Aerei: in Toscana voli cancellati per sciopero. Disagi a Firenze e Pisa

Sono per il momento una trentina i voli cancellati in Toscana per lo sciopero dei trasporto aereo, con ricadute soprattutto sull’aeroporto di Firenze (almeno 25 cancellazioni tra partenze e arrivi) rispetto allo scalo pisano (4 cancellazioni).

Voli cancellati non solo a Firenze, ma anche al “Galilei” di Pisa, dove stamani si è svolto anche uno sciopero con presidio dei sindacati dei lavoratori dello scalo e dell’handling. Sono centinaia i passeggeri in attesa da ore a causa di ritardi e soppressioni che risentono anche degli scioperi negli altri aeroporti europei.

“Il traffico è ripartito a pieno regime – hanno denunciato Cgil, Cisl, Uil e Ugl durante il presidio svoltosi a Pisa – ma Toscana Aeroporti non ha garantito un numero adeguato di personale, soprattutto per il settore dell’handling con conseguenti disagi per l’utenza e condizioni di lavoro non sicure, perché non siamo in grado di garantire un’adeguata assistenza ai voli”.

Da tempo, hanno proseguito i rappresentanti dei lavoratori, “abbiamo cercato di stimolare le società Toscana Aeroporti (oltre 300 addetti) e Toscana Aeroporto Handling (oltre 400 addetti) a prepararsi a una fase dove la diminuzione delle restrizioni dovute alla pandemia e la capacità di offerta da parte delle compagnie avrebbe potuto determinare una ripresa improvvisa dei viaggi da parte delle persone, ma non siamo stati ascoltati.”

“La mancanza di programmazione adeguata da parte delle aziende – hanno osservato ancora i sindacati – ha determinato turni scoperti, squadre ridotte e notevoli carichi di lavoro sugli addetti che sono insufficienti a gestire le attività, situazione aggravata anche dai numerosi eventi di aggressione da parte dei passeggeri verso gli addetti, eventi che abbiamo denunciato inutilmente”.

🎧 Nuovo sciopero a Firenze e Pisa contro vendita Toscana Aeroporti Handling

Nuovo sciopero annunciato per il prossimo 26 luglio dei lavoratori degli aeroporti di Firenze e Pisa contro la decisione della società di gestione Toscana aeroporti di cedere la Ta handling.

Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl hanno inoltro promosso per lunedì un presidio allo scalo pisano Galilei dalle 10.30-12.30.

“La decisione della vendita della società Toscana Aeroporti Handling da parte di Toscana Aeroporti – si legge in una nota dei sindacati regionali – ha aperto un conflitto che vedrà una terza azione di sciopero, dopo tanti presidi e dopo che i sindacati hanno portato all’attenzione di tutte le istituzioni la propria posizione di contrarietà, al completamento di questa operazione.

Un futuro già incerto a causa della pandemia è diventato ancora più incerto, per tutti i lavoratori che operano nel settore, ponendo forti dubbi sul loro futuro e sulle loro condizioni di lavoro e sui loro salari.

Abbiamo sempre ribadito che la pandemia doveva essere superata con senso di responsabilità e attenzione, ma abbiamo anche sempre ribadito che la ripresa doveva essere una occasione da cogliere per costruire, tutti insieme, la migliore ripartenza possibile e fare in modo che gli aeroporti toscani si confermassero luoghi di buon lavoro e di crescita per le maestranze impegnate. La scelta di Toscana Aeroporti invece è stata quella di escludere dal processo futuro 🎧 Aeroporti Pisa e Firenze: vendita Handling confermata entro luglio e nuovo sciopero Usb e mettendo di fatto in discussione in maniera ancora più pesante i lavoratori in appalto”.

