🎧 Treno Blues, presentato il primo ibrido di Trenitalia in Toscana

Arriva il Blues, primo treno ibrido di Trenitalia (Gruppo FS Italiane) a tripla alimentazione, elettrica, diesel e batteria arriva sui binari della Toscana. Continua la rivoluzione di Trenitalia, società capofila del polo passeggeri del Gruppo FS. Che prevede entro i prossimi quattro anni il rinnovo della flotta nazionale.

Luigi Corradi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia, Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana e Dario Nardella, Sindaco di Firenze hanno presentato al binario 16 della Stazione di Firenze Santa Maria Novella il nuovo treno Blues.  “Trenitalia ha un piano di investimenti nazionale da 1,5 miliardi all’anno con una visione decennale che mira a rendere la mobilità collettiva sempre più integrata e sostenibile. L’arrivo del Blues in Toscana dà un’ulteriore accelerazione al nostro percorso di rinnovamento della flotta dei treni regionali e contribuisce a rispondere meglio alle esigenze del territorio, rendendo l’esperienza di viaggio ancora più sostenibile” ha dichiarato Luigi Corradi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia.

Il primo treno Blues, nelle prossime settimane, circolerà tra Firenze e Borgo San Lorenzo e nel bacino senese. Sono 44 i nuovi treni ibridi previsti dal contratto per la Toscana a cui si aggiungeranno 29 Rock e 19 Pop. Il Blues, in Toscana, può viaggiare su linee non elettrificate – grazie al  motore diesel che può essere sostituito dalle batterie per entrare nei centri abitati – e su linee elettrificate usando il pantografo. Una tecnologia ibrida di nuova generazione che si traduce in migliori prestazioni, riduzione del consumo di carburante e forte riduzione in termini di emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel.

A disposizione dei viaggiatori 300 posti a sedere. Il treno Blues è, inoltre, dotato di un sistema di climatizzazione, con ottimizzazione dei consumi in base all’effettivo numero di passeggeri trasportati e di uno spazio per i più piccoli, oltre che di aree per sistemare le biciclette all’interno.

Pulizia treni: posti a rischio, indetto sciopero per domani

I sindacati Fit-Cisl Toscana hanno annunciato uno sciopero di quattro ore per la giornata di domani del personale di pulizia delle ferrovie, per protestare contro la precarietà dei posti di lavoro.

La società Dussman, aggiuticatasi un terzo dei lotti per le pulizie dei materiali rotabili, dove è già in atto un contratto di solidarietà con una riduzione del 10% dell’orario, ha annunciato un’ulteriore riduzione. Per questo Filt-Cigl, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Orsa, Ugl e Fast hanno proclamato un primo sciopero di 4 ore per domani, Venerdì 23 Febbraio.

Per spiegare le ragioni dello sciopero, la situazione della Dussmann e i rischi per l’intero settore degli appalti pulizie sui treni, è convocata una conferenza stampa, domani mattina, Venerdì 23 Febbraio, nella sede della Fit-Cisl Toscana, alle ore 11,00.

I sindacati hanno diramato un comunicato in cui presentano sinteticamente la situazione: “Toscana e la società Dussmann (aggiudicataria del lotto DPR Toscana 3 delle pulizie dei materiali rotabili) hanno siglato un accordo in sede di unità di crisi della Regione Toscana che garantiva la riassunzione di tutto il personale impiegato in quell’appalto alla data del passaggio”.

“Tale “patto sociale” è stato rinnegato dalla Dussmann – prosegue il comunicato – fin da subito disattendendo gli accordi con le parti sociali e la regione. Accusando mancato fatturato per “colpe” di Trenitalia e giocando a rimpalli di responsabilità, Dussmann ha unilateralmente dichiarato esuberi anche oltre il 30% e trasferimenti coatti del personale.
La regione sostiene di metterci più soldi, Trenitalia sostiene di dare il lavoro previsto, Dussmann sostiene che ci rimette ma è certo che i lavoratori, e le loro famiglie, SUBISCONO”.

Pistoia, Hitachi Rail: pronto il treno per Londra

Hitachi Rail Italy ha prodotto dallo stabilimineto pistoiese un treno per la Gran Bretagna. Collegherà Londra al Devon ed alla Cornovaglia. Maurizio Manfelotto, ceo della divisione italiana: “treno progettato in Giappone, per andare a circolare in Inghilterra e costruito in Italia”.

