Tenax Theatre: “Plastic Fantastic Lover” al Krypton

Continua la programmazione di Tenax Theatre, come luogo di sperimentazioni dei linguaggi dell’arte, incubatore per giovani artisti che in esso sviluppano la loro espressività e creatività in contatto diretto con maestri ed operatori della scena, dell’arte e delle nuove tecnologie. Un progetto di Teatro Studio Krypton, ideato da Giancarlo Cauteruccio e Massimo Bevilacqua, con il sostegno del Comune di Firenze e Fondazione CR Firenze, e in convenzione con il Tenax, Tenax Theatre è uno  spazio multidisciplinare a Firenze, contenitore attivo di opere di “teatro immagine immersivo”.

Il programma della prima tranche del 2019, che conferma le aperture del giovedì sera, prevede appuntamenti poliedrici con nomi di spicco della scena nazionale in ambito teatrale, musicale e performativo.

Giovedì 14 marzo dalle ore 20 Teatro Studio Krypton apre lo spazio alla creatività di un folto gruppo di giovani artisti provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Firenze e dal Conservatorio L. Cherubini di Firenze. L’evento “Plastic Fantastic Lover² – una notte per le arti” si baserà sulla presentazione di opere video realizzate da giovani artisti dell’Accademia, selezionati  da Robert Pettena e Maurizio Rossi in collaborazione con le studentesse Silvia Cogotzi e Dalila Doro della consulta degli studenti, in un ambiente sonoro generato live da sassofonisti e percussionisti allievi del conservatorio.

La serata prosegue con la messa in scena dello spettacolo “Guerra – cinque brevi capitoli sul mito tragico dell’amore”, in scena 25 studenti dell’accademia diretti da Ilaria Cristini. Con la  collaborazione artistica di  Brisa Fuentes Astudillo e Sofia Mencic e la collaborazione grafica e comunicazione di  Silvia Cogotzi, Dalila Doro, Stefano Macaione.

La scena diviene il campo dello scontro. Una visione ironica e disincantata del quotidiano e dello sforzo che occorre per affrontarlo ogni giorno e che non garantisce risultati alcuni.
I nostri rapporti umani contengono ancora molto di atavico: se questo è un Mito tragico, come recita il sottotitolo, è perché il suo Eroe è consapevole, conosce la condanna originaria della colpa, la sofferenza che è obbligato a sopportare, l’Eden perduto.
Ora egli è costretto a conoscere la fatica: quello che lo ha portato fin lì è stata la sua passione per la vita, ed è la vita stessa che ora gli mostra l’altro suo lato, il macigno.
Si intuisce la dote, tutta umana, di accettare l’inaccettabile che può essere intesa come desiderio o condanna.
La confusione delle passioni, le relazioni familiari, i fatti contemporanei di cronaca nera, raccontano il continuo scontro tra ordine e  libertà, legami civili e impulsi primitivi. L’individualismo è una delle maggiori forme di difesa a questa confusione.
Nemmeno il Principe Azzurro riesce più a svegliare così facilmente l’Amata dal suo sonno profondo. Anche a lui è richiesto uno sforzo titanico.
Finché c’è vita …

A concludere il duo di djs Funkamari a suon di Funk, Disco, Jazz, Afrobeat, Makossa, Cumbia e Electro music, e Untitled&Co co, gruppo di djs, drag queen e ballerini dal volto mascherato, con un repertorio che va dall’Electro, Electro House, Electroclash, French House, Techno, Synth pop a contaminazioni di Classica o Pop. Entrambi i gruppi di dj sono formati da studenti di Accademia di Belle arti.

Krypton

INFO:

Teatro Studio Krypton 055 2345443

www.teatrostudiokrypton.it

Tenax, via Pratese 46, Firenze

www.tenax.org

Riapre Tenax Theatre con Fanny & Alexander

Riparte il Tenax Theatre come luogo di sperimentazioni dei linguaggi dell’arte, incubatore per giovani artisti che in esso sviluppano la loro espressività e creatività in contatto diretto con maestri ed operatori della scena, dell’arte e delle nuove tecnologie. Un progetto di Teatro Studio Krypton, ideato da Giancarlo Cauteruccio e Massimo Bevilacqua, con il sostegno del Comune di Firenze e Fondazione CR Firenze, e in convenzione con il Tenax, Tenax Theatre è uno  spazio multidisciplinare a Firenze, contenitore attivo di opere di “teatro immagine immersivo”.

