Medicina legale, Cgil: “Personale dimezzato, servizio vicino al collasso”

Firenze – 4000 cittadini in attesa di un appuntamento. “Da settembre, a causa del blocco delle assunzioni, c’è stata una riduzione della metà del personale, passato da sei unità a tre unità”.

Il servizio della medicina legale è in grave crisi.  A denunciarlo è la Cgil, pronta a proclamare lo stato agitazione. Con il personale dimezzato, secondo il sindacato, ci sono 4000 cittadini in attesa di un appuntamento, una situazione che rischia di degenerare.

“Il blocco delle assunzioni da parte della Regione Toscana sta portando al collasso di alcuni servizi strategici della Asl Toscana centro. Il servizio della medicina legale di Villa Fiorita a Firenze è l’unica struttura della medicina legale nell’area metropolitane di Firenze, dove ogni mese si processano più di 800 pratiche per il rinnovo di patenti. Da settembre, a causa del blocco delle assunzioni, c’è stata una riduzione della metà del personale, passato da sei unità a tre unità”, comportando “un drastico rallentamento delle attività”, “con più di 4000 cittadini in attesa di un appuntamento”. A dirlo la Fp Cgil dell’Asl Toscana centro che si dice pronta a proclamare uno stato di agitazione.

“La situazione è esplosiva – sottolinea in una nota Simone Baldacci, coordinatore Fp Cgil Asl Toscana centro -, nelle ultime settimane si sono registrate diversi tentativi di aggressione al personale in servizio, con chiamate anche alle forze dell’ordine, per placare l’ira dei cittadini che non riescono più a ricevere delle risposte dai servizi della medicina legale devastati dall’indiscriminato taglio delle risorse e delle dotazioni organiche”. “Ogni giorno decine di cittadini si rivolgono a questi uffici – aggiunge – ed è scandaloso che non esista nemmeno un servizio di accoglienza per informare e istruire gli utenti, lasciandoli entrare anche fino all’interno degli uffici provocando inevitabilmente ulteriori ritardi nello svolgimento delle pratiche”.

Per Baldacci “in mancanza di una rapida assunzione del numero necessario di personale per il funzionamento di questo importante servizio, la nostra organizzazione è pronta a proclamare uno stato di agitazione di tutto il personale, adottando tra le tante forme di protesta anche quella di fare adottare al personale la scrupolosa osservanza delle attività previste dal proprio profilo professionale, azione che se adottata porterà alla paralisi di tutte le attività del servizio della medicina legale”.

🎧 Covid: ospedali al collasso? “Esagerato dirlo”

Da noi interpellato, il presidente Dattolo  ‘smentisce’ il comunicato stampa diramato poche ore prima dall’Ordine dei Medici di Firenze. “Comunque gli ospedali sono pieni” afferma. Ma quali sono i numeri reali dei ricoveri,  Covid e non covid? Nessuno sembra saperlo. La nostra intervista a SIMONE BALDACCI, FP CIGL ASL Toscana Centro

“Andiamo verso un collasso” titolava così stamattina il comunicato stampa dell’Ordine dei Medici di Firenze, parlando della situazione degli ospedali. Facendo eco ad una denuncia simile  fatta ieri dalla FP CGIL. Solo che nel pomeriggio, da noi interpellato via WA, il presidente dell’Ordine, dott. Pietro Dattolo, ridimensionava l’allarme. Alla domanda se confermasse o meno che si andava verso un collasso delle strutture a causa del carico di pazienti affetti da Covid,  ha risposto testualmente “no, il titolo è esagerato”. Aggiungendo poi, “però gli ospedali sono pieni”. Già, ma, escludendo a questo punto il collasso, ‘quanto’ sono pieni gli ospedali toscani’ ? E quelli fiorentini n particolare?

Pare che su questo non si riesca, ancora una volta,  ad avere la chiarezza che la situazione richiede.

I numeri ufficiali, quelli diffusi nelle varie conferenze stampa, e nelle interrogazioni consiliari, dalla Giunta Regionale, ci dicono che attualmente, in Toscana, sono occupati 274 letti di terapia intensiva su circa 500 immediatamente disponibili, cui possono aggiungersene altri 150 circa, per un totale di 650. Quindi il margine parrebbe bello ampio. Più risicato, ma comunque discreto, il margine per i letti covid  non intensivi, che sono 2500 circa, di cui  1861 occupati, ad oggi.