E’ uscito stamani dallo stabilimento Hitachi Rail Italy di Pistoia il primo dei nuovi treni che collegheranno Londra al Devon e alla Cornovaglia. Alla presentazione del nuovo treno ha preso parte Maurizio Manfellotto, ceo di Hitachi Rail Italy. Nello stabilimento pistoiese di Hitachi Rail Italy sono in costruzione 33 nuovi intercity della compagnia Great Western Railway (20 a 5 casse e 13 a 9 casse) per il sud ovest della Gran Bretagna.

I convogli utilizzano la tecnologia del ‘treno proiettile’ giapponese e hanno a disposizione più posti a sedere, più spazio e una maggior tecnologia di bordo. “La fornitura di treni Intercity Express alla compagnia di trasporti inglese – è stato spiegato – trasformerà il modo di viaggiare sulle tratte che collegano Londra al Galles e al sud ovest dell’Inghilterra”.

La produzione di questi treni è già in corso in Inghilterra. A questi si unisce un secondo lotto di nuovi treni, prodotti a Pistoia. “”I passeggeri – spiega Hitachi Rail Italy – potranno godere anche di nuova tecnologia di bordo, incluse informazioni in tempo reale e schermi di prenotazione dei posti. I treni sono dotati di una tecnologia che ne consente l’utilizzo sia con trazione diesel che elettrica, e assicura la resistenza alle condizioni atmosferiche della regione.

“E’ un traguardo per Hitachi mondo -ha dichiarato Maurizio Manfellotto – siamo un’azienda integrata, questo treno lo dimostra: progettato in Giappone, per andare a circolare in Inghilterra e costruito in Italia” .

“La nostra ambizione – ha aggiunto Manfellotto – è di incrementare ancora questa capacità, ne siamo all’altezza, stiamo affrontando temi complessi, soprattutto in termini di numeri, i contratti per i treni regionali italiani saranno molto impegnativi, quindi queste dimensioni non ci spaventano. Il futuro è basato sulla efficienza delle consegne e di fare fronte alle esigenze del cliente”.

Treno investe due cinghiali, convoglio fermo un’ora

È accaduto fra Pistoia e Montecatini. Coldiretti lancia l’allarme: “Pascolano liberamente, mettono in pericolo la vita di tutti, le aziende agricole sono diventate dei ristoranti per cinghiali ed ungulati”.

Due cinghiali morti e un treno bloccato per circa un’ora tra Pistoia e Montecatini. E’ accaduto ieri sera attorno alle 19: vicino a Serravalle il convoglio, il regionale 3082 partito da Firenze e diretto a Viareggio, ha investito i due cinghiali che si trovavano sui binari.

Il macchinista, che ha sentito il rumore dell’urto, ha poi fermato il treno: le verifiche fatte, tornando a piedi lungo la linea, hanno poi portato alla scoperta che si trattava di due cinghiali. Il treno è poi arrivato a Montecatini: durata del viaggio da Pistoia un’ora e 20 minuti.

A rendere noto l’episodio è stata Coldiretti di Pistoia: “In questi anni i cinghiali hanno mangiato castagne e patate sulla montagna pistoiese, devastato campi di mais in Valdinievole, mangiato uva nelle vigne in collina. Ormai pascolano liberamente, insieme a caprioli ed altri ungulati nei vivai della piana pistoiese. E mettono in pericolo la vita di tutti noi, quando viaggiamo in macchina e pure in treno. La misura è colma. Le aziende agricole sono diventate dei ristoranti per cinghiali, daini e caprioli, di questo passo rischiamo l’estinzione dell’agricoltura: questo non lo permetteremo”

Treni fermi per due ore sulla Tirrenica per maltempo

Le forte raffiche di vento hanno scagliato diversi materiali sulle linee di alimentazione elettriche danneggiandole. Quattro regionali hano accumulato ritardo, nove sono stati cancellati.

Rosignano e Campiglia a causa del forte vento. Le raffiche hanno fatto volare diversi materiali sulla linea di alimentazione elettrica tra Bolgheri e San Vincenzo danneggiandola.

Alle 9.40 la circolazione è ripresa a senso alternato su un solo binario. Alle 11.25, una volta terminati gli interventi di ripristino effettuati dai tecnici di Rfi, è ripresa anche sul secondo.

I disagi hanno coinvolto tre treni della lunga percorrenza e quattro regionali, che hanno accumulato ritardi fra 40 e 140 minuti. Nove treni regionali sono stati invece cancellati interamente o per parte del loro percorso. Per garantire la mobilità è stato attivato un servizio sostitutivo con 13 autobus fra le stazioni di Grosseto e Livorno.

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