Il programma della prima tranche del 2019, che conferma le aperture del giovedì sera, prevede appuntamenti poliedrici con nomi di spicco della scena nazionale in ambito teatrale, musicale e performativo.

La rassegna si inaugura  giovedì 28 febbraio con il gruppo di culto Fanny & Alexander alle 21,30, che presenta “I libri di Oz” di e con Chiara Lagani. Dopo “Il meraviglioso mago di Oz”, Baum scrisse altri tredici romanzi ambientati nello stesso mondo, con la piccola Dorothy e i suoi vecchi amici, ai quali se ne aggiungono via via di nuovi non meno bizzarri e simpatici.

Chiara Lagani, fondatrice della compagnia teatrale Fanny & Alexander, negli anni scorsi ha messo in scena un ciclo di spettacoli tratti dai libri di Oz. Per i Millenni di Einaudi, ha tradotto e antologizzato i 14 romanzi, scrivendo i collegamenti tra un episodio e l’altro per dare le informazioni  necessarie sulle parti tagliate, ha  corredato il volume di brevi note che mettono in luce ulteriori riferimenti tra i vari racconti.

In collaborazione con lei, Mara Cerri ha realizzato una serie di disegni a colori e in bianco e nero che accompagnano le storie di Dorothy e dei suoi soci. Chiara Lagani con la sua voce e forte presenza porta il pubblico a  percorrere  idealmente lo spirito del ciclo dei libri di Oz, passando da un romanzo come se fossero i capitoli di un’unica grande storia che è stata oggetto delle più svariate interpretazioni, da quelle politiche a quelle religiose, gnostiche, psicanalitiche.

La libertà narrativa di Baum, la sua continua invenzione fantastica, gli esilaranti giochi linguistici, l’ambivalenza emotiva, fra comicità, paura e malinconia, attivano da sempre una misteriosa complicità con i lettori di ogni età che appartiene ai piaceri dell’intelligenza e alla sostanza della vera letteratura. La regia e le animazioni video sono di Luigi De Angelis, illustrazioni di Mara Cerri, ed il paesaggio sonoro di Mirto Baliani che dopo lo spettacolo terrà un dj set.

Tenax Theatre prosegue giovedì 7 marzo e sigla un nuovo incontro tra Finaz e Cauteruccio. Finaz è chiamato a misurarsi con una live performance, curata da Giancarlo Cauteruccio e Massimo Bevilacqua, dal titolo ”La musica nel corpo – un azione per corpo e chitarra aumentata”. Un dialogo/scontro tra i suoni generati dalle chitarre di Finaz ed il corpo e la gestualità della performer Margherita Landi, in uno scenario immersivo creato appositamente. A mezzanotte sul palco del Tenax si brinda ai 26 anni dalla nascita  della Bandabardò.

Giovedì 14 marzo Krypton apre lo spazio alla creatività di un folto gruppo di giovani artisti provenienti dal’Accademia di Belle Arti di Firenze e dal Conservatorio L. Cherubini di Firenze.

L’evento “Plastic Fantastic Lover² – una notte per le arti” si baserà sulla presentazione di opere video realizzate da giovani artisti dell’Accademia, selezionati da Robert Pettena, in un ambiente sonoro genarato live da sassofonisti e percussionisti allievi del conservatorio.

La serata prosegue con la messa in scena dello spettacolo “Guerra – cinque brevi capitoli sul mito tragico dell’amore”, una visione ironica e disincantata del quotidiano e dei rapporti familiari, interpretato da 25 studenti dell’accademia diretti da Ilaria Cristini.

A concludere il duo di djs Funkamari a suon di Funk, Disco, Jazz, Afrobeat, Makossa, Cumbia e Electro music, e Untitled&Co co, gruppo di djs, draq queen e ballerini dal volto mascherato, con un repertorio che va dall’Electro, Electro House, Electroclash, French House, Techno, Synth pop a contaminazioni di Classica o Pop.

Tenax Theatre giovedì 28 marzo diventa piattaforma di lancio in prima assoluta di “Shuttle”, un progetto musicale che vede coinvolti i polistrumentisti Erica Scherl, Gianfranco De Franco e Valerio Corzani, con scenari visuali curati da Krypton. Una sorta di navetta sonora che mette insieme strumenti tradizionali e macchine e che fonda il suo orizzonte esplorativo sull’empatia strumentale, sugli incastri timbrici e sulla voglia di galleggiare nei grooves. Il concetto di bus spaziale è particolarmente indicato per descrivere metaforicamente i contorni poetici di questo trio che ha un debole dichiarato per l’elettronica morbida, il funk, la drone-music, l’etno-jazz e la psichedelia. Musica strumentale che gioca la propria scommessa melodica sull’iteratività nella varietà e che sfrutta le potenzialità dei tre agguerriti musicisti.