Quanti cono quelli occupati nell’ASL Toscana-Centro, ovvero la principale ASL Toscana? E quanti più specificamente nell’area fiorentina? Simone Baldacci, della Funzione Publica CGIL, che pure ha rilasciato un comunicato stampa dai toni drammatici ieri, sul punto non sa rispondere. Riguardo alle terapie intensive dice, testualmente, che ‘Careggi fa storia a sé e non si sa esattamente quali siano i numeri’. Nessuna chiarezza nemmeno sul numero dei posti letto covid non intensivi.

Rimane la giusta preoccupazione e l’allarme, che nessuno intende minimizzare assolutamente. Come pure il dramma delle persone ricoverate, e particolarmente di quelle costrette in terapia intensiva. Ma, ci chiediamo, è possibile che in una Regione come la Toscana, in una provincia come quella di Firenze, non si riesca, ancora oggi, ad avere una  chiarezza definitiva sui numeri dei posti letto disponibili?  Siam al collasso o no? la situazione è grave? E quanto? E perché ancora oggi, nonostante i 12 mesi trascorsi, siamo  in carenza di personale medico ed infermieristico? Ed è vero che non ci sono più infermieri disponibili per l’assunzione?  Dove sta la verità?

Ospedale Empoli: laboratorio allo stremo, presidio Fp Cgil

La Fp Cgil lancia l’allarme per il laboratorio dell’ospedale di Empoli e proclama lo stato di agitazione. “Con questa pandemia situazione organizzativa al collasso. I lavoratori sono allo stremo, senza riposi, permessi e nemmeno i 52 festivi annui spettanti. Vanno rispettati i loro diritti e servono assunzioni”. Oggi presidio del sindacato ore 9-12 davanti all’ospedale di Empoli.

Dall’inizio della pandemia il laboratorio dell’ospedale di Empoli è sottoposto a un continuo aumento delle attività e dei carichi di lavoro: il vertiginoso aumento della richiesta di prestazioni va a sommarsi alla cronica carenza di tecnici di laboratorio, figura da sempre colpevolmente sottostimata nelle dotazioni previste dalla USL Toscana Centro rispetto all’importante volume di richieste generate da un ospedale come quello di Empoli e dal suo territorio.

“Dal mese di agosto tutto il personale del laboratorio è obbligato a non fruire dei dovuti riposi settimanali per non mettere in ginocchio la precaria tenuta degli stessi turni di servizio” denuncia il sindacato.

La scarsità di operatori impedisce al personale presente di chiedere anche un solo giorno di permesso, di ammalarsi o di avere improvvisi problemi familiari per non costringere i colleghi a turni di lavoro immani per sopperire all’assenza; da anni le dotazioni di tecnici assegnate dall’Azienda per il pieno funzionamento del laboratorio non sono state nemmeno sufficienti per gestire il quotidiano volume d richieste di prestazioni che provengono dai servizi sanitari dell’ospedale e del territorio empolese.

La FP CGIL da più di un anno chiede un’importante e urgente immissione di personale, con la graduatoria ESTAR a ruolo di tecnici di laboratorio, ma l’Azienda è stata incapace di reclutare il personale necessario per garantire i diritti dei lavoratori e di mettere in sicurezza la tenuta del servizio stesso, che vive da marzo una perenne emergenza organizzativa a causa della pandemia.

La FP CGIL per questi motivi ha proclamato lo stato di agitazione permanente di tutto il personale tecnico sanitario del laboratorio di Empoli, che terminerà solo con una cospicua immissione di tecnici nell’attuale dotazione (almeno 6 ne servono), pronta ad agire in tutte le sedi più opportune per l’immediato ripristino dei diritti contrattuali dei lavoratori fino ad oggi colpevolmente calpestati.

Simone Baldacci, FP CGIL Usl Toscana Centro. Intervista di Chiara Brilli 

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Lavoro: Cgil Firenze,includere persone con disabilità psichica in concorsi

Cgil e Fp Cgil Firenze ai sindaci e alla politica del territorio per non lasciare fuori le persone con disabilità psichica dai concorsi

Appello di Cgil e Fp Cgil Firenze ai sindaci e alla politica del territorio per dire ‘no’ all’esclusione dei disabili psichici dai concorsi riservati alle categorie protette: “Da sempre – hanno spiegato Giancarla Casini della Cgil e Simone Baldacci della Fp Cgil – ci impegniamo per la tutela dei diritti delle persone disabili e quindi del loro inserimento nel mondo del lavoro, dell’accesso ai servizi, della tutela della salute e del benessere.

