma “noi andiamo avanti, sul diritto allo sciopero non siamo disponibili a farci intimorire da nessuno”. Lo ha affermato Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, a proposito dello sciopero indetto per il 17 novembre.

“Quelli di Salvini ci sembrano attacchi fuori luogo, non solo nei confronti dei segretari, ma ci sembrano una mancanza di rispetto nei confronti di tanti lavoratori e di tante lavoratrici che oggi vivono situazioni di difficoltà”. Lo ha affermato Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil. “Il ministro Salvini – ha proseguito – dovrebbe spiegarci che cosa succede nella manovra sulle pensioni: rispetto alle dichiarazioni che ha fatto prima della campagna elettorale ogni quali sono le decisioni assunte dal suo collega di partito, dal suo collega ministro dell’Economia rispetto alla possibilità di andare in pensione”.

Il 17 novembre “si scende in piazza per ricordare che in questo Paese c’è un tema che riguarda il salario”. Ha ribadito il segretario a margine del consiglio regionale della Uil Toscana. “C’è la perdita del potere di acquisto del 15% – ha spiegato – di salari e di pensioni. C’è un intervento del Governo sul cuneo fiscale che non fa aumentare però i salari. La busta paga di dicembre e gennaio saranno esattamente uguali”. Bombardieri ha ricordato che “avevamo chiesto il rinnovo dei contratti, avevamo chiesto la detassazione degli aumenti contrattuali, avevamo chiesto di parlare di contrattazione di secondo livello, non hanno fatto niente sulla sicurezza sul lavoro”.

“Noi lo sciopero non lo ritiriamo” perché “se si arriva alla precettazione, la sensazione è che si mette in discussione il diritto di sciopero in questo Paese”. Lo ha affermato  Bombardieri, commentando le dichiarazioni del vicepremier Matteo Salvini sull’ipotesi di precettazione. “Abbiamo già mandato una lettera alla Commissione di Garanzia – ha detto, a margine del consiglio regionale della Uil Toscana – nella quale per senso di responsabilità abbiamo escluso il trasporto aereo, anche perché non sono stati identificati i voli, come si sarebbe dovuto fare, che avrebbero in qualche modo permesso di rispettare le fasce di garanzia”. Per Bombardieri, in ogni caso, “lo sciopero non è messo in discussione. Aspettiamo di vedere se e quali settori saranno precettati. Ricordo che ci sono le fasce di garanzia anche nei settori pubblici. Quindi una precettazione non serve. Se la scelta del Governo è questa ne trarremo le conseguenze”.

Confedilizia: “Nardella? Decreto eversivo”. Ma per Cgil e Sunia è un “buon segnale”. Le altre reazioni

Anche sindacati e associazioni di categoria intervengono a margine della norma sugli affitti brevi turistici presentata questa mattina dal sindaco di Firenze Dario Nardella. Confedilizia e Confartigianato non si dicono d’accordo, mentre i sindacati (Sunia e Cgil) e Uil plaudono alla decisione.

“La delibera annunciata dal sindaco di Firenze, con la quale intenderebbe da oggi stesso vietare la locazione breve in una parte della città, non è solo palesemente incostituzionale, ma addirittura eversiva”. Lo afferma Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, commentando la decisione in una nota. “Nardella è noto per il suo disprezzo per il diritto di proprietà, ma ora ha superato ogni limite. Qualcuno del suo partito, dotato di sensibilità giuridica, rispetto per i cittadini e un po’ di buon senso, lo inviti a recedere dai propositi manifestati e lo faccia tornare in sé”, aggiunge Spaziani Testa.

“Comprendiamo le ragioni di fondo ma occorre fare un percorso di modifica che coinvolga tutti gli interessi in gioco, anche e soprattutto quelli dei piccoli proprietari, che oggi paradossalmente sarebbero i più colpiti quando invece sono pochi grandi gruppi a detenere la maggioranza degli immobili”. Lo afferma in una nota Irene Floris, presidente di Confartigianato Turismo Firenze, a proposito dello stop ai nuovi affitti brevi nel centro storico della città annunciato dal sindaco Dario Nardella. Posizione un po’ più ‘morbida’ rispetto a Confedilizia. “Siamo disponibili a collaborare con il Comune per rendere un eventuale nuovo provvedimento efficace e utile per tutti”, conclude Floris, che è anche presidente regionale di Confartigianato Turismo per la Toscana.

Di diverso avviso rispetto a Confedilizia e Confartigianato sono i sindacati. Lo stop ai nuovi affitti brevi nel centro storico di Firenze annunciato dal sindaco Dario Nardella è “un segnale che va certamente nella direzione giusta”. Lo affermano in una nota Cgil, Filcams Cgil e Sunia, secondo cui le misure annunciate da Nardella sono positive “anche e soprattutto in considerazione del vuoto assoluto del governo su questo tema”. Secondo i sindacati “questo intervento va ora consolidato con nuove normative regionali affinché sia estendibile e generalizzabile anche fuori dalle aree Unesco. In parallelo, occorre aumentare gli sforzi sul tavolo aperto in Comune sulle politiche abitative, con la realizzazione di nuovi alloggi Erp, Ers, di social housing e di studentati pubblici. Infine, a questo processo, che vuole contrastare la destrutturazione del mercato turistico, devono essere combinate misure che combattano anche la destrutturazione del lavoro turistico, che va riqualificato per alzare il livello dell’offerta turistica: lavoratori e lavoratrici del settore hanno diritto a più diritti e salari”.

Posizione simile, e quindi diversa da Confedilizia, per Uil. “Un plauso al sindaco Nardella che ha avuto il coraggio di prendere una decisione così importante per il futuro di Firenze. L’obiettivo deve essere lo sviluppo del lavoro e, di conseguenza del tessuto sociale, non la sola rendita”. Così in una nota il segretario della Uil Toscana Riccardo Fantappiè. “Riteniamo positiva questa scelta del sindaco di Firenze – spiega – per sostenere una miglior vivibilità di una città-museo, a tutela di un patrimonio storico unico al mondo. Firenze non può essere solo fast food e B&b, ricordiamo che è la seconda città in Europa per numero di alloggi offerti su Airbnb in rapporto al numero di residenti, ma deve riprendere quell’identità tipica fiorentina, con tutte le sue caratteristiche artigianali famose in tutto il mondo”.

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