Conclude la prima parte di Tenax Theatre il progetto laboratorio di T S Krypton “O.SCENA.MENTE./ nella carne dell’incubo” performace exeperience, in scena giovedì 11 aprile.

Questo progetto nasce con la partecipazione di 25 giovani artisti tra performer, videoartisti, producer musicali provenienti da una selezione nazionale e di numerosi allievi dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.

”Pornografia dell’incubo” è il tema su cui si fonda l’esperienza laboratoriale , interrogandosi sull’intimità dell’umano, sul tabù, sull’esposizione fisica e emotiva del proprio io più scandaloso. La performance che ne scaturisce è una indagine su questo mondo emotivo sommerso in contrapposizione con l’esposizione superficiale della identità digitale, costruita per dar corpo ad una adeguata immagine di sè. Una messa a fuoco della condizione intima del corpo e dell’espansione tecnologica contemporanea che si proietta nel panorama onirico di ciascuno di noi. Un escamotage provocatorio, il tentativo di rendere pop la complessità dell’inconscio, l’inibizione, il rapporto piacere/dolore rivendicando l’emotività socialmente celata. Ancora una volta la performance è immersiva e altamente tecnologica, ma agita dalla potente fisicità degli interpreti, e volta al totale coinvolgimento del pubblico. Con la direzione di Massimo Bevilacqua con Cecilia Lentini  e Margherita Landi.

Tenax Theatre

INFO:

Teatro Studio Krypton

055 2345443

www.teatrostudiokrypton.it

Tenax, via Pratese 46,  Firenze

www.tenax.org

“Resistere” chiude la quinta edizione di “Nel Chiostro delle Geometrie”

Domani, 2 ottobre, nel Cortile e Chiesa di Santa Verdiana  a Firenze alle ore 21:00 si chiuderà la rassegna “Mettete dei fiori nelle vostre Visioni” con quattro performance a cura di Pietro Gaglianò.

“Resistere” è la performance con cui giungerà al termine la quinta edizione della manifestazione estiva Nel Chiostro delle Geometrie, ideata da Teatro Studio Krypton. Una rassegna lunga tre mesi che si è confermata  per la sua peculiarità e singolarità progettuale un punto di riferimento molto seguito ed affollato da giovani e pubblico variegati, nel cuore del quartiere di S.Ambrogio e soprattutto in un luogo quasi nascosto, segreto ai più e di notevole fascino, incastonato  all’interno del DIDA  /dipartimento di Architettura dell’università  fiorentina : la chiesa di Santa Verdiana.

Fortemente centrato su arte ed architettura ,il progetto 2018 cala il sipario portando in scena nell’ultima serata  la performance ,un curatore grande conoscitore di questa disciplina, Pietro Gaglianò e quattro giovani e validi artisti di questa area. Gli artisti coinvolti sono Matteo Coluccia (1992), Stefano Giuri (1991), Daniela Pitrè (1984) e Gianluca Trusso Forgia (1993); contestualmente alla formazione accademica hanno seguito percorsi di approfondimento sulla performance e hanno realizzato diverse azioni individuali e di gruppo, oltre ad aver partecipato a progetti di affermati artisti italiani attivi in questo ambito.

“Resistere” è un progetto dedicato al tempo presente: un momento storico in cui l’assunzione personale di responsabilità è un atto irrinunciabile, e deve essere un appassionato esercizio di produzione di senso. Resistere vuol dire indicare la persistenza di un’alternativa possibile che per essere coltivata ha bisogno, oggi più che mai, dell’immaginazione. Quattro artisti di recente generazione interpretano con la performance il conflitto in corso tra l’individuo e la sfera del potere, innescando con la forza del corpo la dinamica per una contronarrazione.

PIETRO GAGLIANO’

Laureato in architettura, critico d’arte e curatore, approfondisce l’analisi sulla linea delle libertà individuali, delle estetiche del potere, della capacità eversiva del pensiero critico e del lavoro artistico. I suoi principali campi di indagine sono i sistemi teorici della performance art; il contesto urbano, architettonico e sociale come scena delle esperienze artistiche contemporanee; l’applicazione delle arti alle questioni dell’emergenza geopolitica. Ha curato progetti speciali e mostre in Italia e all’estero. Da anni sperimenta formati ibridi dello spazio di verifica dell’arte, in cui esperienze di laboratorio e formazione si innestano sul modello tradizionale della mostra e del convegno.