In podcast: intervista a Michele Panzeri, segretario generale Uiltrasporti Toscana

Toscana Aeroporti Handling: sindacati, Regione Toscana pronta a confronto

Riferiscono in una nota Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil e Ugl, in seguito a un incontro avuto su Toscana Aeroporti Handling con gli assessori regionali Nardini, Baccelli e Marras

La Regione Toscana è disponibile “ad aprire nell’immediato un confronto specifico con Toscana Aeroporti” sul destino di Toscana Aeroporti Handling, “coinvolgendo anche il sindacato per ricercare delle soluzioni, fare chiarezza e mettere in sicurezza i lavoratori”. E’ quanto riferiscono in una nota Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil e Ugl, in seguito a un incontro avuto con gli assessori regionali al lavoro Alessandra Nardini, ai trasporti Stefano Baccelli e allo sviluppo economico Leonardo Marras.

“Abbiamo lanciato l’idea di creare un tavolo di lavoro – sottolineano -, che a fronte del censimento di tutte le lavorazioni specifiche e delle professionalità possedute dalle maestranze, per istituire un piano di formazione, attingendo dalle risorse economiche sia dal fondo nazionale che da quello regionale, per mettere i lavoratori in aula e coinvolgerli e tenerli formati. Questo permetterà che quando la ripresa partirà di essere pronti a rispondere alla domanda del lavoro. Su questo tema, l’assessora Nardini ha recepito questa opportunità e verificherà la possibilità di procedere in questa direzione, inoltre ha dato disponibilità a fare un focus sugli appalti che per primi rischiano di subire la scellerata scelta della vendita dell’Handling”. Su questa ultima ipotesi “non accetteremo mediazioni al ribasso”, aggiungono i sindacati, con l’obiettivo di “garantire i lavoratori sia sul piano salariale che occupazionale: metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per arrivare ad una soluzione positiva per i lavoratori”

Aferpi: sindacati, 88% sì ad accordo cassa integrazione

Passata con l’88% di sì, su 451 votanti, la consultazione sull’ipotesi di accordo complessivo per cassa integrazione in deroga sottoposta ai lavoratori dello stabilimento di Piombino (Livorno). Oggi firma a Roma

E’ passata con l’88% di sì, su 451 votanti, la consultazione sull’ipotesi di accordo complessivo per cassa integrazione in deroga e accordo aziendale con Aferpi che i sindacati di Fim, Fiom, Uilm e Ugl hanno deciso di sottoporre ieri ai lavoratori dello stabilimento di Piombino (Livorno). Tutto ciò alla luce dell’assemblea di due giorni fa in cui i sindacati avevano illustrato ai lavoratori la mancanza di risposte da parte del Governo per la possibilità di agganciare la ex Lucchini al decreto 119 del 23 ottobre, al fine di prorogare per ulteriori 12 mesi l’ammortizzatore sociale alle attuali condizioni economiche, e i risultati ottenuti dagli incontri con l’azienda.

“Sulla base di questi risultati – hanno spiegato ieri i sindacati in una nota congiunta – e con la responsabilità di mettere in sicurezza i lavoratori, domani saremo a Roma per apporre la firma sulla cassa integrazione in deroga e l’accordo aziendale che tra le altre cose prevede l’anticipo della cassa integrazione. Rimane tuttavia sorprendente che il Governo attraverso alcuni suoi esponenti dia a tutto il territorio messaggi di sicurezza e serenità non corrispondenti alla realtà”.

“Di fatto – hanno sottolineato ancora i sindacati – saranno tolti ai lavoratori 250/300euro. Così facendo Piombino non è più considerato un sito strategico di interesse nazionale.
Continuare a dire che per Le ex Acciaierie sono stati finanziati ulteriori 12 + 13 mesi di cassa integrazione, non corrisponde alla realtà dei fatti che ci è stata esposta al ministero del Lavoro. Se non è un tentativo di salvare la faccia confondendo le acque non può che essere un segno di grande confusione, nella speranza non si tratti di incompetenza”. I sindacati confermano che continueranno ad incalzare l’azienda per il piano industriale, ma anche a chiedere “conto al Governo delle risposte che ad oggi non abbiamo avuto in quanto lo strumento che ci accingiamo a firmare potrà essere interrotto in qualsiasi momento per agganciare condizioni di miglior favore”.