La normativa vigente consente di escludere dai concorsi riservati alle categorie protette coloro che ne fanno parte perché disabili psichici, riservando loro percorsi specifici che di fatto non vengono attivati se non molto di rado. Riteniamo che il dispositivo di legge lasci una discrezionalità rispetto a questa esclusione che riteniamo discriminatoria”. I sindacati hanno fatto sapere di voler “chiedere un incontro con il Comune di Firenze” e di voler attivare “una campagna di sensibilizzazione dei sindaci e di tutti i responsabili degli enti pubblici affinché non si proceda più a questa esclusione, rivolgendosi anche ai rappresentanti politici espressi dal territorio perché agiscano nella modifica della normativa”.

La richiesta è quella di non escludere le persone con disabilità psichici al mondo del lavoro e dai concorsi riservati alle categorie protette questo è l’appello di Cgil e di Fp Cgil Firenze al Comune di Firenze, ai sindaci e alla politica del territorio.

Troppi disagi per lavoratori e utenti: sit in al parcheggio dell’ospedale di Torregalli

Sit in di protesta nel parcheggio dell’ospedale di Torregalli promosso per oggi dalle 11 alle 14 dalla Fp Cgil Firenze. “Nonostante le nostre continue denunce  e la promozione di una raccolta firme fra tutti i lavoratori del presidio ospedaliero consegnata nei mesi passati alla Direzione Generale, nessuna soluzione è stata ancora individuata per risolvere la regolamentazione degli accessi dei parcheggi interni di Torregalli”, denuncia Simone Baldacci Fp Cgil ai microfoni di Chiara Brilli.

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“L’assoluto disinteresse e l’incapacità dell’azienda di risolvere questa spinosa problematica sta provocando gravi disservizi al normale funzionamento dei servizi ospedalieri e forti disagi ai lavoratori, costretti a code e tempi biblici per trovare un parcheggio. Gli stessi disagi che subiscono i lavoratori li stanno vivendo gli utenti che frequentano il nosocomio, costretti a lunghe file e a lasciare le proprie macchine molto distanti dal presidio ospedaliero. La mancanza di una regolamentazione dei flussi d’ingresso e di uscita dei veicoli ha portato anche alla deprecabile abitudine di lasciare le autovetture parcheggiate nei vialetti interni che portano le ambulanze all’ingresso del Pronto Soccorso, con molti disagi e difficoltà per i mezzi di soccorso a raggiungere l’entrata”, conclude la nota sindacale diffusa durante il presidio. 

Cgil: a Usl Toscana Centro e Careggi “Mancano i guanti per i sanitari”

?Firenze, il sindacato Fp Cgil lancia un allarme sulla mancanza di guanti monouso ospedalieri negli ospedali cittadini: “Nonostante le nostre ripetute denunce e segnalazioni – avvisa il sindacato – persiste ancora, nei servizi sanitari dell’Azienda sanitaria Usl Toscana Centro e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi, una drammatica penuria di guanti monouso che sta mettendo a durissima prova la tenuta stessa dei servizi sanitari essenziali, i quali nei prossimi giorni, se non saranno presi urgenti e drastici provvedimenti, non potranno garantire la normale erogazione delle prestazioni”.

“Situazione drammatica – si legge in un comunicato della Cgil – che sta mettendo in grave difficoltà il lavoro di centinaia di operatori sanitari impegnati nei servizi ospedalieri e territoriali dell’Area Vasta Centro, che a breve si troveranno impossibilitati a svolgere il proprio lavoro per la mancanza di un importante e fondamentale presidio di protezione individuale”.

Sempre per la Cgil: “tutti i servizi sanitari, pronto soccorso compresi, andranno incontro a una paralisi operativa se non verranno adottate drastiche misure da parte di Estar, organo tecnico regionale responsabile del corretto approvvigionamento del materiale sanitario dei servizi sanitari regionali: da più di un mese gli operatori sanitari di tutta l’Area Vasta Toscana Centro sono costretti quotidianamente a fare miracoli per centellinare i pochi pezzi ancora in circolazione nei reparti, obbligati a lavorare con guanti di misure non idonee e fatti di materiale spesso scadente”.

Nel contrasto alla pandemia, conclude il sindacato: “guanti, mascherine e camici risultano essere dispositivi di protezione individuale necessari per la salvaguardia della salute dei lavoratori sanitari e presidi fondamentali per il contenimento nella diffusione del virus” e “vista l’attuale evidente impossibilità di Estar di garantire la corretta quantità del materiale necessario, la Fp Cgil chiede l’immediata attivazione di provvedimenti urgenti, con l’attuazione dei decreti ministeriali già oggi in vigore, che affidano alle Regioni la possibilità di requisire nel mercato privato i dispositivi individuali di protezione necessari per il mantenimento del normale funzionamento dei servizi sanitari pubblici”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Simone Baldacci delegato FP CGIL Usl Toscana Centro:

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