Stefano Giuri, 1991, Neviano. Attualmente vive e lavora a Firenze, dove si è laureato all’Accademia di Belle Arti. La sua ricerca si è da sempre focalizzata sui processi sociali e culturali che prendono forma nella spera pubblica, tra spazio privato e pubblico, tra la memoria personale e collettiva con la cognizone che in ogni in memoria individuale si compongono i segni, tracce e modelli connessi alle epoche, alla storia, ai contesti culturali. Traducendo questi gesti, forme intime di rilettura dello spazio. Nella sua pratica artistica l’interesse è rivolto a differenti linguaggi come performance, fotografia, video e scultura.
Tra le sue ultime partecipazioni: The Stray Statue Paradox, Il paradosso della statua randagia a cura di Gabriele Tosi, The end of the new, a cura di Paolo Tuolutti, Center in Galerija 774, KAPSULA, Ljubljana, This is the end, a cura di Elena Magini, Centro Luigi Pecci, Prato, Studio Visit, a cura di Pietro Gaglianò, Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno.

Matteo Coluccia (Neviano, 1992) vive e lavora tra Firenze e la sua città natale. Affianca alla formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze numerosi percorsi progettuali e pedagogici, incentrati sulla performance e sul lavoro nello spazio pubblico. Tra le sue mostre recenti: TU35 – FIRENZE#2 “VITRINE”, a cura di Trial Version e Špela Zidar con Pietro Gaglianò, Officine Giovani, Prato, 2015 / FUORI USO – AVVISO DI GARANZIA a cura di Giacinto Di Pietrantonio e Simone Ciglia, Ex tribunale, Pescara, 2016 / THIS IS THE END a cura di Elena Magini, Centro Pecci, Prato, 2017 / THE STRAY STATUE PARADOX, a cura di Gabriele Tosi, SACI Studio Arts College International, Firenze, 2017 / STUDIOVISIT – INCONTRI, VISIONI, CONVERSAZIONI SU ARTE E POLITICA, a cura di Pietro Gaglianò, Casa Giovanni Mannozzi, San Giovanni Valdarno, 2017 / FARE UN’IMMAGINE DI TANTO IN TANTO, a cura di Gabriele Tosi, Localedue, Bologna, 2018.

Daniela Pitré nasce a Cagliari nel 1984. Vive a Firenze, dove si è diplomata nel 2016 in Nuovi Linguaggi Espressivi all’Accademia di Belle Arti, con una tesi sul dono dal titolo: Dono, Scambio, Baratto, uno stile di vita vivere senza soldi. Dal 2012 ha iniziato a interessarsi di performance. Nel 2017 partecipa a This is the end, a cura di Elena Magini, Centro Pecci di Prato e al progetto di Chiara Mu I cercatori d’oro, a cura di Pietro Gaglianò, Monterchi (AR).

Gianluca Trusso Forgia. Dopo essersi diplomato all’accademia di Belle Arti e aver conseguito un Master in arte tecnlogica e performativa alla UPV di Bilbao, attualmente segue il Biennio in Arti visive e nuovi linguaggi espressivi all’accademia di Belle arti di Firenze. Nel 2015 inizia il suo approccio con arte performativa anche grazie ad alcuni membri dei Medalha d’ouro; collettivo che risedeva e attuava nella città di Lisbona, città dove Gianluca Trusso visse per poco più di un anno. Ha collaborato nella realizazione di alcune opere con artisti come Yan Xing, Luigi Presicce, Filippo Berta e Loredana Longo.
Le azioni spesso simili a fatiche titaniche di Gianluca Trusso cercano di instaurare una cultura della fatica che carica di tensione il processo creativo e desacralizza il fine. L’inutilità di gesti estremi restitusce dei concetti in continua riformulazione che non pretendono un riconoscimento universale. La componente della lotta è, oltre ad un dinamico senso metaforico, un canale comunicativo utilizzato in questo caso per tradurre concetti impoveriti dal linguaggio

Le ‘immagini’ di Stefano Arienti domani “Nel chiostro delle Geometrie”

Il terzo appuntamento del  progetto “Nel Chiostro delle Geometrie – Mettete dei fiori nelle vostre Visioni”, ospiterà il 26 Giugno alle 21.00 Stefano Arienti, nella Corte di Santa Verdiana a Firenze

 

L’artista sarà in conversazione con il curatore e critico indipendente Lorenzo Bruni in una serata intitolata “Immagine non testo”, in cui Arienti, attraverso qualche esempio delle sue opere e tematiche di suo interesse, analizzerà la questione dell’autorialità dell’artista visivo contemporaneo, con qualche distinguo rispetto a colleghi e curatori.

