🎧 Smog in Toscana, Legambiente: “Quadro in leggero miglioramento”, ma peggiora Firenze

Secondo il report Mal’Aria 2024 di Legambiente la Toscana presenta un inquinamento atmosferico in leggero miglioramento, salve le solite criticità registrate nella piana lucchese, nel Valdarno pisano e nella piana fiorentina. A Firenze, sono vicino allo sforamento Viale Gramsci, via Ponte alle Mosse, mentre a Livorno via Carducci e a Grosseto via Sonnino. Transizione ecologica e abitudini dei cittadini più sostenibili alla base del generale quadro positivo.

Audio:Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana

Dati in chiaroscuro per la Toscana secondo il report Mal’Aria 2024 di Legambiente presentato questa mattina a Firenze: “Ci sono luci e ombre in una cornice generale di lievi miglioramenti, con situazioni storicizzate ancora da attenzionare come la stazione di Capannori per il particolato fine, pm10 e pm2.5, mentre registriamo un rimbalzo peggiorativo per il pm10 nelle stazioni fiorentine di viale Gramsci e via Ponte alle Mosse, ascrivibile secondo noi ai cantieri per la tramvia”, sintetizza il presidente regionale dell’associazione Fausto Ferruzza. Il bicchiere mezzo pieno, invece, riguarda i dati sul biossido di azoto e soprattutto sull’ozono “che è un gradiente di inquinamento che registriamo in orario diurno e d’estate in tutte le stazione regionali; a Firenze c’è stato un vero crollo. Il tutto – ribadisce Ferruzza – in un quadro di leggero miglioramento generalizzato. Anche perché il parco auto sta virando verso l’elettrico, aumentano le zone pedonali e le piste ciclabili, c’è un miglioramento delle caldaie. Siamo in mezzo al guado, ma piano piano stiamo andando nella direzione giusta”. Guardando i numeri, nel 2023 Capannori è stata l’unica a non aver rispettato il limite massimo annuo di 35 giorni di sforamento per il pm10, a quota 38, per il sesto anno consecutivo. Seguono Montale con 27 e Firenze Viale Gramsci con 26. Per il pm2.5, i valori maggiori sono stati registrati ancora nella Piana lucchese e nel Valdarno pisano. Per il biossido di azoto, unico inquinante in calo costante a livello nazionale, la sola stazione a non aver rispettato il limite (40 microgrammi per metro cubo) è sempre Firenze Viale Gramsci, vicine allo sforamento anche Firenze Ponte alle Mosse, Livorno (via Carducci) e Grosseto (via Sonnino). In regresso i dati sull’ozono in quasi tutta la Toscana. “Stiamo lavorando bene – il commento di Pietro Rubellini direttore generale di Arpat – ma siamo di fronte a un nemico subdolo, il cambiamento climatico che ci impone di alzare l’asticella. Visto che per invertire questa tendenza serviranno anni, dobbiamo pensare a iniziative che possano dare ulteriore spinta alle cose che stiamo già facendo ma che non hanno ancora effetti così efficaci”.

Inquinamento: Firenze città con i più alti livelli di smog nell’ultima settimana

‘Registrato livelli più alti Italia di smog ,forse pure per chiusura A1’, lo ha detto il sindaco Dario Nardella

“La settimana scorsa Firenze è stata la città italiana con i più alti livelli di smog, con 37 microgrammi di biossido di azoto al metro cubo, secondo quanto riportato dall’Agenzia europea dell’ambiente. E’ probabile che questo innalzamento sia dovuto anche al fatto che, a causa dei lavori sull’A1, molto traffico si è riversato sulla viabilità ordinaria e quindi anche sulle strade della città. Ma il dato è comunque preoccupante”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, commentando i dati sull’inquinamento atmosferico.

Nardella ha ribadito che la città “ha bisogno di cambiamenti profondi nel sistema della mobilità e che il nostro lavoro di questi anni va nella giusta direzione. Abbiamo già realizzato 17 km di rete tramviaria in esercizio, 94 km di piste ciclabili e 9 km di corsie ciclabili e negli ultimi 5 anni abbiamo rinnovato il parco autobus del 55% con circa 200 nuovi mezzi. Sul fronte dell’energia elettrica abbiamo 410 punti di ricarica dei veicoli elettrici in area pubblica e 6 colonnine di ricarica superfast riservate ai taxi con possibilità di prenotazione; è attivo inoltre il servizio di sharing con 900 monopattini elettrici, 600 scooter elettrici, 100 auto elettriche, il servizio di bike sharing con 1.000 e-bike e 2.000 standard bike; e sono state concesse 72 nuove licenze per taxi elettrici e 226 taxi ibridi su 790 taxi totali. C’è già il divieto di circolazione ai veicoli inquinanti (fino a Euro 4 diesel) nel centro storico e in alcuni tratti dei viali di circonvallazione nei giorni feriali dalle 8.30 alle 18.30”. Tra i progetti futuri, ha concluso il sindaco, “ci sono lo Scudo Verde, una zona a basse emissioni estesa al 66% della superficie del centro abitato con 81 varchi telematici e divieto di accesso fino all’Euro 4, ulteriori 22 chilometri da tramvia già progettati e finanziati e 12 da finanziare, la nascita della Smart City Control Room per la gestione digitale dei flussi di traffico, l’implementazione della rete ciclabile con altri 10 chilometri di ciclovie e altre nuove 100 colonnine di ricarica”.

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