Pulizia treni, domani sciopero in Toscana

Astensione nazionale venerdì 20 luglio, indetto da Fit-Cisl, Filt-Cgil, Uilt-Uil, UGL e Fast, nel comparto pulizie e servizi accessori nel Gruppo FS.

I sindacati denunciano come da molto tempo il comparto degli appalti FS versi in uno stato di profonda crisi e disagio, per i lavoratori impegnati, frutto, nel tempo, di “un atteggiamento delle stesse FS che non hanno mai voluto affrontare i problemi. Si è continuato a predisporre bandi di gara al massimo ribasso e i lavoratori vengono continuamente tirati in ballo per il costante rischio di non essere riassunti, per l’applicazione di contratti di solidarietà, per la riduzione di orari di lavoro a parità di stessi volumi, per l’applicazione di contratti sempre diversi e con stipendi ai minimi consentiti. Il gruppo Fs nonostante nel contratto nazionale, sottoscritto appena due anni fa, siano normati anche gli appalti FS, in merito alle garanzie occupazionali, non si fa garante del rispetto della clausola sociale e occupazionale nei confronti delle imprese appaltatrici”.

Per questo i lavoratori del settore (circa 10 mila in Italia e 700 in Toscana, utilizzati per la pulizia delle stazioni e dei treni sia regionali che AV) hanno deciso di scioperare per l’intera giornata di domani, venerdì 20 luglio, dalle ore 00,01 alle ore 24,00.

“FS tutti gli anni presenta bilanci in attivo, con forti utili, ma è indifferente di fronte alle criticità presenti nel mondo degli appalti (lavoratori precari e con stipendi mediamente bassi), di fatto non considerandolo uno degli elementi principali del ciclo produttivo per un servizio efficiente e all’altezza di un paese civile”, si legge in una nota sindacale di annuncio della mobilitazione. “Le istituzioni, in particolare il Governo, devono intervenire e mettere mano al comparto, insieme al sindacato, per fare chiarezza e dare prospettive di futuro a tutto il settore”.

Trenitalia, sciopero regionale di otto ore per il primo Dicembre

La protesta del personale addetto alla manutenzione per denunciare carenze di personale e mancanza di stabilità. Addetti alla circolazione in sciopero dalle 9 alle 17

Uno sciopero regionale di otto ore del personale addetto alla manutenzione dei treni è stato indetto per l’1 dicembre dalle sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Fast e Orsa per gli impianti di Firenze, Pisa e Siena. “Da tempo denunciamo carenze croniche di personale e mancanza di stabilità e sviluppo da parte di Trenitalia”, sostengono le segreterie regionali della Toscana Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Fast e Orsa che hanno proclamato lo sciopero per il personale di Trenitalia addetto alla Manutenzione treni del Trasporto Regionale. Queste le modalità dello sciopero: addetti connessi alla circolazione treni dalle ore 9.01 alle 17 del 1 dicembre 2017; uffici e officine (addetti alla manutenzione dei treni): intera giornata lavorativa.

“Denunciamo la mancanza di corrette relazione industriali, carenze ormai croniche di personale in tutti gli impianti, una chiara organizzazione del lavoro e una volontà reale di reinternalizzazione di attività (attualmente in appalto) come più volte annunciato da Trenitalia ma mai concretizzato”, sostengono inoltre, aggiungendo che “il contratto di servizio stipulato tra Regione Toscana e Trenitalia sul trasporto regionale, doveva garantire stabilità e sviluppo per questi impianti, ma oggi non si registra nessuna delle due condizioni. Ci scusiamo per eventuali disagi che potrebbero crearsi ai danni dell’utenza, ma crediamo fermamente che la nostra lotta, oltre a ristabilire ordine e diritti per i lavoratori, porterà miglioramenti anche a tutti i pendolari della nostra regione”.

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