Figura di spicco dell’arte italiana contemporanea, fin dall’inizio della sua ricerca ha rivolto l’attenzione ai processi di analisi e manipolazione delle immagini e dei materiali ripresi dal mondo reale e quotidiano che, attraverso un processo del tutto personale e sempre nuovo, si trasformano completamente, rendendo spesso irriconoscibile l’originale.

Nella  lunga lista delle sue mostre nazionali ed internazionali figurano vari appuntamenti che hanno coinvolto gallerie, collezioni ed istituzioni in Toscana per cui l’artista ha realizzato anche opere create ad hoc, tra cui la collezione Gori a Villa Celle, la galleria Base. Come ad esempio è stato per la  recente mostra di novembre passato “ Da Brooklyn al Bargello”, in cui ha  creato Scena fissa 2017, installazione di circa venti teli bianchi antipolvere con figure dipinte ad inchiostro metallico, in dialogo con la Lunetta Antinori di Giovanni Della Robbia per Il museo del Bargello, oltre ad Altorilievo 2017 , site specific per la cantina Antinori in Chianti.

La quinta edizione di teatro Studio Krypton: “Nel Chiostro delle Geometrie” contienuerà poi fino al 28 settembre 2018 al complesso di Santa Verdiana, Firenze, con eventi di Teatro, performance, architettura, arte, musica, incontri e laboratori ad ingresso libero.

info : http://www.teatrostudiokrypton.it/web/2018/06/07/nel-chiostro-delle-geometrie/  Tel 0552345443

LAPRESSIONEDELROSSO chiude il trittico sui colori di Krypton al Tenax

Teatro Studio Krypton chiude il progetto di spettacoli site specific con un’ultima performance nello storico club fiorentino

Teatro Studio Krypton chiude PERIFERIKA PERFORMING ART PLACE con la terza ed ultima performance site specific per il Tenax, creata  in seno al laboratorio di residenza con giovani artisti,musicisti e performer diretti da Giancarlo Cauteruccio. Domani, giovedi 23 novembre  va in scena LAPRESSIONEDELROSSO alle ore 21,30.

Negli appuntamenti dei due precedenti giovedì con LAPERCEZIONEDELNERO e LAVIBRAZIONEDELBIANCO Krypton ha animato la scena di uno dei luoghi di cultura contemporanea più interessanti di Firenze, riportandolo ai fasti di anni passati in cui le discoteche sono state abitate da nomi stellari dell’arte ,del teatro,della performing art più in generale.Il progetto di Cauteruccio mira a far emergere  al Tenax la valenza ed il contesto sperimentale, di ricerca, di produzione, di innovazione tecnologica e comportamentale e getta le basi per una collaborazione a lungo termine.

Protagonisti delle tre serate i performer Irene De Matteis, Fanny Fabbri, Maria Vittoria Feltre, Susannah Iheme, Leonardo Maietto, Giulia Marchetti, Tommaso Pedroni, Mosè Paco Maria Risaliti ,Mattia bacchetti e Cecilia Lentini coordinati da Margherita Landi. E  gli allievi di Fiorentina Pattinaggio coordinati da Barbara Nutini e Luca Lallai. Le elaborazioni visuali sono di Francesca Pignanelli e Cecilia Lentini ,coordinate da  Massimo Bevilacqua.

Special guest della performance le due artiste visive Anna e Luisa Corcione, e Alice Nardi e Antonio Abatangelo.

Fondante per quest’ultimo lavoro è il rosso, primo colore della storia, che sollecita visioni di sangue, passione, eros , immagini di lotte operaie contro il capitalismo…ed il  Rubens di Sansone e Dalila. Il progetto musicale è affidato a FRICAT, musicista, producer, regista e artista poliedrico della scena elettronica. Seguirà il dj set a cura di Andrea Mi.

Inizio ore 21:30 –a seguire dj set, Ingresso 7 euro.

Info: tenax999@hotmail.com –  www.tenax.org

Teatro Studio Krypton info 055 2345443 info@teatrostudiokrypton.it

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